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DIVISIONE I
2.1) MASTER IN "ECONOMIA E ISTITUZIONI" (CORSO DI
PERFEZIONAMENTO).
Il Consiglio di Facoltà di Economia, in data
4.2.1998 ha deliberato lattivazione per lA.A. 1998/99, del Master in
"Economia e Istituzioni", secondo le norme previste dal Regolamento dei corsi di
perfezionamento già approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione.
Il Corso di Perfezionamento, organizzato dal Centro Interdipartimentale di
Studi sullEconomia e lo Sviluppo, ha per finalità la formazione di economisti in
grado di operare , oltre che in ambito accademico, nel mondo delle istituzioni italiane ed
internazionali, ed in particolare europee.
Lo Statuto del suddetto Corso di perfezionamento è il seguente:
Master in Economia e Istituzioni
(corso di perfezionamento)
(a.a. 1998-1999)
Motivazioni:
A partire dalla esperienza acquisita con il "Master
sullo Sviluppo Economico e l'Internazionalizzazione dell'Economia", da un lato, e con
i programmi di dottorato di ricerca in "Teoria Economica e Istituzioni" ed in
"Economia delle Istituzioni e dei Mercati Monetari e Finanziari", la Facoltà di
Economia dell'Università di Roma Tor Vergata intende dar vita ad un Master in Economia e
Istituzioni (MEI) che assicuri una formazione avanzata in campo economico.
Il MEI è un corso di perfezionamento che si rivolge, prevalentemente, a neolaureati in
discipline economiche, giuridiche o sociali e si propone l'obiettivo di formare economisti
in grado di operare concretamente, oltre che in ambito accademico, nel mondo delle
istituzioni italiane ed internazionali, ed in particolare europee.
Obiettivi e
struttura didattica:
Il MEI è un corso a tempo pieno della durata di 11 mesi (da
settembre a luglio dell'anno successivo) articolato in tre sezioni.
La prima sezione (che copre i mesi di settembre ed ottobre) si propone di fornire gli
strumenti matematico-statistici di base in due corsi introduttivi per un totale di circa
60 ore di lezione e 20 ore di esercitazioni suddivise su 4 settimane.
La seconda sezione (da ottobre a dicembre) si compone di tre corsi base (Microeconomia I,
Macroeconomia I, Metodi quantitativi I) per un totale di circa 110 ore di lezione e 40 ore
di esercitazioni suddivise su 9 settimane. Scopo precipuo di questa sezione è lo sviluppo
di conoscenze analitiche e di competenze economiche di base. La prima sezione si chiude
con le prove di esame che hanno luogo nei mesi di febbraio e marzo dell'anno successivo.
La terza sezione (articolata nei mesi da marzo a luglio) è dedicata, invece,
all'approfondimento di alcuni temi specifici sia sotto il profilo analitico che sotto
quello delle conoscenze istituzionali. L'offerta didattica prevede tre aree distinte:
1. Economia europea;
2. Economia dei mercati creditizi, finanziari ed assicurativi;
3. Economia pubblica e della regolamentazione.
In ogni area didattica sono previsti più corsi, per un totale di circa 100 ore di lezione
suddivise su 9 settimane fra marzo e maggio. I partecipanti dovranno sostenere, in luglio,
gli esami conclusivi relativi all'area didattica prescelta. L'offerta didattica di questa
sezione sarà, per quanto possibile, incentrata (anche attraverso attività seminariali)
su temi di particolare attualità ed interesse e su momenti di confronto fra studenti ed
operatori dei diversi settori. In particolare:
1. Area Economia europea: la decisa partecipazione dell'economia italiana al
processo di integrazione europeo non ha fatto che sottolineare la ben nota inadeguatezza
della rappresentanza italiana nelle principali sedi decisionali europee e la ridotta
capacità del sistema Italia di sfruttare appieno le potenzialità offerte
dall'integrazione dell'economia continentale. La concreta possibilità di una presenza
italiana nell'Unione monetaria rende ancora più urgente una attività di formazione
incentrata sull'economia dell'Unione e sui suoi rapporti con il resto del mondo.
