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1.1) COMUNICAZIONE - CONFRONTO FFO 2008 – FFO 2009

Il MIUR con nota del 5 novembre 2009 , prot. 1349 “doc. 1” ha comunicato all'Ateneo, i criteri per la ripartizione delle risorse disponibili per il corrente esercizio finanziario, come definiti dai D.M. n. 45/2009 e D.I. 23 settembre 2009 , nonché l'entità dei fondi assegnati.
Particolare rilevanza, ai fini della determinazione delle risorse trasferite alle Università, ha assunto la normativa introdotta con legge n. 1/2009 che all'art. 2, comma 1 recita:

“A decorrere dall'anno 2009, al fine di promuovere e sostenere l'incremento qualitativo delle attività delle università statali e di migliorare l'efficacia e l'efficienza nell'utilizzo delle risorse, una quota non inferiore al 7 per cento del fondo di finanziamento ordinario di cui all'articolo 5 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e successive modificazioni, e del fondo straordinario di cui all'articolo 2, comma 428, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, con progressivi incrementi negli anni successivi, e' ripartita prendendo in considerazione:

a) la qualità dell'offerta formativa e i risultati dei processi formativi;
b) la qualità della ricerca scientifica;
c) la qualità, l'efficacia e l'efficienza delle sedi didattiche”.

I criteri ed indicatori adottati per la ripartizione della quota 7% FFO 2009 sono illustrati nell'allegato “doc. 2” .
È quindi importante analizzare con attenzione il quadro che si delinea in riferimento a questi elementi di valutazione, destinati ad incidere in misura crescente in merito all'assegnazione dei finanziamenti pubblici al sistema universitario.
Il presente documento vuole fornire una rappresentazione degli effetti finanziari che la citata normativa dispiega sul sistema universitario nel suo complesso, nonché, in particolare sul bilancio del nostro Ateneo.

•  Definizione del FFO 2009 e confronto con FFO 2008 a livello nazionale e di Ateneo
Dai dati ufficiali resi pubblici dal MIUR- e riportati dagli organi di stampa - possono trarsi le seguenti poste economiche:

1 - a livello nazionale

Il FFO 2008, nel suo ammontare consolidato, è risultato pari a € 7.240.040.299. In questa cifra era compreso l'aumento dei costi stipendiali del personale, derivanti dagli incrementi contrattuali maturati nel 2008.
Il FFO 2009 è stato determinato secondo le voci riportate nella tabella seguente:

Quota base (87,29% FFO-2008)

6.347.659.878

Ridotta dell'ammontare del 50% turn over 2008

- 39.500.000

Aumentata della quota 7% (art. 2 legge n. 1/2009)

+ 523.500.000

Aumentata della quota adeguamenti spese personale

+ 308.856.311

Aumentata della quota riequilibrio e accelerazione (da Mod. teorico FFO)

+ 100.000.000

Aumentata della quota premiale per distanza 90% AF/FFO

+ 10.000.000

Aumentata della quota destinata a: Scuole Speciali & Impegni di Sistema

+ 18.000.000

Aumentata della quota per mobilità e chiamate dirette docenti

+ 14.110.072

Totale FFO 2009

7.282.626.261

Il FFO 2009, rispetto al FFO 2008, risulta così incrementato di € 42.585.962, corrispondente allo 0,6% circa.

È necessario quindi verificare come tale ammontare del FFO 2009 si correla con quelle che potremmo definire le ‘esigenze minimali di sistema'. Queste esigenze possono essere così valutate:

FFO-2008

7.240.040.299

riduzione 50% turn over

- 39.500.000

incremento per adeguamento spese stipendiali

(aumenti del 4,8% AF 2008)

+ 309.000.000

Totale esigenze base

7.509.540.299

Totale FFO 2009

7.282.626.261

Carenza di finanziamento

226.914.038

Il sistema universitario nazionale disporrà quindi di un finanziamento inferiore del 3% circa, rispetto alle “esigenze minimali”. Questo dato, associato all'eventuale permanere delle disposizioni di riduzione dei fondi derivanti dal turn over, determinerà una situazione finanziaria per il prossimo futuro al limite della sostenibilità.

