
VERBALE DELLA
COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE
AFFARI STATUTARI E NORMATIVI
SEDUTA DELL'11 DICEMBRE 2003
Il giorno 11 dicembre 2003, alle ore 15.00, presso i locali dell'Università
degli Studi di Roma "Tor Vergata", si riunisce la Commissione
consultiva permanente Affari Statutari e Normativi.
Sono presenti: il Prof. A. D'Atena - Presidente -, la Dott.ssa S.
Ranelli, che funge da Segretario, il Prof. F. Chiomenti, il Prof.
O.A. Simone, il Prof. A. M. Picardello, il Dott. M. Di Cicco, la
Sig.ra A. M. Surdo, il Sig. A. Sena ed il Sig. A. Papitto.
Sono assenti giustificati: il Prof. U. Tarantino ed il Prof. G.
Santoni.
Sono assenti: il Dott. C. Monti ed il Sig. A. De Luna.
Partecipa altresì alla seduta il Prof. S. Nicosia.
ORDINE DEL GIORNO
1) Modifiche di Statuto.
2) Varie, eventuali
1) MODIFICHE DI STATUTO
Il Presidente ringrazia il Prof. S. Nicosia per la sua partecipazione
alla seduta odierna e sottopone alla Commissione preliminarmente
gli emendamenti all'art. 33 dello Statuto di autonomia dell'Ateneo.
Si svolge un'approfondita discussione, al termine della quale la
Commissione, unanime, formula le proposte di emendamento, il cui
tenore viene qui di seguito riportato:
· aggiungere all'art. 33, il comma 5: "5. Con delibera
del Consiglio di Facoltà è possibile disporre che
Corsi di studio distinti siano amministrati da un unico Consiglio
di Corso di Studio. In tal caso, ai fini della costituzione della
rappresentanza degli studenti, i seggi disponibili:
a) nel rispetto della percentuale di cui al comma 1, lett.c), sono
divisi tra i Corsi di studio in modo proporzionale ai docenti a
ciascun afferenti, garantendo ad ogni Corso la presenza di almeno
uno studente;
b) sono attribuiti mediante elezioni distinte per ciascun Corso".
· aggiungere all'art. 33, il comma 6: "6. L'aggregazione
di cui al comma 5 è obbligatoria:
a) in presenza di corsi di laurea e di laurea specialistica in totale
sequenza;
b) quando i docenti di ruolo titolari di insegnamenti impartiti
nel corso non superino il numero di tre".
· aggiungere all'art. 33, il comma 7: "7. Qualora, nell'ipotesi
di cui al comma 6, lett. b), non sia possibile costituire il Consiglio
di Corso di studio, le relative funzioni sono esercitate dal Consiglio
di Facoltà".
· aggiungere alla fine del comma 2 il seguente testo: "e,
nel caso specifico della Facoltà di Medicina e Chirurgia,
tra il corso di laurea specialistica a ciclo unico in medicina e
chirurgia e uno Consigli dei corsi di laurea sanitaria della medesima
Facoltà".
Si passa, quindi, a discutere della proposta di articolo presentata
dalla Sig.ra A.M. Surdo e sottoscritta da 1220 componenti della
nostra comunità universitaria.
Si svolge un'ampia ed approfondita discussione, alla quale partecipano
tutti i presenti, al termine della quale si raggiunge una convergenza
sui seguenti punti:
· eliminazione del 1° comma della proposta, in quanto
fondamentalmente riproduttivo di previsioni contenute nello Statuto
e nell'ordinamento generale;
· sostituzione del 2° comma, che andrebbe inserito come
comma 1 bis, nell'art 1 dello Statuto, con la seguente formulazione:
"L'Università favorisce l'integrazione tra le culture,
anche in quanto fattore di progresso e strumento per contribuire
all'affermazione della dignità umana, alla pacifica convivenza
tra i popoli e alla salvaguardia dell'ambiente.
Non si riesce, invece, a realizzare una convergenza sull'ultimo
comma, rispetto al quale si registrano posizioni differenziate.
La Sig.ra A.M. Surdo ed il Sig. A. Papitto ravvisano l'opportunità
dell'inserimento nello Statuto di una prescrizione di questo tipo
per dare attuazione a fondamentali principi costituzionali e per
escludere che i risultati delle attività svolte all'interno
dell'Università possano essere impiegate in violazione dei
principi predetti.
Il Prof. S. Nicosia manifesta la sua preoccupazione, ritenendo che
una enunciazione di questo tipo possa dare adito a interventi limitativi
della libertà di ricerca. Si dice disposto ad accogliere
una formulazione in cui l'espressione "avversa" sia sostituita
con l'espressione "non incoraggia".
Il Prof. O.A. Simone sostiene che formule, in tutto o in parte,
riproduttive della Costituzione non debbano trovare spazio in uno
Statuto, esplicando una forza giuridica propria. Ritiene, inoltre,
che, ove l'Ateneo intendesse prendere una posizione politica sui
temi toccati dalla proposta, dovrebbe ricorrere ad un o.d.g. votato
dal Senato Accademico, piuttosto che ad una modifica di Statuto.
Il Prof. A.M. Picardello sottolinea l'ambiguità e la pericolosità
della formulazione, in quanto non si evince se la clausola debba
riguardare l'attività di ricerca o le sue applicazioni previste
da contratti di ricerca oppure eventuali applicazioni future, operate
dagli stessi ricercatori ovvero da altri utilizzatori. Egli ritiene
invece che l'obiettivo perseguito dalla clausola possa essere meglio
perseguito, in un contesto più concreto, a mezzo di un atto
regolamentare.
Il Prof. A. D'Atena, osserva che la previsione, al di là
delle nobili intenzioni che l'hanno ispirata, rischia di aprire
la porta ad interventi lesivi delle libertà di cui all'art.
33, comma 1, della Costituzione. Aggiunge che parte delle esigenze
di cui si sono resi interpreti gli autori della proposta potrebbe
trovare soddisfacimento, con riferimento ad ipotesi specifiche,
in sede di regolamento per il conto terzi.
La seduta è tolta alle ore 18.40.
LETTO, APPROVATO SEDUTA STANTE
IL SEGRETARIO
Dott.ssa S. Ranelli
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IL PRESIDENTE
Prof. ANTONIO D'ATENA |
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ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2003
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