DIVISIONE I

20.4) ISTITUZIONE ED ATTIVAZIONE DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO IN "PRINCIPI E METODI PER L’INGEGNERIA DELLE MICRO STRUTTURE" ED IN "TERMOFLUIDODINAMICA". A.A. 1998/1999

Il Consiglio della Facoltà di Ingegneria, nelle sedute, rispettivamente, del 25.6.1998 e 9.7.1998, ha proposto l’istituzione ed attivazione dei corsi di perfezionamento in " Principi e metodi per l’ingegneria delle micro strutture" ed in "Termofluidodinamica", i cui Statuti sono allegati al presente verbale e ne costituiscono parte integrante.
Il Senato Accademico, nella seduta del 21 luglio u.s., ha approvato l’istituzione ed attivazione dei Corsi di Perfezionamento suindicati.
Esaurita l’esposizione, il Presidente dichiara aperta la discussione.

……….OMISSIS……….

IL CONSIGLIO

- udita l’esposizione del Presidente;
- viste le delibere del Consiglio della Facoltà di Ingegneria nelle date, rispettivamente, del 25.06.98 e del 9.07.98;
- vista la delibera del Senato Accademico in data 21.07.98;
- considerato che gli Statuti dei Corsi di Perfezionamento in "Principi e Metodi per l’Ingegneria delle Microstrutture" e in "Termofluidodinamica" sono conformi al Regolamento sui Corsi di Perfezionamento emanato con D.R. n. 1644 dell’8 luglio 1997;
- con voto unanime espresso nelle forme di legge;

DELIBERA

di approvare l’istituzione e l’attivazione per l’a.a.1997/98 dei Corsi di Perfezionamento in "Principi e Metodi per l’Ingegneria delle Microstrutture" e in "Termofluidodinamica" secondo gli Statuti allegati che costituiscono parte integrante della presente delibera.

LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO SEDUTA STANTE.

 

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO

IL RETTORE

 

CORSO MAGISTRALE PER IL PERFEZIONAMENTO IN:

 Principi e Metodi per L'Ingegneria delle Microstrutture.

(Dalle macrostrutture alle microstrutture; dalla realtà fisica alla realtà virtuale)

(durata: un anno accademico)

Finalità

Il corso di perfezionamento proposto mira ad ampliare gli orizzonti teorici ed applicativi nel settore dell'ingegneria promuovendo un'azione didattica a carattere fortemente interdisciplinare, che dilati il pensiero scientifico e che partendo dalle attuali conoscenze sui macrosistemi, consenta l'esplorazione del mondo dei sistemi che occupano volumi sempre più piccoli e di quelli a ridotta dimensionalità quantica, per mezzo delle conoscenze in campo fisico, chimico matematico, oggi disponibili in modo da generare nuove e feconde proposte culturali.
Campo ricettivo di tale azione è in particolare il settore dell'ingegneria dell'informazione e dell'ingegneria industriale.
La necessità di risparmio energetico, l'inarrestabile evoluzione tecnologica e l'esigenza di conoscenze più approfondite dell'ambiente generalizzato, caratterizzanti questo fine secolo, sono solamente alcuni degli aspetti di forte coinvolgimento che richiedono capacità di analisi e sintesi sempre più spinte e di gestione delle informazioni nel senso più ampio del termine.
Questi aspetti sono oggi in gran parte orientati a considerare strutture destinate ad operare in spazi ridotti che diventeranno in futuro sempre più piccoli. Altrettanto forte è l'attenzione alla gestione ingegneristica dello scambio di informazioni tra gli esseri viventi, le moderne apparecchiature e l'ambiente generalizzato, in un numero crescente di applicazioni che includono: la medicina, i controlli di processo industriale, i trasporti, lo spazio, etc.
La forte attenzione alle microstrutture (in ogni paese europeo e nei laboratori più accredidati a livello internazionale già da tempo sono attive ricerche ad ampio orizzonte in questa direzione), spinge a potenziare le conoscenze in numerosi settori, ad esempio, nell'analisi matematica (rilevanti sono gli aspetti riguardanti alcune classi di equazioni differenziali alle derivate parziali, con condizioni al contorno ed iniziali particolari), per approfondire lo studio del comportamento dinamico dei materiali (anche dei fluidi e dei gas), e degli aspetti chimico fisici connessi. Ciò è particolarmente importante quando, per esempio, le dimensioni degli oggetti evidenziano un elevato rapporto superficie volume, circostanza, questa, in cui i contenuti ed i contenitori tendono a comportamenti non sempre previsti e comunque degni di studio.
Partendo quindi da un solido quadro di riferimento culturale matematico-fisico-chimico-elettronico ed optoelettronico delle macrostrutture, farà parte delle finalità del corso l'esplorazione, a livello didattico, sperimentale e di progetto, dei processi di "scaling down" e dei campi di validità delle proprietà fondamentali relative a materiali e dispositivo di forte interesse tecnologico. Aspetti di simulazione, controllo, e di diagnostica di sistemi di tipo termico, elettronico, meccanico e chimico, saranno di notevole rilevanza per il corso; ed altrettanto rilevante sarà l'acquisizione di elementi strategici di economia di mercato applicata al settore delle microstrutture, nonchè delle moderne tecniche di protocollo ed instradamento dati relativi alle macro e microstrutture e di quelli relativi alle realtà virtuali.
Quando l'uomo affronterà in modo più sistematico l'esplorazione dello spazio interplanetario, ad esempio, egli dovrà rivolgere l'attenzione scientifica anche nella direzione dei piccoli spazi dove troveranno posto e saranno operative le microapparecchiature, assolutamente indispensabili al funzionamento delle macrostrutture (navi e piattaforme spaziali). La spinta ai grandi spazi sarà anche subordinata dalla conoscenza dell'ingegneria delle piccole apparecchiature (reali e virtuali) e dei nanosistemi fino ad arrivare all'uso sistematico dell'ingegneria molecolare con cui promuovere la sintesi dei materiali di nuova generazione, base di partenza obbligata per gran parte degli sviluppi futuri nel settore dell'ingegneria.
Tra le finalità del corso verrà contemplato quanto segue:
Promozione di progetti guidati, passo passo, in tutti i segmenti del corso.
Forme di valorizzazione dei giovani partecipanti al corso e promozione della creatività individuale e di gruppo.
Ricerca continua su forme avanzate di didattica.
Attenzione particolare a nuove proposte didattiche e di ricerca.
Seminari da parte di esperti sui diversi argomenti del corso.
In definitiva questo corso di perfezionamento, basato su una proposta didattica ad ampio respiro culturale, accogliendo totalmente il concetto della. interdisciplinarietà, pur tenendo d'occhio argomenti specialistici /o monotematici, solleciterà con particolare enfasi i partecipanti all'applicazione ed all'estensione dei criteri di progetto familiari all'ingegnere, focalizzati alle piccole dimensioni. Se ne trarranno, tra altro, insegnamenti per nuove idee e per un più proficuo dialogo scientifico con il mondo macroscopico. Parte significativa dell'offerta globale, sarà costituita dalla presentazione delle teorie nei vari insegnamenti del corso, da esempi specifici di progetto guidato e di simulazione nonchè dall'illustrazione di alcuni esperimenti mirati.