2- a livello di Ateneo

Si riporta la tabella esplicativa allegata alla nota MIUR del 5.11.2009 relativa all'assegnazione del FFO 2009

La sopra indicata tabella evidenzia un trasferimento di base (euro 128.404.957) molto più contenuto rispetto alle risorse assegnate nel 2008 (euro 147.787.958,00), in conformità alle disposizioni normative che hanno previsto la riduzione del 13% del precedente FFO.
Tale riduzione trae giustificazione dalla necessità di reperire risorse economiche per premiare le Università “virtuose”, utilizzando proprio quel 13% sottratto alla base consolidata del FFO 2008, senza gravare di ulteriori oneri e spese il capitolo di bilancio dello Stato (FFO).
Appare quindi evidente che l'incremento reale del FFO per il 2009 ammonta a euro 2.326.625,00 (2009 euro 150.114.583,00 – 2008 euro 147.787.958,00).
Di contro, ove non si fosse dato luogo alla riduzione del 13% del FFO 2008, l'Ateneo avrebbe potuto beneficiare di circa 170 milioni di euro, in luogo di euro 150.114.583,00 assegnati.
Conseguentemente, il nostro Ateneo seppur risulta formalmente virtuoso, nella sostanza ha avuto incrementi neppure sufficienti a coprire le esigenze ordinarie e tanto meno gli incrementi stipendiali, come si evince dalla seguente tabella.

 

FFO 2008

147.787.958,00

riduzione 50% turn over

- 594.897,00

incremento quota per adeguamento spese stipendiali

+ 7.160.482,00

Totale esigenze finanziarie minime

154.353.543,00

FFO 2009

-150.114.583,00

Carenza di finanziamento

- 4.238.960 ,00

DOC. 2
 

•  Criteri e Indicatori adottati per la ripartizione della quota 7% FFO 2009
Questa costituisce una questione di sicura rilevanza per il sistema universitario. Al di là degli effetti che si producono sull'assegnazione del FFO, l'indirizzo di correlare sempre più il finanziamento pubblico alle università a criteri di premialità dei migliori risultati realizzati è assolutamente condivisibile.
I primi risultati sulla valutazione delle performance degli atenei meritano, quindi, una seria riflessione, basata però su una corretta analisi della realtà dei dati che stanno delineandosi nel contesto degli indicatori e dei criteri adottati per valutare la qualità della didattica e della ricerca dei singoli atenei.
Come è noto, la Legge n. 1/2009, all'art. 2, comma 2 stabilisce quanto segue.

Le modalità di ripartizione delle risorse di cui al comma l sono definite con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, avente natura non regolamentare, da adottarsi, in prima attuazione, entro il 31 marzo 2009, sentiti il Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca e il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario. In sede di prima applicazione, la ripartizione delle risorse di cui al comma 1 e' effettuata senza tener conto del criterio di cui alla lettera c) del medesimo comma ”.

Per la ripartizione della quota 7% FFO 2009, il MIUR ha decretato che tale quota venisse ripartita per il 34% sulla base di 5 Indicatori valutativi della ‘Qualità dell'Offerta Formativa e risultati dei processi formativi' e per il 66% sulla base di 4 Indicatori valutativi della ‘Qualità della Ricerca Scientifica'. In particolare gli Indicatori adottati sono i seguenti.

1 - Qualità dell'Offerta Formativa e risultati dei processi formativi

  - Ind.A1 : Rapporto tra il numero di docenti di ruolo che appartengono a settori scientifico-disciplinari (SSD) di base e caratterizzanti e il numero teorico di corsi nell'a.a.2008/09 (corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico). Per il calcolo dell'indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano.
Il numero di corsi è calcolato considerando anche le numerosità massime teoriche a livello di classe riportate nelle tabelle 7, 8 e 10 dell'Allegato B, DM 31/10/2007, n.544 (Requisiti percorsi formativi)
- Ind.A2 : Rapporto tra il numero di studenti iscritti, nell'a.a. 2008/09, al secondo anno avendo acquisito almeno i 2/3 dei CFU previsti e il numero di immatricolati, del medesimo corso, nell'a.a. 2007/08. Per il calcolo dell'indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano.
- Ind.A3 : Rapporto tra CFU effettivamente acquisiti e CFU previsti per gli studenti iscritti nell'a.a. 2007/08. Per il calcolo dell'indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano.
- Ind.A4 : Rapporto tra il numero di insegnamenti per i quali è stato richiesto il parere degli studenti ed il numero totale di insegnamenti attivi nell'a.a. 2007/08. Per il calcolo dell'indicatore si rapporta il valore specifico con quello mediano.
- Ind.A5 : Percentuale di laureati 2004 occupati a tre anni dal conseguimento del titolo. Per il calcolo dell'indicatore si rapporta il valore specifico con quello medio per ripartizione territoriale (nord-ovest, nord-est, centro, sud, isole) – Dati ISTAT.
L'Indicatore complessivo per valutare l'Offerta Formativa dei singoli atenei è definito come:

