RETI LOGICHE

Dipartimento di Informatica, Sistemi e Produzione

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof.Michele ANGELACCIO

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Programma

Modulo 1 Metodologie per la progettazione di reti combinatorie e sequenziali.

Richiami elementti di algebra - Sistemi numerici aritmetica binaria - Algebra di Boole - Codici a rilevazione e correzione di errore - Circuiti di commutazione - Sintesi delle reti combinatorie - Reti combinatorie standard e commerciali - Sintesi delle reti combinatorie standard e commerciali - Macchine sequenziali -

Sintesi delle macchine sequenziali asincrone (reti con ingressi a livelli, impulsivi, misti) - Sintesi delle macchine sequenziali sincrone - Reti sequenziali standard e commerciali

Modulo 2 Progettazione di sistemi digitali complessi - Interconnessione di reti sequenziali sincrone LLC - Microprogrammazione - Metodologie di progettazione di sistemi digitali complessi - Macchina di Von Neumann - Sintesi di un processore didattico - Organizzazione delle RAM - Gestione della memoria di lavoro - Tecniche di interfacciamento dei processori con le unitą esterne.

Pre-requisiti

Modalitą di esame

Prova scritta e prova orale

Testi consigliati

G. Gerace "La logica dei Sistemi di Elaborazione" Editori Riuniti 1987

Dispense a cura del docente

RICERCA OPERATIVA

Dipartimento di Informatica, Sistemi e Produzione

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof. Salvatore RICCIARDELLI

Collaboratori

Obiettivi del Corso acquisire conoscenze sui modelli e sulle metodologie fondamentali per risolvere problemi gestionali.

Programma

Introduzione

Origini e significato della Ricerca Opetativa. Modelli ed algoritmi. Cenni sulla convergenza degli algoritmi e sulla teoria della complessitą computazionale.

Condizioni di ottimalitą e qualificazione dei vincoli.

Analisi della convessitą

Cenni su algoritmi per problemi vincolati e non vincolati.

Metodi di ottimizzazione per problemi unidimensionali. Cenni sulla teoria della convergenza degli algoritmi . Problemi multimensionali: algoritmo del gradiente, algoritmo di Newton, cenno sui metodi quasi-Newton e delle direzioni coniugate. Cenno sui metodi delle direzioni ammissibili. Cenni sui metodi delle funzioni di penalitą e di barriera. Algoritmo di Lemke per risolvere la programmazione quadratica. La dualitą langragianae cenno sui metodi per risolvere la prgrammazione quadratica. La dualitą langrangiana e cenno sui metodi per risolvere il duale.

La programmazione lineare

Il metodo del Simplesso. Formulazone di problemi tramite modelli di programmazione lineare. Relazioni tra un primale ed il suo duale. Metodi duali. Alcuni particolari prolemi di ottimizzazione su grafi.

Problemi di programmazione lineare a numeri interi

Introduzione e proprietą generali. Il guscio convesso della programmazione lineare a numeri interi. Vari tipi di rilassamento. Problemi totalmente unimodulari e loro proprietą. Formulazioni matematiche di problemi classici. Principali metodi per risolvere la programmazione lineare a numeri interi. Cenni sulla programmazione dinamica. La decomposizione di Bender.

Pre-requisiti Analisi Matematica I, Geometria.

Modalitą di esame Prova scritta ed orale

Testi consigliati

"Nonlinear Programming: Theory and Algorithms" M.S.Bazaraa, H.D. Sherali, C.M.: Shetty, Wiley-Intersciences.Combinatorial Optimization: Algorithms and Complexity".C.H.Papadimitriou, K. Steiglitz. Prentice-Hall.

Materiale didattico fornito dal docente.

ROBOTICA INDUSTRIALE

Dipartimento di Informatica, Sistemi e Produzione

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof. Salvatore NICOSIA

Collaboratori sig. Claudio Mattoccia, tecnico di laboratorio.

Obiettivi del Corso Acquisizione di conoscenze teoriche, applicative e operative della robotica.