Foreseen courses

Moduli                                                                Ore      (Lez.& Es)

Analisi (eq. diff+ an. numerica ed ottimizzazione,..) 1 40+10
Materiali + meccanica (Materiali intelligenti, attuatori,
lastre piane, sintesi molecolare...)                         1 40+10
Chimica delle interfacce (contaminazione, etching,..) 1/2 20+5
Tecnologie (litografie, microelettroniche, laser..)         1/2  20+10
Elettronica ed optoelettronica

(nuovi dispositivi, nuovi circuiti, nuove funzioni,         1 40+10
rimore)
Ottica (nuovi materiali, evanescenza, prossimità,       1/2 20+5
campo vicino…)
Protocolli di reti avanzate,( via satell ... )                 1/2       20+5
Interfacce uomo macchina (neurosensorialità,         1/2  20+5
interazioni virtuali)
Trasmissione energia (elettromag. termica, acustica, etc.)1/2  20+5
Fluidodinamica (propagazione in microcanalì, etc.) 1/2   20+5
Dispositivi microelettromeccanici (microattuatori, sensori
micromovimentazione periodica)                         1/2        20+5
Analisi di sistemi a molte variabili (analisi sensoriale multicomponente
algoritmi adattativi, reti neurali, logiche fuzzy, etc.) 1/2    20+5
Tecniche diagnostiche (termiche, meccaniche,            1/2 20+5
elettroniche, ottiche…)
Tecniche di simulazione avanzata (campo termico, 1/2     20+5
meccanico, chimico)
Lingua straniera (con certificato finale PET)       1/2      20+5
 Economia, mercato, sviluppo                                1/2      20+5

 Durata del corso 

Ore di lezione 380
Ore di esercitazione (progetti, misure, etc.) 100
Giorni di lezione ad eserc. 96
Ore di lezione al giorno 5
Settimane di lezione 30
Giorni dilezione per settimana 4
Durata in mesi (circa) 8

Numero dei posti disponibili
Il numero dei posti disponibili è fissato a 25
 Requisiti di ammissione
Test d'ingresso nel caso che il numero sia superiore a 25

 Ammontare dei contributi per l'iscrizione
Il costo del corso è stabilito, per l'anno 1998/99, essere di lire 1.000.000.

 Sede amministrativa del corso
Dipartimento

 Titolo rilasciato
Il superamento del corso comporta l'acquisizione del titolo di:

MAGISTER ARTIUM
in
PRINCIPI E METODI PER L'INGEGNERIA DELLE
MICROSTRUTTURE

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

 CORSO DI PERFEZIOMENTO
in
TERMOFLUIdoDINAMICA

 presso

UNIVERSITA'DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA"

 Motivazioni e finalità del corso

Art. 1
E' istituito presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" il Corso di Perfezionamento in Termofluidodinamica.

