OTTIMIZZAZIONE NEI SISTEMI DI CONTROLLO

Dipartimento di Informatica, Sistemi e Produzione.

Svolgimento intensivo, 2° semestre.

Titolare del Corso prof. Osvaldo Maria GRASSELLI.

Collaboratori dott. ing. Paolo Valigi.

Obiettivi del Corso Fornire alcuni strumenti per la sintesi del controllo ottimo o del controllo robusto di un impianto caratterizzato da grandezze che variano con continuità, e per la modellazione e l'ottimizzazione di sistemi dinamici a eventi discreti, con applicazione agli impianti manifatturieri.

Programma

1. Controllo ottimo dinamico di sistemi continui

1.1 Controllo ottimo LQG . Controllo ottimo di sistemi lineari a tempo continuo (discreto) con indice quadratico su orizzonte temporale finito, o infinito; equazione di Riccati, differenziale (alle differenze) e algebrica. Problemi di reiezione dei disturbi e di inseguimento. Proprietà di robustezza del controllo LQ. Controllo ottimo LQG, il filtro di Kalman e il teorema di separazione; sintesi della robustezza.

1.2 Controllo in RH2 e in RH8. Decomposizione ai valori singolari di una matrice costante; spazi RL2, RH2, RL8 e RH8 di matrici razionali, e norme relative; fattorizzazioni doppie coprime in RH8 di matrici razionali; parametrizzazione dei controllori stabilizzanti. Controllo ottimo in RH2 con informazione completa, e controllo ottimo LQ; stima dell'uscita; controllo ottimo in RH2 con informazione parziale, e controllo ottimo LQG. Il problema standard di controllo in RH8 e il suo uso per soddisfare specifiche di stabilità robusta e/o di prestazione (robusta e non). Controllo in RH8 con informazione completa; stima dell'uscita; il problema standard di controllo in RH8 con informazione parziale; rimozione delle ipotesi semplificative.

2. Ottimizzazione di sistemi dinamici a eventi discreti

2.1 Introduzione . Esempi reali: sistemi di produzione manifatturiera. Modelli dinamici matematici e simulativi. Richiami di ottimizzazione discreta stocastica. Due approcci: metodi perturbativi e fluidici.

2.2 Metodi perturbativi. Complessità del problema di ottimizzazione di sistemi dinamici a eventi discreti: ottimizzazione rispetto a parametri continui o discreti; uso della simulazione; analisi alle perturbazioni. Parametri continui: analisi alle perturbazioni infinitesime; calcolo del gradiente di indici di prestazione; uso di strumenti simulativi. Parametri discreti: analisi alle perturbazioni finite; analisi del sistema aumentato; ricostruzione dello stato; uso di strumenti simulativi. Esempi notevoli.

2.3 Metodi fluidici. Modelli fluidici per sistemi di produzione. Formulazione del problema di ottimizzazione per tali modelli: definizione dei vincoli e della funzione obiettivo; la programmazione dinamica per la sua soluzione, forma generale di essa. Soluzione per specifici sistemi di produzione soggetti a guasti. Un caso reale: sistema per l'assemblaggio di schede elettroniche.

Il corso è accompagnato da esercitazioni di laboratorio al calcolatore.

Pre-requisiti: Il corso presuppone la conoscenza degli argomenti trattati negli insegnamenti di Teoria dei Sistemi e di Teoria del Controllo.

Modalità di esame: Prova orale.

Testi consigliati

P. Dorato, C. Abdallah, V. Cerone, Linear quadratic control, Prentice Hall, 1995.

P. Colaneri, A. Locatelli, Controllo in RH2 - RH8, Pitagora, 1993.

Y.C. Ho, Perturbation analysis of discrete event dynamic systems, Kluwer Academic, 1991.

C.G. Cassandras, Discrete event systems: modeling and performance analysis, Irwin, 1993.

S.B. Gershwin, Manufacturing systems engineering, Prentice Hall, 1994.

