Morgantina


I Romani, una volta espugnata Morgantina, l'avevano data alle fiamme. Nell'incendio gli edifici erano stati distrutti e molti di essi, crollati, erano stati definitivamente abbandonati. Il crollo ha sigillato lo strato archeologico.

Quando gli archeologi della Scuola Americana hanno intrapreso lo scavo, hanno trovato un'immagine chiara della situazione in quel momento.

In particolare, sotto uno strato di tegole crollate, sono stati trovati denari delle prime emissioni, assieme a quinari e sesterzi coevi e monete di Siracusa ed altre zecche siciliane ad esso correlate. Poichè Morgantina fu messa a ferro e fuoco nel 211, come si apprende dalle fonti, le monete ritrovate sotto lo strato di tegole crollate per l'incendio, devono essere state emesse in anni precedenti il 211 a. C.

La prima emissione del denario è, dunque, da porsi in periodo precedente a tale data, anche se non è ulteriormente precisabile, allo stato delle conoscenze, il momento esatto.