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I DIVISIONE - II RIPARTIZIONE

5.10) ISTITUZIONE ED ATTIVAZIONE PER L'A.A. 2001/2002 DEL CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN "COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE".

………OMISSIS………

DELIBERA

Di approvare l'istituzione ed attivazione per l'A.A.2001/2002 del Corso di Perfezionamento in "Comunicazione Istituzionale" nel testo che segue e che costituisce parte integrante della presente delibera

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN
"Comunicazione Istituzionale"
STATUTO

Art. 1 - Istituzione del Corso
È istituito ed attivato presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" a partire dall'anno accademico 2001/2002 il Corso di perfezionamento in "Comunicazione Istituzionale". Il Corso è organizzato in collaborazione tra la Facoltà di Giurisprudenza e la Facoltà di Lettere e Filosofia - Scuola di specializzazione in analisi e gestione della comunicazione.

Art. 2 - Finalità
Il Corso ha la finalità di fare acquisire e perfezionare conoscenze interdisciplinari e di preparare professionisti capaci di operare nell'ambito della comunicazione istituzionale, in particolare con gli obiettivi e le competenze previsti dalla legge 7 Giugno 2000, n° 150. L'operatore che il Corso intende perfezionare dovrà essere in grado di svolgere attività di informazione e comunicazione finalizzate a:
- illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l'applicazione;
- illustrare le attività delle istituzioni statali, regionali e locali ed il loro funzionamento; favorire la conoscenza dei loro atti e delle relative procedure;
- promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale;
- favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati nonché la conoscenza dell'avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi;
- promuovere l'immagine delle istituzioni pubbliche, conferendo conoscenza e visibilità ad alle loro attività e eventi d'importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale.

Art. 3 - Articolazione e durata del Corso
Il Corso si articola in lezioni di inquadramento, seminari ed esercitazioni, ricerche guidate ed attività formative individuali e di gruppo. La durata del Corso è di un anno accademico e comporta un minimo di 250 ore di attività didattica.

Art. 4 - Ordinamento didattico
Il Corso comprende i seguenti moduli e materie di insegnamento che saranno poi articolati dal Consiglio del Corso nel programma didattico definitivo:
- Organizzazione e funzioni delle amministrazioni pubbliche
- Le istituzioni statali, regionali e locali; le istituzioni comunitarie e sovranazionali
- Responsabilità civile, penale e amministrativa
- Diritto della comunicazione
- Deontologia professionale nella comunicazione istituzionale
- Teorie e tecniche della comunicazione pubblica
- Informatica applicata alla comunicazione
- Media training.
I temi trattati nell'ambito del Corso si richiamano al regolamento che fa seguito alla legge 7 Giugno 2000, n. 150, vale a dire:
- tendenza ed evoluzione della comunicazione e dell'informazione istituzionale e di interesse generale;
- analisi dei processi di trasformazione dei sistemi amministrativi;
- il quadro normativo riguardante l'informazione, la comunicazione pubblica, la stampa, la privacy;
- le tecniche e gli strumenti della comunicazione e dell'informazione, l'utilizzo delle nuove tecnologie e qualità della comunicazione pubblica su Internet;
- la predisposizione dei piani annuali di comunicazione e delle campagne di informazione;
- il marketing nel sistema pubblico;
- la comunicazione interna e la comunicazione organizzativa;
- logiche organizzativi e strategie comunicative;
- le tecniche di relazioni pubbliche;
- la comunicazione interpersonale;
- i new media;
- tecniche di elaborazione dei messaggi e prodotti di comunicazione;
- tecniche di valutazione dei progetti e prodotti comunicativi.

Art. 5 - Sede del Corso
La sede amministrativa del Corso è presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Scuola di Specializzazione in Analisi e Gestione della Comunicazione, le attività didattiche si svolgeranno presso le Facoltà di Giurisprudenza e Lettere e Filosofia.

Art. 6 - Organi del Corso
Sono organi del Corso:
Il Direttore del Corso.
Il Direttore è eletto dal Consiglio del Corso tra i propri membri. In prima applicazione il Direttore è nominato dal Rettore su proposta dei Presidi delle Facoltà di Giurisprudenza e Lettere e Filosofia.
Il Consiglio del Corso:
Il Consiglio è composto dai docenti del Corso stesso. Il Consiglio del Corso elegge il Direttore tra i propri membri. In prima applicazione il Consiglio è nominato dal Rettore su proposta dei Presidi delle Facoltà di Giurisprudenza e Lettere e Filosofia. Il Consiglio del Corso, su indicazione del Direttore, può nominare un Vice Direttore. Direttore e Vice Direttore debbono far parte del corpo docente dell'Ateneo.