PIANIFICAZIONE DEI TRASPORTI

Dipartimento di Ingegneria Civile

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof. Agostino NUZZOLO

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Vengono trattati i metodi quantitativi utilizzati nella pianificazione dei sistemi di trasporto, tramite la formalizzazione logico-matematica del funzionamento dei sistemi "domanda-offerta" di trasporto.

Programma

I livelli di pianificazione

I modelli di offerta

I modelli delle reti di trasporto - Teoria del deflusso dei veicoli; - Deflusso ininterrotto, - Intersezioni. - Elementi di teoria delle code. - Grafi, funzioni di costo , funzioni di prestazioni.

I modelli della domanda di trasporto

I modelli di utilità casuale.

Sistemi di modelli di domanda

Modelli del sistema integrato trasporti-territorio.

I modelli di assegnazione

Le interazioni domanda-offerta nelle reti di trasporto

Equilibrio dei flussi con domanda rigida il caso deterministico ed il caso stocastico

Equilibrio deterministico e stocastico con domanda elastica

Il calcolo dei flussi in una rete di trasporto

Algoritmi per il calcolo degli alberi di minimo costo

Algoritmi per il modello di assegnazione tutto o niente

Algoritmi per i modelli di assegnazione stocastica su reti non congestionate

Algoritmi per il calcolo dei flussi di equilibrio stocastico

La stima della domanda di trasporto

Stima diretta della domanda

Calibrazione e verifica dei modelli di domanda

L'uso dei flussi di traffico per la stima della domanda

Pre-requisiti

E' consigliata la conoscenza dei fondamenti di Calcolo delle Probabilità.

Agli studenti del corso di Laurea in Ingegneria Gestionale è richiesto il superamento dell'esame di Ricerca Operativa.

Modalità di esame

Orale con discussione degli elaborati delle esercitazioni relative alla costruzione del modello del sistema dei trasporti stradali di un'area urbana.

Testi consigliati

E.Cascetta, Metodi quantificativi per la pianificazione dei sistemi di trasporto CEDAM 1990

A. Nuzzolo - Teoria del deflusso dei veicoli, Appunti delle lezioni.

G.N. Bifulco - Guida alle esercitazioni del corso di Pianificazione dei Trasporti.

G.N. Bifulco - Modelli di interazione trasporti-territorio: Appunti delle lezioni.

PROBLEMI STRUTTURALI DEI MONUMENTI E DELL'EDILIZIA STORICA

Dipartimento di Ingegneria Civile

Svolgimento estensivo, 1° + 2° semestre

Titolare del Corso Prof. ing.Mario COMO

Collaboratori dott. ing. Alberto De Rubeis, dott. ing. Claudio Maggi

Obiettivi del Corso Analizzare la statica degli edifici monumentali in muratura e dell’edilizia storica mediante l’uso di idonee modellazioni meccaniche in grado di interpretare comportamento del materiale "Muratura". Fornire utili ididcazioni per l’elaborazioni di progetti di consolidamento e restauro statico.

