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VERBALE DELLA COMMISSIONE
CONSULTIVA PERMANENTE DIDATTICA E RICERCA
RIUNIONE DEL 18 APRILE 2007

Il giorno 18.4.2007, alle ore 11.00, presso la Sala del Consiglio di Amministrazione al VII piano dell’edificio Romanina dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, si è riunita la Commissione Didattica e Ricerca del Senato Accademico.
Sono presenti: il prof. Salvatore Nicosia, la prof. Simonetta Antonaroli, il prof. Severino Caprioli, il prof. Paolo Marpicati, il prof. Antonio Palleschi, il sig. Simone Amati.
Sono assenti giustificati: il prof. Pietro Guerrieri, il prof. Carlo Federico Perno, il prof. Massimo Picardello.
Sono assenti: il prof. Francesco De Antoni, la prof.ssa Maria Pia De Pascale, la sig.ra Sara De Rosa, il sig. Giuseppe Fortugno, la sig.ra Chiara Ricagni, la sig.ra Elena Bruni, il sig. Marco Siclari e il sig. Gennaro Rizzo.
Partecipano, inoltre, alla seduta la dott.ssa Simonetta Poggialini e la sig.ra Marisa Leonardi.
Il prof Nicosia assume la presidenza, la dott.ssa Poggialini assume le funzioni di segretario

ORDINE DEL GIORNO

1) Regolamento didattico
2) Varie ed eventuali

1) Regolamento didattico di Ateneo
La Commissione riprende l’esame delle linee guida a suo tempo elaborate alla luce dei dispositivi regolamentari recentemente pubblicati.
Si apre un’ampia discussione alla quale partecipano tutti i presenti a conclusione della quale la Commissione riformula propria proposta secondo quanto riportato nell’allegato 1 al presente verbale.

2) Varie ed eventuali
Direzione master e corsi di perfezionamento

Il Presidente ricorda che nella seduta del Senato Accademico del 27 marzo 2007 è stato proposta una modifica all’ articolo 8, comma 3, del Regolamento per l’attivazione e l’organizzazione dei master universitari e dei corsi di perfezionamento. A detta modifica il prof. Nicosia in sede di discussione ha espresso parere contrario ritenendo non valide le motivazioni addotte. L’argomento è stato poi rinviato per maggiore istruttoria.
La modifica riguarda la possibilità per uno stesso docente di assumere la direzione di più di due corsi (siano essi master che corsi di perfezionamento) se almeno uno di essi sia in convenzione e con il sostegno economico di entità esterne.
La Commissione dopo approfondita discussione esprime parere contrario all’aumento del numero di direzioni di corsi che possano essere affidate allo stesso docente, qualora un tal tipo di intervento sia ritenuto necessario la Commissione propone la seguente riformulazione dell’emendamento al comma 3 dell’articolo 8:
“Un eventuale terzo incarico di direzione può essere consentito nel caso che il master sia attivato in convenzione con enti statali o, comunque, pubblici.”

Numero chiuso
Il Signor Simone Amati fa il seguente intervento:
“Il Ministro Mussi, in una nota del 16 marzo 2007 (prot. 4947), esorta i rettori, e di conseguenza i Presidenti di CCL e CCS, a verificare se sia opportuno mantenere il numero chiuso per i corsi di laurea che lo prevedono. Anch’io sono del parere di verificare tale situazione: non sono contrario al numero chiuso in quanto tale, ma credo che spesso venga usato in modo improprio, magari a causa di un abitudine, che si protrae da tempo, scaturita in origine da una reale esigenza ma ora non più necessaria. Chiedo pertanto a questa commissione di attivare il Senato Accademico affinché inviti tutti i CCL a prendere in esame i propri criteri di accesso o di riprendere tale argomento nella prossima riunione di questa Commissione.”

Il Presidente propone di discutere tale argomento nella prossima riunione della Commissione Didattica che viene fissata per il 26 aprile p.v. alle ore 10.

Alle ore 13.00 il Presidente chiude la seduta.

IL SEGRETARIO
Dott.ssa Simona Poggialini
IL PRESIDENTE
Prof. Salvatore Nicosia

LINEE GUIDA DEL SENATO ACCADEMICO PER LA REVISIONE DEGLI ORDINAMENTI DIDATTICI AI SENSI DEL D.M. 270/2004 E DEI (presunti) DECRETI ATTUATIVI