In questa prospettiva, l'area didattica Economia europea si propone di completare la
preparazione economica di base dei candidati (attraverso corsi Microeconomia avanzata,
Macroeconomia avanzata, Metodi quantitativi avanzati, Economia internazionale) e di
fornire un panorama completo delle problematiche dell'integrazione europea, anche
nell'ottica del suo allargamento, sia per quanto riguarda gli aspetti reali che per quanto
riguarda gli aspetti finanziari, senza trascurare il tema delle istituzioni europee, sia
economiche che sociali.
2. Area Economia dei mercati creditizi, finanziari ed assicurativi: il
settore degli intermediari bancari e finanziari e delle assicurazioni attraversa oggi una
profonda quanto traumatica evoluzione. La progressiva apertura ed internazionalizzazione
dei mercati pone gli intermediari italiani di fronte al problema di migliorare la qualità
dei loro servizi. Dal lato occupazionale si assiste al paradosso di un eccesso di
manodopera scarsamente qualificata e ad una domanda non soddisfatta di nuove competenze,
soprattutto nell'ambito dei servizi alla clientela e della gestione di portafoglio. Di
fronte a questo scenario il sistema italiano dovrà progressivamente adeguarsi migliorando
il capitale umano del proprio personale attraverso l'assunzione di nuovo personale con
più robuste basi di conoscenze economiche, statistiche e regolamentari.
Avendo ben presente tale prospettiva, l'area didattica Economia dei mercati creditizi,
finanziari ed assicurativi si propone di fornire a neolaureati un'opportunità di
specializzazione nell'area banca, finanza e assicurazioni al fine di favorire il loro
inserimento in istituzioni bancarie, finanziarie e assicurative ed in professioni a più
alto valore aggiunto. La didattica entrerà nel merito delle problematiche specifiche, di
carattere economico, giuridico e regolamentare del settore. L'approccio adottato sarà al
contempo teorico e pratico in quanto i docenti si proporranno di analizzare e spiegare non
solo i fenomeni prettamente economici, ma anche la genesi e l'evoluzione degli aspetti
regolamentari e giuridici dei mercati finanziari e del rapporto fra banca e impresa nei
diversi paesi valutandone gli effetti sull'operato di intermediari e agenti. Al fine di
promuovere un più facile inserimento dei neolaureati nel mondo del credito e della
finanza saranno programmati, nella parte conclusiva del corso, periodi di stage presso
importanti istituzioni del settore.
3. Area Economia pubblica e della regolamentazione: in tutto il panorama
mondiale, gli ultimi decenni hanno testimoniato un profondo mutamento nel rapporto fra lo
Stato e i settori produttivi. Questo mutamento si è materializzato in massicci programmi
di privatizzazioni di aziende fornitrici di beni e servizi di pubblica utilità così come
di beni tradizionali. In maniera parallela, in molti dei settori caratterizzati da questi
processi di privatizzazione, si è assistito ad una radicale attività di ridisegno delle
condizioni dell'offerta e alla determinazione di strutture di regolamentazione volte a
tutelare l'interesse della collettività a fronte di imprese private con ampio potere di
mercato. Questo processo, di grande portata a livello internazionale, ha per il momento
solo in parte interessato il nostro paese, dove i processi di privatizzazione stanno
solamente ora cominciando ad interessare imprese di grandi dimensioni e con ampio potere
di mercato, e dove è solo recentissima l'istituzione di agenzie di regolamentazione di
settore così come l'utilizzo di parti già esistenti della Pubblica amministrazione a
fini di regolamentazione.
A livello istituzionale sta quindi nascendo la fortissima esigenza di professionalità in
grado di essere parte attiva nel processo stesso delle privatizzazioni così come nel
disegno e nella gestione delle strutture di regolamentazione. A fronte di queste esigenze,
l'offerta di professionalità specifiche è ancora virtualmente assente. L'area Economia
pubblica e della regolamentazione si propone, in prima approssimazione, di colmare questo
vuoto, fornendo un'opportunità di formazione nell'area della regolamentazione
virtualmente unica nel nostro paese. Le tematiche che verranno trattate saranno sia
teoriche che applicate. Dal punto di vista teorico, il corso garantirà la necessaria
formazione degli studenti sugli aspetti rilevanti della teoria della regolamentazione e
sugli strumenti che la teoria ha finora sviluppato. Dal punto di vista applicato, il corso
si propone di garantire continui riferimenti ai settori produttivi oggetto di
regolamentazione in Italia, ma soprattutto di fornire analisi dettagliate sulle tematiche
di regolamentazione riferite a specifici settori produttivi.