Programma

Il materiale "muratura". Sua storia. Murature in elementi naturali o in elementi artificiali. Le malte. Caratteri della resistenza della "muratura". Modelli costitutivi unilaterali del materiale "muratura".L'arco in muratura. Storia. Caratteri della sua resistenza. Il modello dell'arco costituito da conci rigidi non resistenti a trazione. Meccanismi. Spostamenti e deformazioni. Lo stato di collasso. Il calcolo a rottura degli archi. Il teorema statico. Il teorema cinematico. Applicazioni. Effetto dei cedimenti. Quadri fessurativi caratteristici dell'arco in pietra. L'assetto statico di minima spinta. Generalizzazione dell'Analisi Limite a più complessi sistemi murari. Resistenza di forma. Resistenza dei gusci. - I modelli di cupola in materiale rigido od elastico non resistente a trazione. Meccanismi. Spostamenti e deformazioni. Il collasso delle cupole in muratura. La spinta di una cupola in muratura. Lo stato di minima spinta.. Esame di alcune cupole storiche Il Pantheon, S. Pietro, S. Sofia, S. Maria del Fiore.La volta a botte. La volta a crociera. Esame dei quadri fessurativi caratteristici. Pareti in muratura. Caratteristiche statiche. La resistenza laterale di una parete muraria. Il pilastro in muratura. Il problema del carico di punta nei pilastri e nelle pareti murarie. La cattedrale gotica. Cenni sulla loro storia. Il pinnacolo. L'arco rampante. Il pilastro. Le torri. Problemi statici delle torri. Stabilità delle torri. Le torri pendenti. Il caso emblematico della torre di Pisa. L'edificio in muratura. Strutture resistenti tipiche verticali ed orizzontali. I solai a volta, in legno, in ferro. Le scale in pietra. Effeti dei carichi orizzontali. - Cedimenti fondali. Il problema del consolidamento degli edifici in muratura. Le cementazioni semplici o armate. Le catene. Le cuciture. Lavori di sottofondazione. Micropali. La resistenza alle azioni sismiche delle pareti murarie. Resistenza sismica degli edifici in muratura. Progetti di consolidamento e di adeguamento antisismico degli edifici in muratura. La legislazione sugli interventi di consolidamento.

Pre-requisiti

Scienza e tecnica delle costruzioni.

Modalità di esame svolgimenti di esercizi scritti e discussione del progetto elaborato

Testi consigliati

Appunti delle lezioni e i testi di J. Heyman "The Masonry Arch", Ellis Horwood - J. Wiley, 1982, Equilibrium of shell Structures" Clarendon Press -Oxford, 1977, "The Stone Skeleton", Structural Engineering of Masonry Architecture, Cambridge University press, 1995.

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PER IL RECUPERO DEGLI EDIFICI

Dipartimento di Ingegneria Civile

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof. Silvano STUCCHI

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Fornire la capacità di corretta elaborazione di un progetto architettonico complesso, teso al recupero di un edificio esistente e alla sua ristrutturazione anche per nuovo uso.

Programma

La prima parte del corso è volta all'esame dei vari problemi connessi alla nuova progettazione di preesistenze edilizie. Si svolge con lezioni teoriche e sopralluoghi per valutare i diversi modi di intervento in relazione all'importanza storica e alla consistenza degli edifici. Nella seconda parte del corso, sulla base della puntuale conoscenza dell'oggetto di recupero, delle compatibilità e del programma operativo, viene elaborato il progetto curandone tutte le componenti, sia formali che costruttuve, nonché l'espressione grafica.

Pre-requisiti

Architettura Tecnica, Architettura e Composizione Architettonica I,

Modalità di esame Discussione e valutazione degli elaborati di progetto.

Testi consigliati

L'indicazione dei testi di riferimento, diversi per ciascun tema di progetto, è fornita durante il corso in relazione alle particolarità dei temi e al loro sviluppo.

PROGETTAZIONE AUTOMATICA DI CIRCUITI E SISTEMI ELETTRONICI

Dipartimento di Ingegneria Elettronica

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof. Adelio SALSANO

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Programma

Le tecniche progettuali in elettronica. La simulazione elettrica e logica. Circuiti semi-custom e custom e relative problematiche. I programmi CAD. Programmi di piazzamento e interconnessione ("placement and routing") e di verifica delle regole di progetto. I framework integrati.

I programmi di sintesi automatica.

I linguaggi descrittivi. La descrizione comportamentale. La descrizione stutturale. Il VHDL sintassi del linguaggio e utilizzo nella progettazione. Sintesi indipendente dalla tecnologia.

Progetto e realizzazioe di un sistema elettronico in celle standard utilizzando i supporti progettuali presentati nel corso.