Il Senato Accademico, nell'avviare l'attività di aggiornamento e revisione degli ordinamenti didattici e del regolamento didattico di Ateneo alla luce del D.M. 270 e dei relativi decreti attuativi, ritiene opportuno formulare alcune linee guida alle quali dovranno attenersi le Facoltà, i Corsi di Studio e il Senato stesso, in modo da ottemperare alle nuove disposizioni e di uniformare, ove possibile, l'articolazione didattica dell'Ateneo.
Preliminarmente il Senato chiede a ciascuna Facoltà una documentata relazione sugli effetti della riforma conseguente al D.M. 509/1999 già messa in atto dal 2000 e chiede al M.R. di dare istruzioni affinché tali relazioni siano a disposizione del Senato non oltre il 30 aprile 2007.
Per quanto riguarda nello specifico l'attuazione del D.M. 270, il Senato esprime le seguenti linee che dovranno essere di massima seguite nel predisporre ordinamenti didattici e regolamento. L'elencazione che segue fa riferimento all'articolato del D.M. 270.

•  Art. 3, comma 4:

“Il corso di laurea ha l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, anche nel caso in cui sia orientato all'acquisizione di specifiche conoscenze professionali”.

Il Senato accademico ritiene che il comma escluda l'adozione obbligatoria e del cosiddetto percorso a "Y" e che siano invece praticabili tre diversi possibili percorsi di laurea, da esplicitare come tali:
- il percorso esclusivamente metodologico;
- il percorso esclusivamente professionalizzante, che deve in ogni caso "assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali";
- il percorso a "Y", con una base comune e una successiva articolazione in metodologico e professionalizzante. .

•  Art. 3 comma 5
“L'acquisizione delle conoscenze professionali, di cui al comma 4, é preordinata all'inserimento del laureato nel mondo del lavoro e all'esercizio delle correlate attività professionali regolamentate, nell'osservanza delle disposizioni di legge e dell'Unione Europea e di quelle di cui all'art. 11, comma 4”.

Il Senato accademico ritiene che tutti i percorsi di primo livello debbano garantire una solida preparazione di base, utile per gestire la complessità e la mutevolezza degli scenari organizzativi e di mercato e che, fatte salve le situazioni da organizzare tenendo conto della loro specificità (essenzialmente i corsi che danno accesso alle professioni sanitarie regolamentate dal D.P.R. 32812001) vadano ampiamente trasferiti ai titoli superiori (lauree magistrali e master di primo e di secondo livello) gli obiettivi più direttamente professionalizzanti o con una più accentuata valenza in questa direzione.

•  Art. 10 - Obiettivi e attività formative qualificanti delle classi
Con riferimento al comma 5, che pone l'obbligo di prevedere nei corsi di studio altre attività in aggiunta a quelle indicate dalle classi, senza tuttavia imporre per queste né condizioni di crediti minimi né settori scientifico-disciplinari per quanto concerne in particolare le attività affini o integrative, il Senato accademico ravvisa l'opportunità che alle attività in questione sia attribuito un peso significativo e che, inoltre, il peso in crediti assegnato alla prova finale sia il più possibile uniforme nella varie Facoltà e Corsi di laurea e che, comunque, non vada al di sotto di un determinato limite. Il requisito di uniformità è ritenuto inderogabile per corsi di laurea o laurea magistrale appartenenti alla stessa classe.
Il Senato accademico ritiene, pertanto, che le Facoltà, con riferimento principalmente alle attività di cui alle lettere a), c) e d) del comma 5 dell'art. 10, assegnino un numero minimo di crediti, come di seguito indicato:

Corsi di laurea
a)attività formative autonomamente scelte dallo studente purché coerenti con il progetto formativo: non meno di 12 crediti.
c)attività formative relative alla preparazione della prova finale per il conseguimento del titolo di studio e, con riferimento alla laurea, alla verifica della conoscenza di almeno una lingua straniera oltre l'italiano: non meno di 12 crediti, da ripartirsi tra prova finale e accertamento delle competenze linguistiche;
d)attività formative volte ad acquisire:
d1) ulteriori conoscenze linguistiche,
d2) abilità informatiche e telematiche,
d3)attività formative volte ad agevolare le scelte professionali,

non meno di 6 crediti.

Il Senato raccomanda che nella scelta delle attività elencate sotto il punto d) il CCS tengano conto sia delle pregresse acquisizioni culturali e pratiche degli studenti sia della specificità dei corsi di laurea.

Corsi di laurea magistrale

a) attività formative di cui alla lettera a): non meno di 8 crediti
b) attività formative dirette alla prova finale (lettera c): non meno di 24 crediti;
c) attività formative di cui alla lettera d): non meno di 6 crediti.

I predetti limiti minimi di crediti non sono da considerarsi nel caso di corsi di studio afferenti a classi che contengano diverse indicazioni normative o risultino condizionati dalla normativa nazionale.

Webmaster: Paola Calvitti
Curatore: Paola Calvitti
ultimo aggiornamento:
7 maggio 2007

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