Ammissione e funzionamento:
Oltre ai partecipanti ai programmi di dottorato facenti capo alla Facoltà di Economia
dell'Università di Roma "Tor Vergata", che vi sono ammessi di diritto, il corso
è rivolto a circa 30 giovani laureati in discipline economiche, giuridiche o sociali con
votazione nell'esame di laurea non inferiore a 105/110 e con media negli esami di profitto
non inferiore a 27/30, motivati a consolidare la loro preparazione nella prospettiva di
uno sviluppo professionale accademico e non. Sono ammessi a partecipare anche coloro i
quali conseguiranno la laurea entro il mese di luglio 1998 e che presentano, all'atto
della domanda, una media negli esami di profitto non inferiore a 27/30.
Costituisce requisito indispensabile per l'ammissione una buona conoscenza della lingua
inglese.
L'ammissione al Master in Economia e Istituzioni avviene sulla base dei titoli presentati
e di un colloquio orale, a giudizio insindacabile di una commissione formata dal consiglio
di corso del MEI.
Il MEI è residenziale e a tempo pieno. Ai partecipanti al corso si richiede di svolgere
in sede la propria attività di studio e di ricerca, partecipando attivamente alla vita
della Facoltà. A questo fine, la Facoltà mette a disposizione dei partecipanti, oltre
alle strutture comuni di supporto allo studio e alla ricerca, un centro di calcolo ad essi
riservato. A conclusione dei corsi, agli iscritti che abbiano seguito le lezioni ed
adempiuto agli obblighi previsti viene rilasciato un attestato di frequenza.
Quote di
iscrizione:
Le quote di iscrizione al corso per l'anno accademico 1998-1999 sono di lire 8 milioni
(pagabili in un'unica soluzione entro il 15 settembre 1998). E' prevista l'assegnazione di
borse di studio totali o parziali ad un numero consistente di partecipanti. Le borse
saranno assegnate per area didattica e secondo una graduatoria di merito a conclusione del
corso. D'intesa con un primario istituto di credito, saranno resi possibili prestiti
bancari per i partecipanti.
Finanziamento:
Il finanziamento del MEI è assicurato da contributi di istituzioni
nazionali oltre che attraverso le quote di iscrizione a carico dei partecipanti. In
particolare, la Banca d'Italia ha già assicurato il proprio sostegno all'iniziativa.
Il Senato Accademico nella sedita del 24.3.1998 ha espresso parere
favorevole allistituzione del Corso di perfezionamento sopracitato.
Terminata lesposizione il Presidente dichiara aperta la discussione.
.OMISSIS
.
IL CONSIGLIO
- udita la relazione del Presidente;
- vista la delibera del Consiglio di Facoltà di Economia del 4.2.1998;
- visto che lo Statuto del Corso di Perfezionamento in "Economia e Istituzioni"
è conforme al Regolamento emanato con D.R. n.1644 del 8.7.1997, approvato dal Consiglio
di Amministrazione del 22.6.1997;
- vista la delibera del Senato Accademico del 24.3.1997;
- con voto unanime espresso nelle forme di legge;
DELIBERA
di approvare listituzione ed attivazione, per
lanno accademico 1998/99, del Corso di Perfezionamento in "Economia e
Istituzioni", il cui statuto è allegato alla presente delibera e ne fa parte
integrante.
LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO SEDUTA STANTE.
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO |
IL RETTORE |
Master in Economia e Istituzioni
(corso di perfezionamento)
(a.a. 1998-1999)
Motivazioni:
A partire dalla esperienza acquisita con il "Master sullo Sviluppo Economico e
l'Internazionalizzazione dell'Economia", da un lato, e con i programmi di dottorato
di ricerca in "Teoria Economica e Istituzioni" ed in "Economia delle
Istituzioni e dei Mercati Monetari e Finanziari", la Facoltà di Economia
dell'Università di Roma Tor Vergata intende dar vita ad un Master in Economia e
Istituzioni (MEI) che assicuri una formazione avanzata in campo economico.
