Ai lavoratori dell’ateneo di Tor Vergata

IL PUNTO SULLA CONTRATTAZIONE SUL SALARIO ACCESSORIO:

Ricordiamo ai lavoratori che:

    1. Sul salario accessorio è da tempo aperto un contenzioso con l’amministrazione sia sulla composizione del fondo che sul suo utilizzo.
    2. La CGIL insieme a CISL e UIL, per dare una svolta ad un lungo ed infruttuoso periodo di riunioni sindacali, ha proposto all’Amministrazione, nell'ultimo incontro di trattativa del 18 maggio, un accordo integrativo sulle progressioni orizzontali, sulla base del reperimento delle risorse aggiuntive (a regime circa €1.000.000 all'anno) necessarie per il passaggio nel triennio di tutti i dipendenti.
    3. L'Amministrazione ad oggi non ha ancora risposto
    4. la CGIL ha già ribadito più volte che sottoporrà al giudizio vincolante dei lavoratori e delle lavoratrici , un eventuale accordo integrativo sulle progressioni orizzontali;
    5. La RDB ha osteggiato questa iniziativa di CGIL CISL e UIL, "il peggior esempio di concertazione della storia di Tor Vergata", collegando la copertura dell’accordo ad una presunta precedente sottrazione illegittima dal fondo del salario accessorio di € 740.000.

Informiamo i lavoratori che:

in base al nuovo CCNL siglato all'ARAN il 28 luglio per quanto riguarda le progressioni orizzontali sono stati aggiunti due nuovi livelli economici oltre gli attuali apicali. Pertanto non sarà necessario avanzare nessuna proposta specifica per i lavoratori inquadrati attualmente al livello apicale poichè essi, al pari di tutti gli altri, al maturare dei tre anni potranno passare di livello.

Tre mesi tra le polemiche, trascorsi inutilmente

LA RDB HA STRUMENTALIZZATO I LAVORATORI FACENDO UNA POLEMICA INFONDATA ED INSENSATA. DA CHIUDERE.

Riteniamo allo stato attuale del tutto evidente che la RDB ha tirato fuori la storia della sottrazione indebita dei 740.000 euro dal fondo del salario accessorio, non per tutelare i lavoratori da supposto atto illeggittimo, ma per utilizzarla esclusivamente per propri fini propagandistici e per cercare di rientrare da protagonisti in una trattativa contrattuale che, non essendo la RDB firmataria del Contratto Nazionale, la vedeva di fatto esclusa.

A distanza di tre mesi infatti possiamo dire che questa storia è stata utilizzata dalla RDB esclusivamente contro il Sindacato, ed in particolare la CGIL. Infatti in questo periodo tutti avranno notato la puntuale attività ed il grande impegno che hanno profuso per attaccare il sindacato tanto da invitare gli iscritti a dimettersi perché oltre che concertativi, antidemocratici, servi dei baroni ecc. ecc... CGIL CSL e UIL all’ateneo di Tor Vergata sono di fatto complici di una vera e propria truffa ai danni dei lavoratori, poichè consapevolmente hanno basato la loro proposta sulle progressioni orizzontali per l’ 80% su delle risorse che già erano dei lavoratori, in quanto indebitamente sottratte dal fondo del salario accessorio 2003. Accanto a questa fervente attività antisindacato però, ci saremmo aspettati almeno qualcosa di simile verso l’Amministrazione, che ha la responsabilità formale di redigere il bilancio e quindi a tutti gli effetti la responsabilità del presunto misfatto. Ed invece nessuna messa in mora, nessuna denuncia legale, neanche la proclamazione di una seppur piccola mobilitazione da parte della RDB. L’Unico atto indirizzato all’Amministrazione, è un documento sul quale la RDB ha organizzato una raccolta di firme. Iniziativa questa che se si analizza il testo del documento sembra molto più orientata alle esigenze della RDB come sigla che a quella dei lavoratori. Infatti colpisce molto che in questo documento non si ritrovano i toni perentori e aggressivi utilizzati per attaccare il sindacato. Non si dà più per certa la sparizione dei soldi dal fondo, come quando scrivono nei vari comunicati ed e-mail ai lavoratori per infangare il sindacato, che è complice perché sa e nulla dice. Il tono in questo documento inviato al Rettore ed al Consiglio di Amministrazione è ben diverso: "relativamente ai fondi destinati al personale tecnico e amministrativo, pervengono notizie contraddittorie…".

Ma come, per mesi hanno alzato questo polverone, hanno insultato il sindacato, invitato alla rivolta gli iscritti di CGIL CISL e UIL e tutto questo perché " pervengono delle notizie contraddittorie"?

Crediamo che già questo sia significativo nel valutare correttamente molte cose di questa vicenda. Ma non finisce qui. Alla fine del documento, dopo la "denuncia" vi è la richiesta:

"..chiedendo che le autorità accademiche in indirizzo si facciano garanti affinché i risparmi derivanti dalla gestione dei fondi per il salario accessorio 2003,come da norme contrattuali,siano utilizzati nel 2004 per le stesse destinazioni, al fine di sbloccare l’accordo sulle progressioni orizzontali e la rivalutazione dell’indennità di responsabilità"

Si facciano garanti? Ma come, il Rettore e il Consiglio di Amministrazione, materialmente i responsabili della ipotizzata truffa, non solo non vengono messi in mora, inchiodati alle loro responsabilità, ma addirittura vengono elevati al ruolo di garanti, neanche pìù controparte del confronto sindacale.

Un accordo integrativo ha valore solo se sottoscritto dal Rettore, che quindi ne risponde non in maniera aleatoria come "garante", ma in prima persona sia in termini politici che anche e soprattutto formali rispetto alla normativa vigente. Ciò tutela molto di più i lavoratori, ma è evidente che non potendo la RDB sottoscrivere accordi in applicazione del CCNL ciò viene sottaciuto.

