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VERBALE DELLA
COMMISSIONE SENATORIALE
PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2006

Il giorno 12 dicembre 2006 alle ore 14.00, presso i locali dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", si riunisce la Commissione Programmazione e Sviluppo, regolarmente convocata in data 6 dicembre 2006.
Sono presenti; il Prof. A.M. Picardello, il Prof. F. Cacciafesta, il Prof. A. Carocci, il Prof. A. Palleschi, la Sig.ra A. M. Surdo e il Dott. S. Ciccone.
Sono assenti giustificati: il Prof. M. Rizzoni ed il Prof. S. Cordiner.
Sono assenti: il Prof. G. Perone, il Dott. R. Stelitano, la Sig.ra S. De Rosa, il Sig. Simone Amati, il Sig. Giuseppe Fortugno, il Sig. G. Rizzo e il Sig. M. Siclari.
Partecipa alla seduta il Dott. E. Nicolai (Direttore Amministrativo), la Dott.ssa S. Pistoia (Resp.le I Rip. - III Div.) e la Dott.ssa P. Calvitti, che funge da Segretario.


  ORDINE DEL GIORNO

1. Comunicazioni del Presidente;
2. Bilancio di previsione 2007;
3. Costi del reclutamento del personale docente;
4. Varie, eventuali.

per d'ordine del Prof.
A. M. Picardello

 

1. Comunicazioni del Presidente.
Non vi sono comunicazioni.

2. Bilancio di previsione 2007;
La Dott.ssa S. Pistoia presenta una bozza di bilancio di previsione corredato dalla relazione annuale. I punti più delicati di questo bilancio riguardano la decisione di non mettere a bilancio tra le voci di uscita il versamento all’erario degli accantonamenti di cui al D.M. 21/11/2002 ed alla L. 2/12/2005 n. 248 in base ad una recente delibera del Consiglio di Amministrazione (questa voce riguarda circa 2 milioni di euro), ed il fatto che nonostante questo le entrate non coprono le spese ritenute necessario per un ammontare scoperto di circa 6 milioni di euro (in parte dovuto agli incrementi automatici salariali previsti dal ministero – circa 4 milioni di euro). A fronte di questo deficit, la bozza presentata dalla Ragioneria isola in un apposito specchietto (“Capitoli di bilancio in programmazione”) 10 voci di spesa per le quali una parte necessaria del finanziamento viene accantonata in attesa di entrate ulteriori. Alcune di queste voci di spesa sono relative a contratti in essere, lo specchietto della programmazione riporta come accantonabili gli importi riferiti a contratti ancora non firmati. La Commissione peraltro rileva che alcuni di questi importi sono ineludibili, ed analizza con attenzione quelli che invece potrebbero esserlo, per i quali chiede che la Direzione Amministrativa presenti al più presto opportune indicazioni. A parte queste voci le altre riguardano gli scopi istituzioni dell’Università: la ricerca e la didattica. In effetti la bozza di bilancio di previsione include soltanto:
o 1.000.000 di euro per le spese di ricerca scientifica finanziata dall’Ateneo, a fronte di 3.500.000 dello scorso anno;
o 500.000 per i contributi per le biblioteche, a fronte di 1.200.000 dello scorso anno;
o nulla per le spese di laboratori didattici, invece dei 600.000 dello scorso anno.
La Commissione rileva inoltre che già lo scorso anno le voci di bilancio riguardanti laboratori e biblioteche erano state decurtate rispetto agli accordi intercorsi in Senato con i rappresentanti degli studenti, nei quali si era collegato l’incremento delle tasse studentesche alla previsione di specifiche quote di ulteriori finanziamenti proprio di queste voci. Invece, nel bilancio di previsione precedente, il finanziamento di 3.500.000 della ricerca scientifica aveva rappresentato un significativo incremento, più che compensativo di precedenti decurtazioni.
La Commissione rileva che voci di spesa ineludibili non dovrebbero essere collocate in una colonna di bilancio di copertura incerta, bensì essere inserite nelle voci di copertura certa. Per sopperire a queste spese necessarie occorre reperire idonei fondi in entrata. Una parte di questi fondi dovrebbe provenire dalle quote ministeriali di riequilibrio: sulla base delle risultanze degli scorsi anni questo importo si può stimare pari a due milioni di euro. Per colmare il deficit occorre quindi reperire altri 4 milioni di euro. L’unica voce in entrata che appare possibile ampliare è quella delle tasse studentesche. Le previsioni di incremento del numero di studenti non sono al momento tali da far prevedere un importo aggiuntivo superiore a 800 mila euro o poco più: il resto dovrebbe quindi essere reperito aumentando le aliquote di tassazione. Per una stima comparativa, appare opportuno acquisire i dati relativi alle tasse mediamente pagate dagli studenti dell’Università “La Sapienza”.
Il Direttore Amministrativo mette a disposizione i dati, che mostrano che la fascia più elevata delle tasse studentesche all’Università “La Sapienza” è più alta di una percentuale di circa il 23% rispetto alla fascia corrispondente a “Tor Vergata”. La percentuale varia con le Facoltà (questa è quella per Giurisprudenza) e può essere ancora più sbilanciata in altre Facoltà.
La Commissione considera in dettaglio le 10 voci di spesa dello specchietto della programmazione. Alcune di esse sono ovviamente imprescindibili, ad esempio manutenzione ordinaria, vigilanza e forse in parte le spese di pulizia. Per altre un taglio sembra difficile anche se forse possibile: ad esempio la manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda laboratori e biblioteche si tratta di servizi offerti agli studenti e la Commissione ritiene impensabile che si possano ridurre le spese per i servizi mentre al tempo stesso si prospetta un possibile aumento delle tasse studentesche: quindi queste voci di programmazione debbono essere considerate imprescindibili.
Infine, per quanto riguarda i 2 milioni e mezzo di euro messi in programmazione alla voce “ricerca scientifica”, è evidente che solo una parte può essere effettivamente tagliata, certamente non più di un milione di euro.
Sulla base di questi dati la Commissione calcola che l’aumento di gettito necessario sulla voce “tasse e contributi studenteschi” possa probabilmente ridursi rispetto all’importo di 4 milioni di Euro previsto a titolo di massima nella bozza presentata dall’Amministrazione, limitandosi invece ad una cifra tra i 2 milioni ed i 2.5 milioni. Sotto l’ulteriore auspicio di un incremento del numero di studenti pari al trend tipico, questo significa che l’incremento dell’aliquota delle tasse studentesche dovrebbe limitarsi a meno del 10%.
3. Costi del reclutamento del personale docente
Il Coordinatore presenta i dati, aggiornati alle prese di servizio avvenute nel novembre 2006, delle spese per il reclutamento del personale docente. Tenendo conto delle nuove assunzioni degli ultimi due anni, inclusi gli upgrades di fascia, dei trasferimenti (considerati anche i cofinanziamenti ministeriali per la mobilità, legge Zecchino), del recupero degli sponsorizzati nei prossimi anni e delle cessazioni previste per il personale docente fino al 2014, l’avanzo di bilancio può essere calcolato anno per anno. I grafici qui sotto illustrano l’andamento di tale avanzo annuo come era stato calcolato all’ottobre 2005, all’ottobre 2006 ed adesso. I grafici illustrano un visibile peggioramento dell’andamento complessivo, dovuto alle assunzioni effettuate in questo periodo, molte delle quali (upgrades e trasferimenti cofinanziati dai fondi Zecchino) non sono a costo zero.