Il MEI è un corso di perfezionamento che si rivolge, prevalentemente, a neolaureati in
discipline economiche, giuridiche o sociali e si propone l'obiettivo di formare economisti
in grado di operare concretamente, oltre che in ambito accademico, nel mondo delle
istituzioni italiane ed internazionali, ed in particolare europee.
Obiettivi e struttura didattica:
Il MEI è un corso a tempo pieno della durata di 11 mesi (da settembre
a luglio dell'anno successivo) articolato in tre sezioni.
La prima sezione (che copre i mesi di settembre ed ottobre) si propone di fornire gli
strumenti matematico-statistici di base in due corsi introduttivi per un totale di circa
60 ore di lezione e 20 ore di esercitazioni suddivise su 4 settimane.
La seconda sezione (da ottobre a dicembre) si compone di tre corsi base (Microeconomia I,
Macroeconomia I, Metodi quantitativi I) per un totale di circa 110 ore di lezione e 40 ore
di esercitazioni suddivise su 9 settimane. Scopo precipuo di questa sezione è lo sviluppo
di conoscenze analitiche e di competenze economiche di base. La prima sezione si chiude
con le prove di esame che hanno luogo nei mesi di febbraio e marzo dell'anno successivo.
La terza sezione (articolata nei mesi da marzo a luglio) è dedicata, invece,
all'approfondimento di alcuni temi specifici sia sotto il profilo analitico che sotto
quello delle conoscenze istituzionali. L'offerta didattica prevede tre aree distinte:
1. Economia europea;
2. Economia dei mercati creditizi, finanziari ed assicurativi;
3. Economia pubblica e della regolamentazione.
In ogni area didattica sono previsti più corsi, per un totale di circa 100 ore di lezione
suddivise su 9 settimane fra marzo e maggio. I partecipanti dovranno sostenere, in luglio,
gli esami conclusivi relativi all'area didattica prescelta. L'offerta didattica di questa
sezione sarà, per quanto possibile, incentrata (anche attraverso attività seminariali)
su temi di particolare attualità ed interesse e su momenti di confronto fra studenti ed
operatori dei diversi settori. In particolare:
1. Area Economia europea: la decisa partecipazione dell'economia
italiana al processo di integrazione europeo non ha fatto che sottolineare la ben nota
inadeguatezza della rappresentanza italiana nelle principali sedi decisionali europee e la
ridotta capacità del sistema Italia di sfruttare appieno le potenzialità offerte
dall'integrazione dell'economia continentale. La concreta possibilità di una presenza
italiana nell'Unione monetaria rende ancora più urgente una attività di formazione
incentrata sull'economia dell'Unione e sui suoi rapporti con il resto del mondo.
In questa prospettiva, l'area didattica Economia europea si propone di completare la
preparazione economica di base dei candidati (attraverso corsi Microeconomia avanzata,
Macroeconomia avanzata, Metodi quantitativi avanzati, Economia internazionale) e di
fornire un panorama completo delle problematiche dell'integrazione europea, anche
nell'ottica del suo allargamento, sia per quanto riguarda gli aspetti reali che per quanto
riguarda gli aspetti finanziari, senza trascurare il tema delle istituzioni europee, sia
economiche che sociali.
2. Area Economia dei mercati creditizi, finanziari ed assicurativi:
il settore degli intermediari bancari e finanziari e delle assicurazioni attraversa oggi
una profonda quanto traumatica evoluzione. La progressiva apertura ed
internazionalizzazione dei mercati pone gli intermediari italiani di fronte al problema di
migliorare la qualità dei loro servizi. Dal lato occupazionale si assiste al paradosso di
un eccesso di manodopera scarsamente qualificata e ad una domanda non soddisfatta di nuove
competenze, soprattutto nell'ambito dei servizi alla clientela e della gestione di
portafoglio. Di fronte a questo scenario il sistema italiano dovrà progressivamente
adeguarsi migliorando il capitale umano del proprio personale attraverso l'assunzione di
nuovo personale con più robuste basi di conoscenze economiche, statistiche e
regolamentari.