Art. 2
La durata del corso è di un anno e comprende insegnamenti teorici e pratici. Il numero massimo di iscritti al Corso di Perfezionamento, gli insegnamenti attivati per il singolo anno accademico ed i crediti formativi ad essi associati verranno comunicati di anno in anno in un apposito bando.

 Art. 3
Possono far domanda di iscrizione al Corso tutti coloro che sono in possesso di laurea universitaria, o di titolo equipollente rilasciato da istituzioni didattiche dei paesi membri della Unione Europea.
Gli aspiranti debbono, nei tempi prestabiliti dall'apposito bando, presentare domanda di iscrizione al Corso allegando i titoli di cui sono in possesso. Nel caso in cui il numero di aspiranti sia superiore a quello previsto dal bando per l'ammissione al corso sarà necessario il superamento di un esame costituito da una prova scritta integrata eventualmente da un colloquio in lingua italiana ed inglese e dalla valutazione dei titoli allegati alla domanda, in misura non superiore al 30% del punteggio complessivo a disposizione della Commissione.

Art. 4
La direzione del Corso è affidata ad un docente dell'Università di Roma Tor Vergata.
L'incarico di durata triennale può essere rinnovato più volte allo stesso docente.
La Commissione giudicatrice è nominata dal Rettore dell'Università ed è composta dal Direttore del Corso e da due membri scelti tra i docenti del corso stesso.

Art. 5
Il Consiglio del Corso è composto da tutti i docenti affidatari di almeno 1/2 unità didattica del corso stesso, più gli eventuali tecnici suggeriti da Società, Enti ed Istituti convenzionati con l'università per i fini del Corso di perfezionamento.
La composizione e le attribuzioni del Consiglio, le elezioni ed i compiti del direttore sono regolati dall'art. 94 del D.P.R. dell'1 1.7.1980, n. 382 relativo ai Consigli di Corso di Laurea ed al Presidente nonché commi II e III dell'art. 16 del D.P.R. dell'11.7.1980, n. 382.

Art. 6
La durata del Corso di Perfezionamento è di un anno accademico e comprende sei moduli didattici prevalentemente tra le materie di insegnamento dei settori scientifico-disciplinari I05A e I04B tra cui si segnalano per la loro importanza le seguenti discipline:
- Termofluidodinamica applicata
- Termofluidodinamica dei sistemi naturali
- Misure e regolazioni termofluidodinamiche
- Energetica
- Trasmissione del calore
- Proprietà termofisiche dei materiali
- Fluidodinamica delle macchine
- Combustione e gasdinamica delle macchine
-  Modelli delle macchine
- Motori a combustione interna
- Turbomacchine

e la materia:

- Interazione tra le macchine e l'ambiente

Il Consiglio del Corso qualora si renda necessario, previo parere del Consiglio di Amministrazione, può decretare l'aggiunta di nuovi settori scientifico-disciplinari all'elenco sopra riportato. Tali aggiunte devono essere definite entro la pubblicazione del bando per l'iscrizione al seguente anno accademico.

Art. 7
L'anno accademico ha inizio e termina nelle date stabilite dalle vigenti disposizioni in materie universitarie.

Art. 8
Ai fini dell'esercizio dell'attività didattica e di tirocinio del Corso di Perfezionamento, per la disponibilità di attrezzature didattiche e scientifiche, possono essere stipulate convenzioni con Enti, Società ed Istituzioni di cui al D.P.R- n. 162 del 2.10.1982

Art. 9
Gli oneri della convenzione andranno a gravare sulle tasse di iscrizione ed in parte sui contributi di laboratorio.

Art. 10
La frequenza ai corsi ed al tirocinio è obbligatoria pena la decadenza dal Corso stesso. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di frequenza. Il rilascio dell'attestato è subordinato alla valutazione della frequenza (minimo 2/3 del numero complessivo delle ore), congruità e sufficienza dell'attività svolta dal perfezionando in almeno sei unità didattiche tra quelle proposte dal Consiglio del Corso, per equivalenti 60 crediti formativi.

Art. 11
Il Consiglio di Amministrazione dell'Università su proposta del Consiglio di Corso stabilisce, di anno in anno l'ammontare dei contributi. Per l'anno accademico 1998/99 i contributi di laboratorio e le tasse di iscrizione ammonteranno a L. 500.000 (cinquecentomila).

Art. 12
Per quanto non previsto specificatamente nel presente decreto si rinvia alla normativa generale per i Corsi.

Il Corso di Perfezionamento prevede la possibilità di redigere una tesi sperimentale, su proposta di un docente e su conforme parere del Consiglio del Corso, che permette di conferire il titolo di Magister in Termofluidodinamica.

 Ripartizione temporale delle unità didattiche del corso di Perfezionamento
in
Termofluidodinamica

 Primo semestre (3 unità didattiche):

2 unità didattiche costituite da lezioni in aula tra le materie di insegnamento;

 

1 unità didattica costituita da seminari specialistici, scuole speciali e laboratorio

 

Secondo semestre (3 unità didattiche):
 

2 unità didattiche costituite da lezioni in aula tra le materie di insegnamento;

 

1 unità didattica costituita da seminari specialistici, scuole speciali e laboratorio

 

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