Vittoriato




vittoriato, 205 a.C.



Recenti studi si sono soffermati sull'analisi del contenuto argenteo del vittoriato. Si è così stabilito che contiene solo il 65% di fino ( percentuale d'argento) che equivale a gr.2,12 d'argento e, quindi, vale la metà del denario. Inoltre, poichè per il suo peso poteva essere considerato una dracma, cioè pesava la metà dell'ultima moneta romano-campana, il quadrigato, la conclusione alla quale si potrebbe giungere è che il vittoriato sia stato immesso ed utilizzato sopratutto in mercati dell'Italia meridionale avezzi a questo peso, mentre, per il suo contenuto argenteo, era considerato nell'organizzazione e nel bilancio dello Stato Romano come un mezzo denario, equivalente ad in quinario d'argento.