Danza, musica e sperimentazione: arrivano dal Canada

"HOLY BODY TATOO"

 

Da diversi anni la critica e il pubblico canadese ed europeo accolgono con entusiasmo e commozione le performance di "Holy Body Tatoo". Definiti in più occasioni come una delle migliori espressioni della scena di ballo canadese, in realtà non è solo danza ciò che i giovani artisti di vancouver porteranno sul palco, per la prima volta in Italia a "Tor Vergata" il 3 e il 4 luglio, nell’ambito dell’ Estate Romana.

Il progetto "Holy Body Tatoo" nasce dall’incontro dei coreografi-danzatori Naom Gagnon e Dana Gingras con il musicista Jean Yves Theriault, già noto sulla scena musicale internazionale per aver militato nella band Voivod fino al 1991. Le diverse esperienze degli artisti si fondono immediatamente nella sperimentazione di un diverso linguaggio comunicativo dove tutto in scena ha un significato simbolico, dal corpo dei ballerini, al palco, ai ritmi pesanti e ossessivi di una musica che evoca scenari in cui gli uomini lottano con l’incubo di una mostruosa modernità tecnologica che sopravanza inesorabilmente e li conduce verso la distruzione finale.

Danza e musica veicolano un unico messaggio attraverso movimenti estremi del corpo e ritmi tribali, in cui riecheggia in modo inquietante il lontano ricordo del caos primoridiale che continua a vivere nella coscienza degli uomini e incombe come una oscura minaccia, contrapposta alla serena razionalità della scienza. Il disordine e la distruzione finale fanno da sfondo ai disperati tentativi dell’uomo di liberarsi dall’incubo tecnologico e recuperare la sua umanita, rappresentati in Poetry and Apocalypse attraverso il continuo tentativo dei ballerini di sollevarsi dal palco a cui li inchioda senza scampo la musica martellante di Jean Yves Theriault in Our Brief Eternity, invece i corpi dei danzatori si espongono al pericolo e alla violenza restanto però continuamente in piedi, resistendo illesi, quasi a voler significare il trionfo dello spirito umano contro i tentativi di disumanizzazione del mondo moderno.

La danza non sempre è al centro della scena nelle performance di Holy Body Tatoo, anche se non viene mai cancellata completamente: essa diventa qualcos’altro, cerca di esprimere attraverso movimenti ripetuti ossessivamente la schiavitù del conformismo tecnologico, atttrqaverso scatti improvvisi, le speranze e le paure degli uomini che rischiano di vedere la propria identità, fragile e vulnerabile, cancellata dagli innesti biotecnologici.

Questo in breve quanto si può trovare in uno spettacolo di Holy Body Tatoo, ma ciascuno di noi può immergersi nelle sue oscure atmosfere e leggerci cose diverse a seconda di come si viene colpiti: questo è l’aspetto più bello di un progetto che è sperimentazione.