QF = (valore medio degli Ind.A) x FP

dove con FP si intende un Fattore di Ponderazione di ateneo, calcolato come rapporto tra il numero di studenti iscritti attivi nell'a.s. 2008 e il totale degli studenti iscritti attivi di tutti gli atenei; viene considerato studente iscritto attivo lo studente che abbia conseguito almeno 5 CFU nell'a.s. 2008.

2 - Qualità della Ricerca Scientifica

- Ind.B1 : Coefficiente di ripartizione delle risorse destinate alle Aree-VTR 2001-03 – CIVR. Sono considerati i "Coefficienti di ripartizione delle risorse destinate alle Aree" provenienti dalla relazione finale VTR 2001-03; il coefficiente d'Ateneo viene rinormalizzato per considerare soltanto gli atenei che partecipano alla ripartizione del 7% (56 atenei). Si ricorda che il coefficiente adottato dal CIVR tiene conto (con diverso peso) della valutazione dei prodotti scientifici, del grado di proprietà dei prodotti eccellenti, del n. dei ricercatori in mobilità internazionale, del numero dei ricercatori in formazione, dell'entità dei finanziamenti esterni e interni per la ricerca.
- Ind.B2 : Coefficiente di ripartizione delle risorse destinate alle attività di valorizzazione applicativa VTR 2001-03 – CIVR. Sono considerati i "Coefficienti di ripartizione delle risorse destinate alle attività di valorizzazione applicativa" provenienti dalla relazione finale VTR 2001-03; il coefficiente d'Ateneo viene rinormalizzato per considerare soltanto gli atenei che partecipano alla ripartizione del 7%. Si ricorda che il coefficiente adottati dal CIVR tiene conto (con diverso peso) dei brevetti, degli spin-off e delle partnership.
- Ind.B3 : Percentuale di docenti e ricercatori presenti in progetti PRIN 2005-2007 valutati positivamente, "pesati" per il fattore di successo dell'area scientifica. Viene calcolato un rapporto così definito

Numeratore = Media per area nel triennio 2005-2007 del numero dei docenti impegnati in progetti PRIN e valutati positivamente (finanziati e non) .

Denominatore = Media per area nel triennio 2005-2007 dei docenti partecipanti potenziali.

- Ind.B4 : Percentuale di finanziamento e di successo acquisiti nell'ambito dei progetti del VI PQ - Unione Europea – CORDIS. Viene calcolato il peso percentuale del "numero di progetti" e del "totale dei costi eleggibili" per Ateneo sul totale degli Atenei che partecipano alla ripartizione del 7%; il valore dell'indicatore è ottenuto come media delle due percentuali.
L'Indicatore complessivo per valutare la Ricerca Scientifica dei singoli atenei è definito come:

QR = (Ind.B1 x 0,45) + (Ind.B2 x 0,01) + (Ind.B3 x 0,15 + (Ind.B4 x 0,35)

on si vuole qui svolgere delle considerazione sulla validità e completezza degli Indicatori adottati. Sicuramente su questi aspetti è bene che la CRUI apra al più presto un tavolo di confronto con il MIUR ovvero con la costituenda ANVUR, al fine di dare un costruttivo contributo teso a rendere il sistema valutativo più completo e rispondente ad una corretta rappresentazione del sistema universitario. Appare invece di primaria importanza analizzare il quadro complessivo dei risultati che stanno configurandosi nell'azione di valutazione avviata dal Ministero in questa fase.

3 - Analisi dei risultati sulla valutazione della Qualità dell'Offerta Formativa e risultati dei processi formativi
Al fine di condurre una corretta analisi e derivare da essa il posizionamento in una graduatoria dei diversi atenei basata sul risultato della valutazione svolta, è necessario tener presente che il valore finale dell’indicatore QF è ottenuto come valore medio degli indicatori adottati moltiplicato per il FP. Pertanto, se si vuole valutare la performance nelle attività formative di una università sembra corretto confrontare la posizione dell’università nel rating dell’indicatore QF con la posizione della stessa università nel rating del coefficiente FP. Questo tipo di confronto è riportato nella tabella seguente, dove la terzultima colonna indica il posizionamento nel rating QF, la penultima il posizionamento nel rating FP e nell’ultima è riportata la differenza fra i due rispettivi posizionamenti. Pertanto, si può dire che atenei con differenza positiva hanno registrato una performance nella didattica migliore rispetto alla media di sistema, quelli con una differenza negativa inferiore alla media, quelli con differenza nulla sono nella media di sistema.

