COMUNICATO DELLA SEGRETERIA CONFEDERALE DELLA CGIL

 

Con l’intesa separata realizzata nella serata di venerdì scorso il Governo inasprisce la sua strategia di attacco a fondamentali diritti delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, a partire dalla tutela reale contro il licenziamento immotivato.

Ciò è reso particolarmente grave ed inquietante dal sostegno esplicito di tutte le associazioni imprenditoriali e dalla inspiegabile acquiescenza delle altre organizzazioni sindacali, segnatamente di Cisl e Uil che nei mesi scorsi, insieme alla Cgil, hanno ripetutamente chiamato alla lotta i lavoratori italiani per respingere quelle stesse proposte a cui oggi esplicitamente accedono.

La Segreteria Confederale della Cgil ravvisa in ciò una gravissima degenerazione delle relazioni sociali e si rivolge all’intero mondo del lavoro riaffermando la propria immutata determinazione a respingere ogni arretramento sul fronte dei diritti e delle tutele per le persone che lavorano e per affermare, invece, la necessità della loro estensione.

Ai lavoratori "parasubordinati", ai giovani che si affacciano al mercato del lavoro, vogliamo offrire una prospettiva di affermazione personale e professionale fondata su diritti individuali e collettivi certi; a tal fine già la Cgil ha formalmente avanzato importanti proposte.

Per i lavoratori delle piccole e piccolissime imprese, analogamente, va indicato un percorso certo e realistico per l’estensione dei diritti e delle tutele fondamentali; a tal fine la Cgil sta predisponendo concrete proposte da discutere con quei lavoratori e attorno a cui costruire consenso nel Paese e nel Parlamento.

In ragione di ciò la Segreteria proporrà alla riunione del Comitato Direttivo un programma di mobilitazione e di lotta di tutti i lavoratori e le lavoratrici, compreso lo sciopero generale.

Inoltre la Segreteria Confederale della Cgil si rivolge a tutti i cittadini italiani, al mondo della cultura, dell’economia, alle forze politiche affinché si rafforzi ulteriormente il vasto sostegno già espresso alla sua azione in occasione della storica manifestazione del 23 marzo e dello sciopero generale del 16 aprile scorsi.

Soprattutto al fine di meglio tutelare chi vive nella marginalità e nella precarietà servono iniziative propositive attorno a cui costruire consenso e mobilitazione; perciò la Segreteria della Cgil non condivide l’iniziativa del "referendum abrogativo dei limiti di applicazione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori" e rivolge un caldo appello al Comitato Promotore e a quanti hanno fin qui espresso il loro sostegno a quell’iniziativa affinché recedano dalla stessa.

Lo strumento referendario, per sua natura, meglio si presta al fine di abrogare norme inique che la maggioranza parlamentare approvi, nonostante la ferma opposizione del mondo del lavoro, e a tale prospettiva la Cgil stessa si predispone in caso di intervento legislativo sull’art. 18 o su altra norma che intacchi i diritti fondamentali.