PERFUSIONE POLMONARE CON RISONANZA MAGNETICA:
RISULTATI PRELIMINARI IN 20 VOLONTARI SANI.


Sodani G, Sergiacomi G, Orlando A, Albani E, Romagnoli A, Squillaci E, Simonetti G.

sbarra


Scopo del lavoro è di ottenere una valutazione con risonanza magnetica (RM) della perfusione polmonare in soggetti sani, mediante sequenze ultraveloci T1 pesate dopo somministrazione endovena di Gd-DTPA, con magnete a 1,5 tesla e di poter correlare le curve intensità/tempo (I/T) con i principi della fisiologia polmonare. 
Previo consenso informato, sono stati studiati 20 volontari sani non-fumatori che non presentavano fatti anamnestici, segni e sintomi riferibili a patologie polmonari in atto.
Le acquisizioni sono avvenute secondo il piano coronale e sagittale, in decubito supino e prono, in apnea espiratoria. In un sottogruppo di cinque soggetti è stata eseguita un'ulteriore acquisizione in coronale immediatamente dopo 2 -3 minuti di un prestabilito esercizio fisico.
Tutti gli esami, analizzati mediante un "visual score" da tre osservatori indipendenti, sono stati sufficientemente interpretabili. La curva I/T aveva un andamento simile in tutti i casi esaminati e rispecchiava le modalità della perfusione polmonare, secondo i principi fisiologici; in particolare le variazioni del decubito hanno confermato un aumento della perfusione in sede dorsale nel decubito supino, in quella ventrale in posizione prona.L’acquisizione eseguita immediatamente dopo l’esercizio fisicoha dimostrato una netta riduzione della perfusione polmonare su tutto l'ambito,da mettere in relazione al concetto fisiologico di “furto”: nellefasi iniziali di unesercizio fisico vi è una fisiologica deviazionedella massa sanguignadai distretti viscerali a quelli muscolari.
In conclusione, il tempo d’acquisizione e di post-processing estremamente brevi, l'estrema facilità di esecuzione dell'esame stesso, l’elevata sensibilità nel rilevare le minime differenze fisiologiche perfusionali e la non invasività della RM sono qualità promettenti per un utilizzo clinico immediato della RM nello studio delle patologie perfusionali polmonari.

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Perfusione polmonare con RM in soggetto sano (acquisizione coronale). E' evidente un omogeneo effetto parenchimografico in entrambi gli ambiti polmonari (a).
E' stata posta una ROI a livello del campo polmonare superiore per determinare la curva I/T fisiologica (b).


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Perfusione del polmone destro con RM in soggetto sano (acquisizione sagittale) in posizione supina (a).

Dopo posizionamento di dueROI a livello delle regioni ventrale (ROI 5248) e dorsale (ROI 5247) si determinano le rispettive curve di perfusione (b,c) che dimostrano un maggiore afflusso di sangue a livello dei segmenti posteriori, da mettere in relazione alla posizione supina del soggetto.

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Perfusione del polmone destro con RM in soggetto sano (acquisizione sagittale) in posizione prona (a).
Dopo posizionamento di dueROI a livello delle regioni ventrale (ROI 5249) e dorsale (ROI 5250) si determinano le rispettive curve di perfusione (b,c) che dimostrano un maggiore afflusso di sangue a livello dei segmenti anteriori, da mettere in relazione allaposizione prona del soggetto.

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