Pre-requisiti

Modalità di esame

Testi consigliati

PROGETTAZIONE DEGLI ELEMENTI COSTRUTTIVI

Dipartimento Ingegneria Civile

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof. Rinaldo CAPOMOLLA

Collaboratori nessuno

Obiettivi del corso

Il corso si propone di fornire un quadro introduttivo sulle tecniche e sui procedimenti costruttivi, sia attraverso l'analisi degli elementi fondamentali della costruzione edilizia, sia attraverso una serie di esercitazioni riguardanti il progetto di elementi costruttivi.

Programma

Le lezioni riguardano le tecniche e i procedimenti costruttivi nell'edilizia con riferimento ai principi costruttivi; all'ossatura muraria e agli scheletri portanti di calcestruzzo armato e di acciaio; alle volte, ai solai e alle coperture; alle tamponature e ai divisori interni; ai serramenti; alle scale; alle opere di completamento pavimenti e controsoffitti, intonaci e rivestimenti.

Le esercitazioni consistono nel progetto degli elementi costruttivi fondamentali.

Pre-requisiti

Disegno, Storia dell'architettura I

Modalità di esame Prova orale e discussione del progetto

Testi consigliati

Luigi Caleca, Architettura tecnica, Palermo 1991

Achille Petrignani, Tecnologie dell'architettura, Novara 1984

PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI TRASPORTO

Dipartimento di Ingegneria Civile

Svolgimento intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso Prof. Agostino NUZZOLO

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Vengono trattate le metodologie per la progettazione funzionale dei sistemi di trasporto, in particolare di quelli collettivi in area urbana.

Programma

Le caratteristiche dei sistemi di trasporto collettivo (sedi, veicoli, capacità, velocità, commerciale, regolarità, variabili di esercizio, etc.)

Modelli di rete e di assegnazione per il trasporto collettivo.

Modelli per il progetto delle reti di trasporto.

Modelli di simulazione dell'inquinamento da traffico.

Modelli di trasporto merci.

Metodologie per gli studi di fattibilità dei sistemi di trasporto.

Metodi di confronto fra soluzioni alternative benefici-costi e analisi multiobiettivo.

Pre-requisiti

Esame di Pianificazione di Trasporti.

Modalità di esame

orale con discussione degli elaborati delle esercitazioni relative alla costruzione del modello del sistema dei trasporti collettivi di un'area urbana.

Testi consigliati

A. Nuzzolo - F. Russo Modelli per l’analisi e la simulazione dei sistemi di trasporto,

Franco Angeli, 1997

A. Nuzzolo; Appunti del corso di Progettazione dei Sistemi di Trasporto

G. N. Bifulco - U. Crisalli - F. Gangemi, Guida all'esercitazione del corso di Progettazione dei Sistemi di Trasporto.

PROGETTO DI MACCHINE

Dipartimento di Scienze e tecnologie fisiche ed energetiche

Svolgimento intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso Prof. Giuseppe Leo GUIZZI

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Programma

Criteri informatori nel progetto termofluodinamico dei sistemi di conversione termomeccanica dell'energia (impianti motori) e dei relativi componenti (macchine e apparecchiature). Disamina dei differenti criteri di approccio e di livello di approfondimento (studio di fattibilità, progetto di massima, esecutivo, costruttivo). Influenza delle diverse applicazionei sui vincoli e sulle scelte progettuali. Influenza degli aspetti teccnologici e strutturali sulla scelta delle soluzioni e sul dimensionamento.

- Propietà termofisiche dei fluidi agenti nelle macchine (gas, miscele di gas, gas umidi e saturi, prodotti della combustione, liquidi,vapori)

e correlazioni per il loro utilizzo nel progetto delle macchine.

- Criteri di dimensionamento termofluodinamico e di verifica delle macchine dinamiche turbine a vapore e a gas, compressori assiali.

- Criteri di analisi nel progetto e nella verifica funzionale degli impianti motori. Previsione del comportamento off-design e correzione delle prestazioni per derating. Problemi di regolazione. Lineamenti di controllo in tempo reale e di monitoraggio degli impianti motori e relativi modelli di simulazione.

- Cenni sull'analisi dinamica del comportamento in transitorio.

