DIVISIONE I - RIPARTIZIONE I
2.1) MODIFICA DI STATUTO: SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEFROLOGIA.
Il Consiglio di Facoltà di Medicina e
Chirurgia, nella seduta del 20/2/1998 ha approvato allunanimità la proposta di
modifica allordinamento didattico della Scuola di specializzazione in Nefrologia,
che è allegato al presente verbale e ne fa parte integrante.
La modifica sopracitata viene apportata in adeguamento al D.M. 5/5/1997 (
pubblicato sulla G.U. n.139 del 17/6/1997) .
Il Senato Accademico, nella seduta del 22.4.1998, ha approvato la proposta di modifica
allordinamento didattico della Scuola di specializzazione in Nefrologia.
Terminata lesposizione il Presidente dichiara aperta la discussione.
... .OMISSIS .
IL CONSIGLIO
- udita la relazione del Presidente;
- vista la delibera del Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia del 20.2.1998;
- vista la delibera del Senato Accademico in data 22.4.1998;
- visto che lordinamento didattico della suddetta Scuola di Specializzazione è
conforme a quello del D.M. 5/5/1997;
- con voto unanime espresso nelle forme di legge;
DELIBERA
di approvare la modifica dello Statuto della Scuola di specializzazione in Nefrologia secondo lordinamento didattico allegato, che fa parte integrante della presente delibera.
LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO SEDUTA STANTE.
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO |
IL RETTORE |
STATUTO
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEFROLOGIA Art. 1 - Istituzione, finalità, titolo conseguibile.
1.1. E' istituita la Scuola di Specializzazione
in Nefrologia.
1.2. La scuola ha lo scopo di formare specialisti nel settore
professionale della nefrologia, comprensiva degli aspetti connessi alla terapia
sostitutiva della funzione renale.
1.3. La scuola rilascia il titolo di specialista in nefrologia.
1.4. Conseguito il titolo di specialista, è possibile frequentare la scuola
per un ulteriore anno di perfezionamento, indirizzato a settori subspecialistici.
Art. 2 - Organizzazione, durata, norme d'accesso.
2.1. Il corso di specializzazione ha la durata di 5 anni. Ciascun
anno di corso prevede indicativamente 300 ore di didattica formale e seminariale ed
inoltre attività di tirocinio guidate, da effettuare frequentando strutture nefrologiche
universitarie ed ospedaliere sino a raggiungere l'orario annuo complessivo previsto per il
personale medico a tempo pieno operante nel servizio sanitario nazionale.
2.2. Ai sensi della normativa generale, concorrono al funzionamento
della scuola il dipartimento di Chirurgia ed i servizi convenzionati di Nefrologia e
Dialisi dell'Ospedale S.Eugenio del Complesso Integrato Columbus e del Policlinico
Casilino e delle Aziende Convenzionate.
Le strutture ospedaliere convenzionabili debbono rispondere nel loro insieme a requisiti
di idoneità per disponibilità di attrezzature e dotazioni strumentali, per tipologie dei
servizi e delle prestazioni eseguite, secondo gli standards stabiliti con le procedure
di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 257/1991.
Le predette strutture non universitarie sono individuate con i protocolli d'intesa secondo
la normativa vigente.
La didattica formale viene svolta nelle strutture universitarie. L'addestramento pratico,
compreso il tirocinio nella misura stabilita della normativa comunitaria, avviene nelle
strutture universitarie ed in quelle convenzionate. Al fine di garantire un congruo
addestramento in tutti i campi della nefrologia clinica, la formazione dello studente
potrà compiersi anche in più di una struttura, secondo i piani di studio e di
addestramento professionalizzante previsti al successivo art.3 e 4.
2.3. Tenendo presenti i criteri generali per la regolamentazione degli accessi, di
cui al comma 4 dell'art.9 della legge 341/1990 ed in base alle risorse ed alle strutture
ed attrezzature disponibili, la scuola è in grado di accettare un numero massimo
di iscritti determinato in 6 (sei) per ciascun anno di corso, per un totale di 30
specializzandi. Il numero effettivo degli iscritti è determinato dalla programmazione
nazionale, stabilita di concerto tra il Ministero della sanità e il Ministero
dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, e dalla successiva
ripartizione dei posti tra le università. Il numero degli iscritti a ciascuna scuola non
può superare quello totale previsto nello statuto.
2.4. Sono ammessi al concorso per ottenere l'iscrizione alla scuola coloro che
siano in possesso della laurea in medicina e chirurgia. Sono altresì ammessi al concorso
coloro che siano in possesso di titolo di studio conseguito presso università straniere e
ritenuto equipollente dalle autorità accademiche italiane.
L'abilitazione alla professione di medico chirurgo deve essere conseguita prima
dell'inizio del secondo semestre dei primo anno.
2.5. Il concorso è effettuato mediante prove e valutazione dei
titoli. Il punteggio finale massimo di 100 punti, distribuito secondo la normativa
vigente.
