Da Diocleziano alla famiglia di Costantino


multiplo di aureo di Diocleziano, zecca di Roma, 293 d.C.


        Nell'anno 294 d. C., nell'estremo tentativo di salvare il sistema augusteo, Diocleziano varò una riforma che tendeva, soprattutto, a regolare i rapporti tra agento e bronzo. Fu creato il follis o nummus in una lega di bronzo argentato, con il 2,5-3,5% di argento del pesodi 10 gr.

         Data la gravità della situazione, cui la riforma non riuscì a porre rimedio, per il vertiginoso aumento dei prezzi, Diocleziano fu costretto a fissare un calmiere, il ben noto edictum de praetiis, con cui erano fissati i limiti di costo di varie mercanzie, dalle necessarie alle superflue. Naturale conseguenza di questo provvedimento fu la scomparsa di certi generi dal mercato ed una situazione sempre più fallimentare legata anche alla difficoltà di governare unitariamente un impero ormai così grande e disomogeneo.

         Proprio per il permanere della difficile situazione economica, Costantino decise di porre mano ad una nuova riforma, questa volta radicale, che pur non interrompendo le emissioni argentee, poneva al centro del sistema la moneta d'oro, il solidus, che si sostituiva al precedente aureus.


medaglione d'oro di Costantino, zecca di Tessalonica, 326 d.C.