Programma

Lezioni. Generalitą sui robot definizioni, classificazioni, caratteristiche funzionali. La meccanica dei robot spazio di lavoro, organi di presa, compliance, attrezzaggio. Cinematica del movimento dei robot sistemi di assi coordinati, legami diretti e inversi, spazio di lavoro e spazio dei giunti. Dinamica dei robot richiami di meccanica analitica, equazione del moto, generazione numerica e simbolica, caso dei robot elastici. Controllo dei robot controllo cinematico a play-back e per inversione, controllo compensativo non lineare e adattativo, simulazione. Governo dei robot linguaggi, generazione di traiettorie, primitive di linguaggio, portabilitą, architettura HW. Applicazioni manifatturiere e non. I sistemi sensoriali esterni/ visione, sensori di forza, interazione con l'ambiente. L'automazione flessibile di officina isole robotiche e loro dimensionamento. Cenni ai problemi connessi con l'uso delle tecniche dell'intelligenza artificiale ed agli sviluppi futuri della robotica.L'automazione di officina; contratto dinamico delle linee di produzione.

Laboratorio. Esercitazioni sperimentali su uno dei seguenti aspetti della robotica programmazione di robot; realizzazione di controllori; realizzazione di interfaccia utente; sistemi di visione; sperimentazione di leggi di controllo.

Pre-requisiti

Controlli automatici o Elementi di automatica

Modalitą di esame

Gli studenti sono tenuti a documentare con con una dimostrazione pratica e con una relazione il lavoro svolto in laboratorio. Detto lavoro viene valutato nel corso dell'esame orale.

Testi consigliati

- L. Sciavicco, B. Siciliano - Robotica industriale - Mac Graw Hill Italia

- altro materiale in distribuzione

SCIENZA DEI METALLI

Dipartimento di Ingegneria Meccanica

Svolgimento intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso Prof.Roberto MONTANARI

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Programma

Richiami di struttura della materia; legami metallico, covalente, ionico; elementi di cristallografia dei reticoli cristallini. Conducibilitą termica, elettrica nei metalli; dia-paraferromagnetismo; superconducibilitą. Struttura reale dei solidi cristallini; difetti di punto; dislocazioni; bordi di grano. La diffusione nei metalli; processi di sinterizzazione. La deformazione plastica dei metalli analisi dei meccanismi di deformazione; effetti di rinvenimento e ricristallizzazione. Frattura fragile e duttile. La solidificazione delle leghe; trasformazioni attivate termicamente ; trasformazioni martensistiche. Tecnologia di ricerca sui materiali metallici; metallografia ottica ed elettronica; diffrazione dei raggi X; dilatometria; calorimetria; prove meccaniche; misure di modulo elastico e di frizione interna.

Pre-requisiti

Modalitą di esame

Testi consigliati Dispense P. Gondi

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

Dipartimento di Ingegneria Civile

Svolgimento estensivo, 1°+ 2° semestre

Titolare del Corso Prof.Franco MACERI

Collaboratori ing.Paolo Bisegna, ing. Ferdinando Auricchio, ing. Antonio De Simone

Obiettivi del Corso

Fornire i concetti ed i metodi fondamentali per l'analisi dei corpi solidi e delle strutture deformabili.

Programma

Meccanica dei continui deformabili. Analisi della deformazione. Analisi della tensione. Equazioni costitutive. Elasticitą lineare. Principio dei lavori virtuali. Teoremi energetici. Criteri di resistenza. Teoria della trave. Travi a parete sottile. Sistemi di travi isostatici ed iperstatici. Metodo delle forze. Metodo delle deformazioni. Stabilitą dell'equilibrio elastico. Elementi di plasticitą. Esercizi.

Pre-requisiti

Analisi Matematica I e II, Geometria, Meccanica razionale

Modalitą di esame

Prova orale con esercizi scritti preliminari

Testi consigliati

Appunti dalle lezioni.