Università

Ind.A1

Ind.A2

Ind.A3

Ind.A4

Ind.A5

v.m. Ind.

FP

QF

grad. rating QF

grad. rating FP

var. grad.

Macerata

1,047

1,570

1,044

0,931

0,960

1,110

0,636

0,706

41

48

7

Milano Politecnico

1,327

1,025

1,462

1,325

1,020

1,232

2,799

3,448

7

12

5

Verona

0,858

1,555

0,996

1,175

1,110

1,139

1,532

1,745

22

27

5

Milano-Bicocca

0,936

1,293

1,128

1,060

1,020

1,087

1,873

2,037

16

20

4

Venezia Cà Foscari

1,200

1,473

1,243

1,146

1,030

1,218

1,288

1,569

27

30

3

Piemonte Orientale

0,684

1,215

1,213

1,306

0,910

1,066

0,660

0,703

42

45

3

Perugia

1,099

1,267

1,020

1,005

0,990

1,076

2,004

2,157

14

16

2

Salerno

1,289

0,819

0,884

1,094

0,920

1,001

1,937

1,939

17

19

2

Pavia

0,973

1,557

1,217

0,849

0,980

1,115

1,440

1,606

26

28

2

Modena-Reg.Emilia

0,901

1,539

1,190

1,228

0,970

1,166

1,273

1,484

29

31

2

Insubria

0,636

1,219

1,098

1,102

0,980

1,007

0,643

0,648

45

47

2

Bologna

1,345

1,318

1,253

0,964

0,980

1,172

5,658

6,631

1

2

1

Torino

1,045

1,492

1,231

0,849

1,020

1,127

4,278

4,823

4

5

1

Siena

0,909

1,515

1,030

0,966

1,020

1,088

1,417

1,542

28

29

1

Trieste

1,085

1,316

1,121

1,034

1,090

1,129

1,223

1,381

31

32

1

Trento

1,361

1,411

1,003

1,062

0,950

1,157

1,051

1,216

35

36

1

Sassari

1,114

0,476

0,839

1,155

0,930

0,903

0,829

0,748

39

40

1

Tuscia

0,878

0,768

1,350

1,102

1,090

1,038

0,709

0,736

40

41

1

Foggia

0,678

0,635

0,819

1,089

0,990

0,842

0,600

0,505

48

49

1

Molise

0,748

0,907

0,854

1,039

1,030

0,916

0,504

0,461

50

51

1

Teramo

1,084

1,027

0,813

0,816

0,990

0,946

0,468

0,443

51

52

1

Camerino

0,726

1,234

0,880

1,163

0,830

0,967

0,430

0,416

53

54

1

Venezia IUVA

0,993

0,905

1,136

0,974

1,020

1,006

0,353

0,355

55

56

1

Napoli Federico II

1,314

1,001

0,917

0,739

1,000

0,994

4,882

4,854

3

3

0

Milano

1,213

1,311

1,130

1,184

0,960

1,160

3,813

4,422

6

6

0

Firenze

1,210

0,896

1,034

0,619

1,080

0,968

3,293

3,187

9

9

0

Bari

1,062

0,710

0,920

0,590

0,950

0,846

2,937

2,486

11

11

0

Genova

0,969

1,151

1,187

1,091

1,010

1,082

2,269

2,454

13

13

0

Roma Tre

1,413

0,966

0,947

0,847

0,963

1,027

2,011

2,066

15

15

0

della Calabria

1,155

0,794

0,897

1,164

0,860

0,974

1,976

1,925

18

18

0

Parma

0,900

1,157

0,997

0,729

0,950

0,947

1,849

1,750

21

21

0

Napoli Seconda

0,888

1,372

1,097

0,618

0,950

0,985

1,771

1,744

23

23

0

Torino Politecnico

1,061

0,957

1,102

1,046

1,040

1,041

1,630

1,697

25

25

0

Udine

0,930

1,415

1,072

1,305

1,020

1,148

1,094

1,256

33

33

0

Polit. delle Marche

0,807

1,308

1,200

1,279

1,060

1,131

1,083

1,225

34

34

0

Bergamo

0,813

1,038

1,003

1,177

1,080

1,022

0,969

0,991

37

37

0

Brescia

0,779

1,198

1,130

0,995

1,030

1,026

0,955

0,980

38