Avendo ben presente tale prospettiva, l'area didattica Economia dei mercati creditizi,
finanziari ed assicurativi si propone di fornire a neolaureati un'opportunità di
specializzazione nell'area banca, finanza e assicurazioni al fine di favorire il loro
inserimento in istituzioni bancarie, finanziarie e assicurative ed in professioni a più
alto valore aggiunto. La didattica entrerà nel merito delle problematiche specifiche, di
carattere economico, giuridico e regolamentare del settore. L'approccio adottato sarà al
contempo teorico e pratico in quanto i docenti si proporranno di analizzare e spiegare non
solo i fenomeni prettamente economici, ma anche la genesi e l'evoluzione degli aspetti
regolamentari e giuridici dei mercati finanziari e del rapporto fra banca e impresa nei
diversi paesi valutandone gli effetti sull'operato di intermediari e agenti. Al fine di
promuovere un più facile inserimento dei neolaureati nel mondo del credito e della
finanza saranno programmati, nella parte conclusiva del corso, periodi di stage presso
importanti istituzioni del settore.
3. Area Economia pubblica e della regolamentazione: in tutto il
panorama mondiale, gli ultimi decenni hanno testimoniato un profondo mutamento nel
rapporto fra lo Stato e i settori produttivi. Questo mutamento si è materializzato in
massicci programmi di privatizzazioni di aziende fornitrici di beni e servizi di pubblica
utilità così come di beni tradizionali. In maniera parallela, in molti dei settori
caratterizzati da questi processi di privatizzazione, si è assistito ad una radicale
attività di ridisegno delle condizioni dell'offerta e alla determinazione di strutture di
regolamentazione volte a tutelare l'interesse della collettività a fronte di imprese
private con ampio potere di mercato. Questo processo, di grande portata a livello
internazionale, ha per il momento solo in parte interessato il nostro paese, dove i
processi di privatizzazione stanno solamente ora cominciando ad interessare imprese di
grandi dimensioni e con ampio potere di mercato, e dove è solo recentissima l'istituzione
di agenzie di regolamentazione di settore così come l'utilizzo di parti già esistenti
della Pubblica amministrazione a fini di regolamentazione.
A livello istituzionale sta quindi nascendo la fortissima esigenza di professionalità in
grado di essere parte attiva nel processo stesso delle privatizzazioni così come nel
disegno e nella gestione delle strutture di regolamentazione. A fronte di queste esigenze,
l'offerta di professionalità specifiche è ancora virtualmente assente. L'area Economia
pubblica e della regolamentazione si propone, in prima approssimazione, di colmare questo
vuoto, fornendo un'opportunità di formazione nell'area della regolamentazione
virtualmente unica nel nostro paese. Le tematiche che verranno trattate saranno sia
teoriche che applicate. Dal punto di vista teorico, il corso garantirà la necessaria
formazione degli studenti sugli aspetti rilevanti della teoria della regolamentazione e
sugli strumenti che la teoria ha finora sviluppato. Dal punto di vista applicato, il corso
si propone di garantire continui riferimenti ai settori produttivi oggetto di
regolamentazione in Italia, ma soprattutto di fornire analisi dettagliate sulle tematiche
di regolamentazione riferite a specifici settori produttivi.
Ammissione e funzionamento:
Oltre ai partecipanti ai programmi di dottorato facenti capo alla Facoltà di
Economia dell'Università di Roma "Tor Vergata", che vi sono ammessi di diritto,
il corso è rivolto a circa 30 giovani laureati in discipline economiche, giuridiche o
sociali con votazione nell'esame di laurea non inferiore a 105/110 e con media negli esami
di profitto non inferiore a 27/30, motivati a consolidare la loro preparazione nella
prospettiva di uno sviluppo professionale accademico e non. Sono ammessi a partecipare
anche coloro i quali conseguiranno la laurea entro il mese di luglio 1998 e che
presentano, all'atto della domanda, una media negli esami di profitto non inferiore a
27/30.
