Lo stesso Ruggero I fa anche coniare monete di rame in gran numero e un tipo rarissimo in argento; molto diffuso è il follaro che ha al D/ la figura di un cavalliere e al R/ la Madonna con il bambino. Al primo tipo dei tarì ne segue un altro con un segno cristiano, la croce a tau, senza il nome dell'autorita' emittente. Dopo la conquista di Salerno i Normanni coniano tarì d'oro anche sul continente, con il tempo anche altre zecche come Amalfi, Bari, Mileto, iniziano a coniare per i nuovi signori normanni.