38

0

Roma La Sapienza

1,157

0,588

0,756

0,621

0,950

0,814

6,143

5,003

2

1

-1

Padova

1,148

0,999

1,199

0,832

0,980

1,032

4,386

4,525

5

4

-1

Catania

1,087

0,596

0,828

0,878

1,000

0,878

3,729

3,273

8

7

-1

Ferrara

0,738

1,440

1,112

0,727

0,980

0,999

1,074

1,073

36

35

-1

Cassino

1,067

0,493

0,810

1,089

0,790

0,850

0,649

0,552

47

46

-1

Sannio di Benevento

0,771

0,655

0,754

1,072

0,900

0,830

0,436

0,362

54

53

-1

Basilicata

0,773

0,725

0,790

1,048

0,890

0,845

0,355

0,300

56

55

-1

Palermo

1,068

0,411

0,841

0,459

1,010

0,758

3,509

2,659

10

8

-2

Pisa

1,007

0,816

0,892

0,483

0,950

0,830

2,970

2,464

12

10

-2

Cagliari

1,198

0,848

0,845

0,963

0,910

0,953

1,783

1,699

24

22

-2

Bari Politecnico

0,839

0,849

0,876

1,106

1,090

0,952

0,690

0,657

44

42

-2

Napoli L'Orientale

0,948

0,898

0,859

0,791

0,690

0,837

0,664

0,556

46

44

-2

Reg.Calabria Medit.

0,907

0,531

0,743

1,146

0,590

0,783

0,548

0,429

52

50

-2

Chieti-Pescara

0,808

0,858

0,901

0,722

1,210

0,900

1,981

1,783

20

17

-3

Napoli Parthenope

0,768

0,586

0,825

0,296

1,030

0,701

0,940

0,659

43

39

-4

Roma Tor Vergata

1,013

0,902

0,966

0,502

1,060

0,889

2,032

1,806

19

14

-5

Messina

1,095

0,518

0,918

0,528

1,030

0,818

1,744

1,426

30

24

-6

Salento

1,114

0,767

0,902

0,723

0,790

0,859

1,543

1,326

32

26

-6

Catanzaro

0,436

1,041

1,027

0,145

0,900

0,710

0,688

0,488

49

43

-6

4 - Analisi dei risultati sulla valutazione della Qualità della Ricerca Scientifica
Anche in questo caso, per condurre una corretta analisi e derivare da essa il posizionamento in una graduatoria dei diversi atenei basata sul risultato della valutazione svolta, è necessario tener presente che sia dalla definizione stessa degli Indicatori sia dai loro valori per i diversi atenei, risulta che la consistenza di tutti gli Indicatori è influenzata dal numero di ricercatori di ogni singolo ateneo (Potenziale di Ricerca).
Pertanto, se si vuole valutare la performance nelle attività di ricerca scientifica di una università sembra corretto confrontare la posizione dell’università nel rating dell’indicatore QR con la posizione della stessa università nel rating del Potenziale di Ricerca (Pot.Ric.), così come definito dal Modello CNVSU. Questo tipo di confronto è riportato nella tabella seguente; nella quale la terzultima colonna indica il posizionamento nel rating QR, la penultima il posizionamento nel rating Pot.Ric. e nell’ultima è riportata la differenza fra i due rispettivi posizionamenti. Pertanto, si può dire che atenei con differenza positiva hanno registrato una performance nella ricerca migliore rispetto alla media di sistema, quelli con una differenza negativa inferiore alla media, quelli con differenza nulla sono nella media di sistema.

Università

Ind.B1

Ind.B2

Ind.B3

Ind.B4

QR

gr. per QR

gr. per % Pot.Ric.

var. gr.