La commissione del concorso sarà formata dal direttore della scuola o in caso di
impossibilità da un suo sostituto e da 4 docenti nominati dal Consiglio di Scuola.
Art. 3 - Piani di studi e di addestramento professionalizzante.
3.1. Il Consiglio della
scuola stabilisce l'articolazione del corso di specializzazione ed il relativo piano di
studi nei diversi anni e nei diversi presidi diagnostici e clinici, compresi quelli
convenzionati.
Il Consiglio stabilisce pertanto:
a) le opportune attività didattiche, comprese le attività di laboratorio, pratiche e di
tirocinio;
b) la suddivisione nei periodi temporali dell'attività didattica teorica e seminariale, e
la sede di quella di tirocinio, compreso quello relativo all'area specialistica comune a
specialità propedeutiche o affini.
3.2. Il piano studi e di addestramento professionalizzante è determinato dal
consiglio della scuola, sulla base degli obiettivi generali e di quelli da raggiungere
nelle diverse aree, degli obiettivi specifici e dei relativi settori scientifico
disciplinari.
Costituiscono aree obbligatorie (propedeutiche, di approfondimento scientifico-culturale,
di professionalizzazione) quelle relative ai settori seguenti:
E03A biologia, E05A biochimica, E06A fisiologia umana, F04B immunologia, E07X
farmacologia, F06A anatomia patologica, F07A medicina interna, F018X diagnostica per
immagini e radioterapia, F10A urologia, F07C medicina d'urgenza, F19C pediatria.
Nei primi due anni di formazione lo specializzando devo dedicare almeno il 50% del tempo
della sua attività di tirocinio alla formazione professionale nei settori della medicina
interna generale e specialistica (F07).
Il piano dettagliato delle attività formative dell'intero corso di formazione, comprese
quelle di cui al precedente comma, è deliberato dal consiglio della scuola e reso
pubblico nel manifesto annuale degli studi.
Art. 4 - Progmmmazione annuale delle attività e verifica tirocinio.
4.1. All'inizio di ciascun anno di corso il consiglio della scuola
programma le attività comuni per gli specializzandi, quelle specifiche relative ai
tirocinio e concorda con gli specializzandi stessi la scelta di eventuali aree elettive
d'approfondimento opzionale, pari a non oltre il 25% dell'orario annuo, e che
costituiscono orientamento all'interno della specializzazione.
4.2. Il tirocinio è svolto nelle strutture universitarie ed
in quelle ospedaliere idonee convenzionate. Lo svolgimento dell'attività di tirocinio e
l'esito positivo del medesimo sono attestati dai docenti ai quali sia affidata la
responsabilá didattica, in servizio nelle strutture presso cui il medesimo tirocinio sia
stato svolto.
Ai fini dell'attestazione di frequenza il consiglio della scuola potrà riconoscere
utile, sulla base d'idonea documentazione l'attività svolta all'estero in strutture
universitarie ed extrauniversitarie.
Art. 5 - Esame di diploma
5.1. L'esame finale consta nella presentazione di un elaborato
scritto su di una tematica clinica assegnata allo specializzando almeno un anno prima
dell'esame stesso. La commissione finale è nominata dal rettore in relazione alla vigente
normativa.
5.2. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale, deve
aver superato gli esami annuali ed i tirocini ed aver condotto, con progressiva assunzione
di autonomia professionale, atti specialistici stabiliti secondo uno standard nazionale
specifico della scuola, volto ad assicurare il conseguimento di capacità professionali
adeguato agli standards europei.
Art. 6 - Norme finali.
Le tabelle riguardanti gli standards nazionali (sugli obiettivi
formativi e relativi settori scientifico disciplinari di pertinenza, sull'attività minima
dello specializzando per adire all'esame finale, nonchè sulle strutture minime necessarie
per le istituzioni convenzionabili) sono fissate con le procedure di cui all'art. 7 del
decreto legislativo 257/1991. Gli aggiornamenti periodici sono disposti con le medesime
procedure, sentiti i direttori delle specifiche scuole di specializzazione.
Scuola di specializzazione in nefrologia.
Tabella A
AREE DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE E RELATIVI SETTORI SCIENTIFICO-DISCIPLINARI.
A. AREA PROPEDEUTICA
Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze fondamentali di anatomofisiologia renale, biochimica e genetica pertinenti alla nefrologia allo scopo di stabilire le basi biologiche per l'apprendimento delle tecniche di laboratorio, della clinica e della terapia.
Settori: E09A ANATOMIA, E09B ISTOLOGIA, E05A BIOCHIMICA, E06A FISIOLOGIA UMANA, F03X GENETICA MEDICA, F07E NEFROLOGIA.
B. AREA DI FISIOPATOLOGIA NEFROLOGICA
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire conoscenze avanzate dei meccanismi eziopatogenici che determinano lo sviluppo delle malattie renali.