Pre-requisiti

Modalità di esame

Testi consigliati dispense distribuite a cura del docente

RETI DI CALCOLATORI

Dipartimento Informatica, Sistemi e Produzione

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof.Daniel Pierre BOVET

Collaboratori

Obiettivi del Corso

fornire una visione sistemistica delle di reti di calcolatori. A tale scopo, si descriveranno i principali tipi di interconnessione evidenziando sia le caratteristiche dei dispositivi hardware che quelle degli appositi driver softeware del sistemla operativo. Nella seconda parte del corso, si esamineranno invece le principali problematiche legate al progetto ed alla installazione di reti di calcolatori. Nell’ambito del supporto di base alle diverse applicazioni telematiche si considereranno infine le principali caratteristiche dei sistemi operativi distribuiti.

Programma del corso

0- INTRODUZIONE AL CORSO

1- COLLEGAMENTO PUNTO-PUNTO

Modem, impostazione modem, linguaggio Hays. Interfaccia seriale, esempio RS/232. Driver di interfaccia seriale: il driver Linux. Trasmissione di file binari.

2- RETI LOCALI

Il protocollo Ethernet. Interfaccia hardware Ethernet. Driver di interfaccia Ethernet: il driver Linux. Cenni su Fast Ethernet.

3- RETI GEOGRAFICHE OMOGENEE

Topologia della rete. Interfaccia hardware. Protocolli X25, ISDN, TCP/IP, ATM. Driver di interfaccia TCP/IP:il driver Linux.

4- COLLEGAMENTO TRA RETO GEOGRAFICHE ETEROGENEE

Router. Conversione e ipacchettamento di protocolli. Router multiprotocollo. Il ruolo di, Internet.

5- PROGETTO ED INSTALLAZIONE DI UNA RETE

Scelta dei protocolli e dei Ruoter. Layout fisico. Impostazione dei Router. Strumenti hardware e software per il monitoraggio della rete. Valutazione dei costi di realizzazione e delle prestazioni. Sicurezza. Firewall e proxy. Cenni sulla riservatezza delle comunicazioni.

6- SISTEMI DISTRIBUITI

Modello Client/Server. Problemi di sincronizzazione. File system distribuiti. Modelli della condivisione della memoria. Esempi di sistemi operativi distribuiti.

Pre-requisiti Sistemi Operativi

Modalita' di Esame

Discussione sugli argomenti trattati nel corso; discussione individuale di un lavoro progettuale di gruppo riguardante la progettazione e realizzazione di applicazioni in ambiente distribuito.

Testi consigliati:

1 Tanenbaum - Computer Networks (Third Edition) - Prentice Hall

2 Hughes, C. Hughes, M. Shoffner , M. Winslow / Java Network Programming - Manning Publications Co. (distribuito da Prentice Hall)

3 K; Washburn, Jim Evans - TCP/IP running a successful network - Addison Wesley

4 Tanenbaum - Distributed Operating System - Prentice Hall 1995

5 Olaf Kirch - Linux Network Administrator’s Guide - O’Reilly & Associates, Inc

RETI DI TELECOMUNICAZIONI

Dipartimento di Ingegneria Elettronica

Svolgimento intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso Prof.Marcello LISTANTI

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Programma

I servizi di comunicazione e loro caratteristiche generali. I modi di trasferimento. Le tecniche di multiplazione. I principi della commutazione.

Architettura e protocolli di comunicazione. Il principio della stratificazione. Il modello OSI. Esempi di protocolli di stato con riferimento alle comunicazioni di dati.

Le reti geografiche di tipo dedicato e loro struttura generale. La sezione di accesso e quella interna. Reti a commutazione di circuito. Reti a commutazione di pacchetto. Le reti geografiche di tipo integrato. Le reti in area locale.

Tecniche di valutazione delle prestazioni. Congestionabilità e affidabilità. Elementi di teoria delle code e delle reti di code. Esempi di dimensionamento di elementi di sistema e di rete.

Pre-requisiti

Modalità di esame

Testi consigliati