 


L'avanzo annuo e' il nuovo budget liberato o speso in un dato anno per effetto di assunzioni
o cessazioni avvenute fino a quell'anno (quindi anche nei precedenti). Non si considerano le
future assunzioni da ora al 2014 ma si tengono in conto le cessazioni previste. Si tiene anche
conto dei trasferimenti a parziale carico del MIUR (fondi di mobilita’).
(ovvero anche negli anni precedenti).

Il Coordinatore osserva che l’Ateneo ultimamente ha impiegato il turnover per reclutare nuovo personale con spese complessive superiori alle disponibilità previste. A lungo andare questo trend porterà a rinunciare ad alcuni posti in organico, salvo naturalmente che il Ministero non incrementi il finanziamento dei salari del personale docente – e si deve anche notare che questi calcoli non tengono conto degli incrementi salariali deliberati dal MIUR e che sono a carico dell’Ateneo.
Questa situazione è stata in parte causata dalle chiamate per upgrade di fascia di docenti già presenti in sede. La Commissione ritiene preoccupante questo trend, che porta ad un incremento della quota percentuale di budget destinata a docenti via via più anziani, a fronte di una possibile futura rinuncia a coprire posti di turnover, che potrebbero essere impiegati per reclutare ricercatori più giovani. Il quadro è già preoccupante adesso, in assenza di reclutamenti ulteriori; la Commissione però osserva anche che l’eliminazione, fra qualche tempo, delle idoneità aggiuntive rispetto al numero di nuovi posti a concorso escluderà una delle cause di questo squilibrio, ossia gli upgrades degli idonei già in servizio qui.

Alle ore 16.40 la Commissione termina i propri lavori.

IL SEGRETARIO
Dott.ssa Paola Calvitti
IL PRESIDENTE
Prof. A. M. Picardello

 

Webmaster: Paola Calvitti
Curatore: Paola Calvitti
ultimo aggiornamento:
19 dicembre 2006

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