Altro elemento di riflessione è questa a strana richiesta dell’utilizzo dei risparmi sul fondo del salario accessorio 2003 per l’accordo sulle progressioni orizzontali.

Questa è una richiesta pericolosa e al ribasso!!

La richiesta che CGIL CISL e UIL hanno avanzato nell’ultimo incontro sindacale si basa su due chiari presupposti: che le progressioni orizzontali riguardino tutto il personale e che le risorse necessarie per tutti i passaggi siano risorse aggiuntive al fondo.

Questa richiesta è chiaramente la più vantaggiosa per il personale ma riteniamo anche la più giusta: l’Amministrazione investa anche sul personale tecnico amministrativo, renda disponibili risorse aggiuntive da impegnare come recupero salariale, riconoscimento e valorizzazione delle professionalità e remunerazione della produttività, prenda atto della necessità di rendere più incisivo e rilevante il ruolo del personale non docente nell’ateneo, oggi spesso marginalizzato.

Oltre tutto questa richiesta è anche contrattualmente più difendibile.

Per prima cosa se i risparmi sul fondo 2003 alla fine non fossero neanche lontani parenti di quelli ipotizzati dalla RDB, si farebbero due passi indietro nella trattativa. Secondo tecnicamente potrebbe risultare assai difficile da sostenere che un risparmio di gestione di un anno se non ha caratteristiche strutturali (per esempio derivante da voci quali una minore spesa per straordinari, un aumento delle entrate per conto terzi, maggiori risparmi derivanti dall’utilizzo del part-time, ecc.) possa essere utilizzato per le progressioni orizzontali, che presuppongono l’acquisizione stabile delle risorse sul capitolo stipendi.

ORA BASTA, BISOGNA ANDARE AVANTI

Fino a che una iniziativa sindacale di CGIL CISL e UIL è contrastata da qualsivoglia sindacato autonomo, non c’è da stupirsi, fa parte del loro gioco: hanno definito questa proposta sulle progressioni orizzontali concertativa e clientelare, non capiamo il perché ma se ne prende atto e si va avanti, i lavoratori giudicheranno. Ma invece in questo caso la RDB è andata ben oltre e nella loro campagna di disinformazione hanno tirato fuori la storia dei 740.000 euro scomparsi, di fatto una truffa ai danni dei lavoratori, con il complice silenzio del Sindacato. Messa in quei termini era chiara la necessità di una pausa, non certo per la rappresentatività o l’autorevolezza della RDB, ma perché la voglia di chiarezza ed il rispetto per i lavoratori la imponevano. A questo punto però si è visto quello che ha fatto e soprattutto quello che non ha fatto la RDB. L’unica cosa concreta della confusione generata è aver permesso all’Amministrazione per altri tre-quattro mesi di non risponderci e di non assumersi nessuna responsabilità. Anche questa raccolta di firme per la RDB non serviva ne per rivendicare un diritto dei lavoratori ne per avanzare proposte, ma, cavalcando il disorientamento creato ad arte tra i lavoratori, perseguiva l’obbiettivo da una parte, nei confronti dell’Amministrazione, di accreditarsi come interlocutori depositari del consenso, e dall’altra, nei confronti dei lavoratori, di recuperare un ruolo di tutela contrattuale a discapito delle regole sulla rappresentanza e contro il sindacato.

A questo punto riteniamo chiaro che la RDB in questa vicenda abbia principalmente tenuto conto delle sue esigenze di propaganda elettorale in vista delle prossime elezioni delle RSU, e pertanto come spesso gli capita, anche a livello nazionale, si sia interessata più di attaccare il sindacato confederale che a tutelare gli interessi dei lavoratori.

E’ la storia che si ripete di questi sindacati autonomi, conflittuali e di lotta, ma principalmente contro il sindacato.

Su questo terreno la CGIL non ci sta e ritiene chiusa questa assurda querelle.

D’altronde, in questo nostro Paese, i lavoratori, conoscono la storia ed il ruolo della CGIL e sono in grado per conto proprio di giudicarne le scelte di politica generale e contrattuale, a livello nazionale e locale e di confrontarle con le politiche e le pratiche di queste organizzazioni.

A questo punto bisogna quanto prima ritornare al tavolo della contrattazione e verificare la disponibilità dell’Amministrazione a sottoscrivere un accordo nei termini proposti da CGIL CISL e UIL sulle progressioni orizzontali. Ci sono altri temi insoluti nel confronto sindacale, da quelli che riguardano il salario accessorio, alle progressioni verticali ai quali a breve si aggiungerà l’applicazione del nuovo contratto.

C’è la necessità di dare una svolta di concretezza alle relazioni sindacali in questo ateneo.

L’Amministrazione ha gravi responsabilità e ultimamente ha sempre tentato di fuggire da qualsiasi impegno, aiutata molte volte in questo da qualcuno che spesso, a prescindere dal merito, ha sempre remato contro. E’ troppo tempo che i lavoratori dell’ateneo di TorVergata nella trattativa decentrata non ottengono nulla ! A questo punto sarà nostro principale compito per quanto riguarda la trattativa fare in modo di imporre all’Amministrazione e a chiunque abbia atteggiamenti dilazionatori di prendere posizione ed assumersi le proprie responsabilità sui singoli punti qualificanti della contrattazione.

Siamo convinti che anche CISL e UIL concorderanno sulla opportunità di richiedere all’Amministrazione un incontro, per verificare la possibilità di arrivare alla definizione di un accordo sulle progressioni orizzontali e poter quindi riprendere la discussione sulle altre questioni irrisolte.

Pino Di Lullo

Segretario FLC CGIL di Roma e Lazio