Art. 7 - Compiti del Direttore
Il Direttore ha la responsabilità didattica e scientifica del Corso, conduce e coordina l'organizzazione e la realizzazione di tutte le attività del Corso, definite dal Consiglio.
Il Direttore attesta e autorizza tutti gli atti di gestione anche inerenti alla liquidazione delle spese. Può adottare provvedimenti di urgenza sottoponendoli a ratifica del Consiglio del Corso.
Il Direttore convoca e presiede il Consiglio del Corso, fissando l'ordine del giorno delle sedute.

Art. 8 - Compiti del Consiglio del Corso
Il Consiglio del Corso esercita tutte le funzioni previste dalla normativa vigente in materia di indirizzo didattico. Il Consiglio determina annualmente il numero degli iscritti, tenendo conto delle risorse e delle strutture disponibili, fatti salvi i criteri generali per la regolamentazione degli accessi. In particolare approva l'ordinamento didattico del Corso.
Il Consiglio determina, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, il compenso per i docenti interni ed esterni, le spese per seminari, conferenze e convegni ed ogni altro costo di gestione, predisponendo preventivamente un piano di spese. 1 docenti interni possono ricevere compensi solo qualora superino i limiti dell'impegno orario complessivo previsto per i professori e i ricercatori dalle rispettive norme e previa dichiarazione in tal senso del docente interessato.
Il Consiglio può attivare convenzioni con istituzioni ed enti pubblici e privati. Può accettare, altresì, liberalità da parte di soggetti pubblici e privati e da persone fisiche.

Art. 9 - Ammissione e iscrizione al Corso
Per l'anno accademico 2001/2002 il numero massimo di partecipanti è fissato in 50. Possono partecipare alla selezione coloro che siano in possesso di un diploma di laurea in Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Economia, Scienze politiche, Scienze della Comunicazione o altra laurea ritenuta idonea dal Consiglio del Corso. Costituisce titolo di preferenza l'iscrizione all'Albo dei giornalisti professionisti e pubblicisti. La selezione è per titoli ed esami. I candidati risultati vincitori sono ammessi secondo l'ordine di graduatoria. Eventuali rinunce da parte dei vincitori consentono ai candidati di subentrare nei posti resisi disponibili. Qualora gli iscritti non superino il numero di 15 il Corso non verrà attivato.
La partecipazione alla selezione è subordinata al versamento di una quota fissata annualmente dal Consiglio del Corso. Tale quota per l'anno accademico 2001/2002 è fissata in £ 4.000.000 (Quattromilioni) da versare in due rate (le relative date di scadenza verranno fissate annualmente dal Consiglio del Corso).

Art. 10 - Obbligo di frequenza
La frequenza al Corso è obbligatoria. Una frequenza inferiore all'80% delle ore previste comporta l'esclusione dal corso e la perdita della tassa di iscrizione.

Art. 11 - Attestato
Agli iscritti che abbiano frequentato con profitto il Corso verrà rilasciato un Attestato di frequenza firmato dal Rettore e dal Direttore del Corso.

Art. 12 - Programma del Corso
Il programma del Corso sarà definito annualmente dal Consiglio del Corso, tenuto conto degli indirizzi legislativi e delle esigenze del mercato del lavoro.
I docenti del Corso saranno portatori di esperienza specifica sui temi loro affidati. Il Corso si avvale di docenti universitari e di docenti a contratto con qualificata esperienza professionale. È prevista anche la presenza di personale di tutoraggio.

Art. 13 - Risorse finanziarie
Le risorse finanziarie disponibili per il finanziamento del Corso sono costituite dai proventi delle iscrizioni (tolta la quota destinata al bilancio dell'Ateneo) e degli eventuali contributi derivanti dalle convenzioni con enti o da liberalità dei medesimi enti o persone fisiche.
Possono, inoltre, essere stipulati, nei limiti delle risorse disponibili, contratti di diritto privato con qualificati studiosi ed esperti esterni per incarichi di insegnamento, seminari e conferenze.
Possono, infine, essere attivate borse di studio per i più meritevoli o per coloro che versano in situazione di disagio economico.

LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO SEDUTA STANTE.

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO

IL PRO-RETTORE

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