COMUNICATO DEL 18 SETTEMBRE 2003

Le OO.SS. CGIL CISL UIL Università chiamano il personale degli Atenei ad attivare una mobilitazione in tutte le sedi alla luce della grave situazione contrattuale ed economica esistente che si può così sintetizzare:

1. il contratto di lavoro è scaduto da un anno e mezzo, anche se il CCNL 2000/2001 è stato sottoscritto soltanto a gennaio di quest’anno e approvato dagli organi vigilanti a maggio; nel frattempo i Rettori hanno dichiarato la volontà di non formulare l’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto, atto necessario ad aprire il tavolo contrattuale all’ARAN, motivando il diniego con la mancanza delle risorse economiche necessarie. Con questa scelta i Rettori prendono in ostaggio il contratto, come elemento di pressione nel confronto con il Governo sulle risorse per l’Università.

2. I Rettori hanno chiesto al Governo di accollarsi gli incrementi retributivi di tutto il personale, mantenendo però titolarità dell’autonomia decisionale e gestionale degli organici d’Ateneo; a questa richiesta le OO.SS. hanno espresso parere contrario, mettendone in luce i rischi e le possibilità di strumentalizzazione. Alla tendenza centralizzatrice e accentratrice del Ministero fanno infatti da riscontro le responsabilità di molti Rettori nella gestione poco equilibrata delle risorse finanziarie disponibili, di cui sono conseguenza le attuali difficoltà finanziarie e contrattuali. E, a dimostrazione della validità della tesi delle OO.SS., è in preparazione un decreto che, nell’accettare la suddetta richiesta della CRUI, accentra al Ministero dell’Università e a quello dell’Economia il potere decisionale sul reclutamento e la programmazione di tutto il personale universitario; con questo atto si realizza una gravissima lesione dell’autonomia degli Atenei e si riconsegna ai Ministeri tutto il potere in materia di personale, tornando indietro di vent’anni e avendo come conseguente effetto il blocco delle assunzioni; è agevole prevedere che questa scelta snaturerà inevitabilmente il rapporto di lavoro in tutti i suoi aspetti;

3. allo stato dell’arte, sappiamo con certezza che i fondi previsti per l’Università dal Governo non consentono la copertura dei costi, tant’è che molti atenei stanno decidendo di non pagare gli incrementi stipendiali per i docenti, stabiliti nel DPCM 20/07/2003, nonché il pagamento degli scatti biennali maturati né tanto meno finanziare il nuovo contratto di lavoro dei tecnici amministrativi.

Il personale dell’Università rischia di essere schiacciato nella tenaglia tra le scelte del Governo e le decisioni dei Rettori. Per questo è necessario un percorso di mobilitazione che costringa la controparte a garantire da un lato l’autonomia degli Atenei, dall’altro le risorse necessarie per le retribuzioni e il rinnovo contrattuale. Per queste ragioni CGIL CISL UIL Università decidono:

- una campagna diffusa di assemblee informative per far crescere la mobilitazione;

- lo sciopero nazionale dell’intera categoria docenti e tecnici amministrativi da collocarsi prevedibilmente intorno al 17/10/2003;

- una manifestazione nazionale a Siena, sede del Presidente della Conferenza dei Rettori, da tenersi immediatamente dopo.

Le modalità di svolgimento delle iniziative saranno comunicate tempestivamente man mano che si realizzano gli adempimenti di legge propedeutici allo sciopero.

CGIL SNUR CISL UNIVERSITA’ UILPA–U.R

(Marco Broccati) (Antonio Marsilia) (Alberto Civica)