Trento

1,308

1,454

1,150

4,260

2,319

14

35

21

Trieste

2,182

1,008

1,830

2,240

2,138

17

30

13

Torino Politecnico

1,853

4,675

1,570

4,470

2,755

11

19

8

Catanzaro

0,273

0,033

0,370

0,290

0,291

47

55

8

Ferrara

1,516

7,185

1,250

0,930

1,328

25

32

7

Milano Politecnico

2,892

6,673

2,100

7,530

4,434

7

13

6

Camerino

0,528

0,132

0,510

0,380

0,470

43

49

6

Venezia IUVA

0,373

0,017

0,300

0,140

0,277

48

54

6

Napoli L'Orientale

0,448

0,000

0,440

0,080

0,314

45

50

5

Sannio di Benevento

0,290

1,454

0,310

0,140

0,252

51

56

5

Genova

3,628

3,733

3,170

6,040

4,405

8

12

4

Siena

2,656

5,699

2,040

2,560

2,560

12

16

4

Udine

1,331

1,354

1,300

1,170

1,270

27

31

4

Polit. delle Marche

0,770

3,882

1,030

1,490

1,092

31

34

3

Milano

4,790

6,426

4,320

5,870

5,114

3

5

2

Roma Tor Vergata

2,229

3,386

2,530

2,990

2,552

13

15

2

Pavia

2,304

3,370

2,000

2,050

2,180

16

18

2

Milano-Bicocca

1,389

5,253

1,550

2,320

1,778

22

24

2

Modena-Reg.Emilia

1,241

0,066

1,770

1,380

1,357

24

26

2

Venezia Cà Foscari

0,998

0,000

1,110

0,930

0,981

35

37

2

Bari Politecnico

0,614

0,281

0,620

0,440

0,551

41

43

2

Molise

0,275

0,116

0,530

0,130

0,261

50

52

2

Firenze

4,595

4,823

4,220

5,410

4,826

5

6

1

Roma Tre

1,444

0,182

1,350

1,030

1,272

26

27

1

Brescia

0,821

3,155

0,980

0,690

0,822

37

38

1

Tuscia

0,500

0,099

0,650

0,810

0,627

40

41

1

Basilicata

0,499

0,000

0,550

0,080

0,355

44

45

1

Reg.Calabria Medit.

0,343

0,000

0,610

0,120

0,302

46

47

1

Roma La Sapienza

7,748

1,833

6,690

6,700

7,163

1

1

0

Bologna

6,332

7,136

6,110

6,470

6,355

2

2

0

Padova

4,736

5,038

4,370

5,160

4,833

4

4

0

Pisa

4,127

6,888

3,420

4,390

4,141

10

10

0

Parma

1,876

0,875

1,940

1,660

1,800

21

21

0

Sassari

1,095

0,198

1,200

0,320

0,831

36

36

0

Piemonte Orientale

0,641

2,362

0,760

0,610

0,665

39

39

0

Perugia

2,064

2,428

2,170

2,030

2,072

18

17

-1

Teramo

0,228

0,017

0,510

0,030

0,199

54

53

-1

Torino

4,676

0,842

3,540

3,990

4,227

9

7

-2

Verona

1,040

0,743

1,360

1,240

1,155

30

28

-2

Insubria

0,519

0,099

0,750

0,360

0,494

42

40

-2

Napoli Federico II

4,983

1,503

5,310

3,550

4,496

6

3

-3

Cagliari

1,573

3,535

1,830

0,900

1,396

23

20

-3

Cassino

0,356

0,017

0,590

0,000

0,263

49

46

-3

della Calabria

1,240

0,760

1,280

0,640

1,031

33

29

-4

Bergamo

0,292

0,000

0,490

0,100

0,252

52

48

-4

Chieti-Pescara

1,042

0,050

1,150

0,220

0,761

38

33

-5

Napoli Parthenope

0,149

0,000

0,410

0,070

0,159

56

51

-5

Bari

2,772

0,165

2,800

1,230

2,210

15

9

-6

Salerno

1,438

0,231

1,730

0,610

1,180

29

23

-6

Catania

2,173

0,727

2,490

1,020

1,803

20

11

-9

Salento

1,062

0,099

1,280

0,860

1,014

34

25

-9

Napoli 2^ Univ.

1,200

0,000

1,630

0,660

1,064

32

22

-10

Palermo

2,501

0,000

3,200

0,700

1,950

19

8

-11

Foggia

0,229

0,000

0,570

0,080

0,226

53

42

-11

 

Macerata

0,253

0,000

0,440

0,000

0,190

55

44

-11

Messina

1,566

0,000

1,810

0,410

1,182

28

14

-14

 

LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO SEDUTA STANTE.

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

IL RETTORE

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