Costituisce requisito indispensabile per l'ammissione una buona conoscenza della lingua
inglese.
La domanda di ammissione, redatta sul modulo allegato, dovrà comprendere (i) un
curriculum vitae, (ii) una lettera di presentazione redatta anch'essa sul modulo allegato
(iii) un certificato di laurea in carta semplice con indicazione dei voti riportati negli
esami di profitto (o, per gli studenti non ancora laureati un certificato degli esami con
indicazione dei voti, (iv) un attestato di conoscenza della lingua inglese. La domanda di
ammissione dovrà pervenire entro il 31 maggio 1998 al seguente indirizzo: Master in
Economia e Istituzioni (MEI), Centro Interdipartimentale di Studi sull'Economia e lo
Sviluppo, Università di Roma "Tor Vergata", Via di Tor Vergata snc, 00133 Roma.
Le domande pervenute oltre i termini non saranno prese in considerazione.
L'ammissione al Master in Economia e Istituzioni avviene sulla base dei titoli presentati
e di un colloquio orale, a giudizio insindacabile di una commissione formata dal consiglio
di corso del MEI.
Il MEI è residenziale e a tempo pieno. Ai partecipanti al corso si richiede di svolgere
in sede la propria attività di studio e di ricerca, partecipando attivamente alla vita
della Facoltà. A questo fine, la Facoltà mette a disposizione dei partecipanti, oltre
alle strutture comuni di supporto allo studio e alla ricerca, un centro di calcolo ad essi
riservato. A conclusione dei corsi, agli iscritti che abbiano seguito le lezioni ed
adempiuto agli obblighi previsti viene rilasciato un attestato di frequenza.
Quote di iscrizione:
Le quote di iscrizione al corso per l'anno accademico 1998-1999 sono di lire 8 milioni
(pagabili in un'unica soluzione entro il 15 settembre 1998). E' prevista l'assegnazione di
borse di studio totali o parziali ad un numero consistente di partecipanti. Le borse
saranno assegnate per area didattica e secondo una graduatoria di merito a conclusione del
corso. D'intesa con un primario istituto di credito, saranno resi possibili prestiti
bancari per i partecipanti.
Organizzazione e Segreteria:
Il MEI è organizzato dal Centro Interdipartimentale di Studi
sull'Economia e lo Sviluppo che ne cura anche la segreteria (tel.:
, fax:
,
e-mail:
).
Finanziamento:
Il finanziamento del MEI è assicurato da contributi di istituzioni
nazionali oltre che attraverso le quote di iscrizione a carico dei partecipanti. In
particolare, la Banca d'Italia ha già assicurato il proprio sostegno all'iniziativa.
Corpo docente:
Al programma collaboreranno docenti
provenienti da prestigiose istituzioni accademie e non, oltre che dal corpo docente della
Facoltà di Economia dell'Università di Roma "Tor Vergata". Nell'anno
accademico 1997-1998 hanno dato la propria disponibilità, fra gli altri, Luigi Accardi,
Michele Bagella, Fabio Bagliano, Emilio Barone, Leonardo Becchetti, Rosario Bonavoglia,
Antonio Braghò, Alberto Dalmazzo, Carmine di Noia, Francesco Maria Drudi, Piergiorgio
Gavronsky, Luigi Guiso, Massimo Lo Cicero, Giancarlo Marini, Marcello Messori, Giovanna
Nicodano, Franco Peracchi, Beniamino Quintieri, Furio Rosati, Nicola Rossi, Paolo Savona,
P. Lucio Scandizzo, Pasquale Scaramozzino, Elisabetta Tessitore, Massimo Tivegna, Gianni
Toniolo.
Le attività del MEI sono coordinate da un consiglio del corso composto dai
proff.: Michele Bagella (coordinatore del Dottorato di ricerca in Economia delle
istituzioni e dei mercati monetari e finanziari), Luigi Paganetto (preside della Facoltà
e coordinatore del Dottorato di ricerca in Teoria economia e istituzioni), Franco
Peracchi, Beniamino Quintieri (direttore del Centro Interdipartimenta di Studi
sull'Economa e lo Sviluppo), Nicola Rossi e Stefano Gorini.
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