Settori: E03A BIOLOGIA, F03X GENETICA MEDICA, F04C PATOLOGIA GENERALE, F04A IMMUNOLOGIA, F07B FISIOPATOLOGIA CLINICA, F07E NEFROLOGIA.
C. AREA DI LABORATORIO E DIAGNOSTICA NEFROLOGICA
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche in tutti i settori di laboratorio applicati alla nefrologia, comprese citomorfologia, istopatologia, immunopatologia e la diagnostica per immagini.
Settori: F04B patologia clinica, F06A anatomia patologica, F07D semeiotica funzionale, F07E nefrologia, Fl 8X diagnostica per immagini.
D. AREA DI NEFROLOGIA CLINICA
Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessaria per la valutazione epidemiologica per la prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie del rene, dei disordini del metabolismo elettrolitico e dell'equilibrio acido base, e dell'ipertensione arteriosa. Deve infine saper partecipare a studi clinici controllati secondo le norme di buona pratica clinica.
Settori: F07E nefrologia, F07 medicina interna, E07X farmacologia, F05X microbiologia, F18X diagnostica per immagini e radioterapia, F18X statistica medica, F10A urologia, F19C pediatria, F07C medicina d'urgenza, F04A patologia generale.
E. AREA DI TERAPIA SOSTITUTIVA DELLA FUNZIONE RENALE
Obiettivo: lo specializzando devo conseguire le conoscenze teoriche e la pratica clinica correlate con l'emodialisi, la dialisi peritoneale e il trapianto di rene.
Settori: F07E nefrologia, F08A chirurgia dei trapianti.
F. AREA DELL'EMERGENZA NEFROLOGICA
Obiettivi: lo specializzando deve acquisire le conoscenze teoriche e la pratica clinica necessarie a prevenire, riconoscere e trattare le principali patologie che costituiscono condizioni di emergenza nefrologica.
Settori: F07E nefrologia, F07C medicina d'urgenza, F12X anestesiologia e rianimazione.
Tabella B
STANDARDS NECESSARI ALLE STRUTTURE SANITARIE NON UNIVERSITARIE PER CONTRIBUIRE ALLA FORMAZIONE SPECIALISTICA MEDIANTE CONVENZIONAMENTO CON L'UNIVERSITA'PER LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN NEFROLOGIA.
Il presidio ospedaliero non universitario deve avere, oltre a strutture
didattiche e di aggiornamento generali, una qualificata specifica attività media annuale,
dimostrata per almeno un triennio, tale da garantire allo specializzando il conseguimento
degli obiettivi formativi assegnatigli riguardo al periodo di frequenza della struttura
medesima. Tali attività sono:
a) attivita ambulatoriale e di Day Hospital per almeno 300 pazienti annui,
anche con specifica attività per pazienti in dialisi peritoneale ambulatoriale continua e
trapianti;
b) attvità di degenza per almeno 200 ricoveri annui per patologia nefrologica;
c) attività diagnostica di istopatologia renale comprendente il prelievo bioptico
percutaneo e la lettura diagnostica delle biopsie;
d) attività di terapia sostitutiva acuta e cronica della funzione renale; con almeno 8
posti dialisi.
Tabella C
STANDARD COMPLESSIVO Di ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE
Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma deve:
l. Aver eseguito personalmente almeno 10 biopsie renali ed aver partecipato alla fase di definizione diagnostica di almeno 100 pazienti.
2. Aver eseguito personalmente almeno 15 procedure dialitiche d'urgenza.
3. Saper gestire le metodiche di emodialisi e di dialisi peritoneale, partecipando attivamente ad almeno 10 interventi per allestimento di fistola artero-venosa e ad almeno 5 interventi di impianto di catetere peritoneale.
4. Saper impostare una corretta diagnosi di nefropatia e la più adeguata terapia per pazienti con malattie renali, ipertensione arteriosa, alterazioni del metabolismo idroelettrolitico e dell'equilibrio acido-base, insufficienza renale, con trapianto di rene.
Con riferimento al punto 4 dell'art. 1, costituiscono attività di perfezionamento opzionali (obbligatorie almeno due sulle tre previste):
a) immunopatologia e morfologia delle nefropatie: aver acquisito conoscenze teoriche ed esperienza pratica relative alla diagnosi immunologica diretta e morfologica (microscopia ottica ed elettronica) delle principali nefropatie; aver acquisito esperienza pratica di terapia con farmaci immunodepressivi e con plasmaferesi;
b) terapia sostitutiva della funzione renale: aver acquisito conoscenze teoriche ed esperienza pratica dei vari tipi di dialisi extracorporea e di dialisi peritoneale; saper impostare al più corretto trattamento dialitico per pazienti con insufficienza renale acuta e cronica;
c) clinica e terapia del trapianto di rene: aver acquisito le conoscenze teoriche dell'immunologia dei trapianti; aver acquisito esperienza pratica sulla selezione dei candidati al trapianto di rene e sulle principali terapie antirigetto, saper gestire correttamente l'attività ambulatoriale per pazienti trapiantati.
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