SINDACATO NAZIONALE UNIVERSITA’ E RICERCA

Roma, 11 ottobre 2002

PROT. N. p476

 

COMUNICATO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

SULLA TRATTATIVA PER IL RINNOVO DEL II BIENNIO DEL CCNL UNIVERSITA’

  

E’ ripresa ieri la trattativa all’ARAN per il rinnovo del II biennio del CCNL Università.

La ripresa della trattativa è il frutto della mobilitazione negli Atenei e della proclamazione di due momenti di lotta davanti a Funzione Pubblica, sospesi proprio per la avvenuta approvazione dell’atto di indirizzo che teneva la trattativa in uno stato di stallo.

Il testo dell’atto di indirizzo approvato dal Consiglio dei Ministri contiene peraltro ulteriori prescrizioni normative che irrigidiscono gli spazi di manovra contrattuale rispetto alla proposta della CRUI, di per sé già fortemente limitante e problematica. Infatti il testo che l’ARAN ci ha fornito a seguito degli indirizzi è insoddisfacente ed è di fatto ancora più arretrato della bozza precedente.

Il nodo centrale è quello delle risorse economiche. Sostanzialmente l’ARAN prevede di scomputare dalle risorse per il personale tecnico-amministrativo quelle destinate ai lettori di madrelingua straniera, che per noi devono invece essere a parte, nonché una quota dello 0,3% già destinata nel primo biennio all’ordinamento professionale, riducendo seccamente le disponibilità economiche complessive. Tale approccio lascia ancora irrisolto l’articolo per i lettori e CEL, sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo normativo.

Resta anche il nodo non secondario di come si privilegi il salario fisso rispetto a quello accessorio per le risorse aggiuntive messe a disposizione dal MIUR e dalla CRUI.

Parti non secondarie di alcune questioni normative sono inoltre ancora inadeguate.

La trattativa di ieri ha comunque consentito di poter fissare una prossima riunione a breve in cui l’ARAN si è impegnata a verificare la percorribilità delle correzioni al testo da noi evidenziate.

Siamo su un crinale stretto e difficile nel quale è necessario forzare nel modo più favorevole l’applicazione dell’atto di indirizzo. Dall’andamento di questa verifica dipenderanno le decisioni successive, in ordine ad una possibile fase di stretta o alternativamente alla ripresa delle azioni di lotta.

 

La Segreteria Nazionale