In aggiunta saranno forniti riferimenti bibliografici sulle diverse parti del programma.

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI II

Dipartimento di Ingegneria Civile

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof. Paolo PODIO GUIDUGLI

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Programma

Argomenti scelti dalla meccanica non lineare, linearizzata e classica dei continui sottili (fune, trave, lastra, piastra e guscio), con particolare attenzione a statica di trave e piastre elastiche ed elastoplastiche; instabilitą elastica; dinamica di funi, travi e strutture travate.

Pre-requisiti

Scienza delle costruzioni

Modalitą di esame Orale

Testi consigliati

P. Podio Guidugli, "Lezioni sulla teoria lineare dei gusci elastici sottili", Masson, 1991

Note di lezione distribuite dal docente

SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI

Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del Corso Prof. Gualtiero GUSMANO

Collaboratori Dr. Giampiero Montesperelli, D.ssa Alessandra Bianco.

Obiettivi del Corso superare l'impostazione classica della scienza dei materiali, basata su una rigida divisione tra le diverse classi di materiali, dando una impostazione unitaria alle relazioni struttura/proprieta'. Evidenziare le caratteristiche peculiari dei diversi materiali ai fini di una loro corretta scelta in fase di progettazione.

Programma

Principali classi di materiali, loro disponibilita'. Richiami su legami chimici. Energia di legame e rigidita' di legame. Struttura dei solidi cristallini a legame metallico, ionico, covalente. Struttura dei polimeri organici ed inorganici. Densita'. Difetti della struttura cristallina. Comportamento elastico relazione tra modulo e struttura; il caso dei materiali cristallini inorganici, dei polimeri e dei materiali compositi. Elasticita' lineare, non lineare, anelasticita'. Curva sforzi deformazioni di materiali diversi. Meccanismi di indurimento. Comportamento viscoelastico. Tenacita' a rottura KI e KIC, materiali tenaci e fragili. Scorrimento a caldo relazioni tra scorrimento e diffusione; meccanismi di scorrimento nei materiali metallici e ceramici, nei polimeri termoplastici. Fatica. Relazioni tra le diverse proprieta' dei materiali. Diagrammi di stato di sistemi a uno, due e tre componenti. Il diagramma Fe/C. Trasformazioni di fase solidificazione, trasformazioni allo stato solido, curve TTT. Vetri. Ceramici ceramici tradizionali e nuovi ceramici strutturali; proprieta' meccaniche in termini statistici, modulo di Weibull; tenacizzazione; processo ceramico. Cementi e calcestruzzo. Materiali polimerici organici polimerizzazione, proprieta' meccaniche, metodi di lavorazione, principali materiali termoplastici e termoindurenti. Compositi a matrice polimerica fibre, matrici, proprieta' meccaniche, tecnologie di fabricazione.

Pre-requisiti

Chimica

Modalita' di esame orale

Testi consigliati

- dispense del docente

- W.Kurtz, J.P.Mercier, G. Zambelli "Introduzione alla Scienza dei Materiali" Ed. Hoepli

- W.F. Smith "Scienza e Tecnologia dei Materiali" Ed Mc Graw Hill Italia

SENSORI E RIVELATORI

Dipartimento di Ingegneria Elettronica

Svolgimento intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso Prof.Arnaldo D’AMICO

Collaboratori Dott. C. Di Natale

Obiettivi del Corso

Lo scopo di questo corso č introdurre lo studente alle problematiche dei sensori, dell'elettronica per sensori, dei microsistemi e della loro migliore utilizzazione.

Programma

Introduzione all'Ambiente Generalizzato (A.G.), ai sensori e ai rilevatori. Condizioni di equilibrio per l'A.G. L'inquinamento come sollecitazione di non equilibrio. Analisi dell'A.G.Necessitą d'uso di tecniche diagnostiche. Forme di energia e loro trasformazioni. Sensori e rilevatori. Unitą di misura (norme europee aggiornate) per sensori e rilevatori. Analogie tra sistemi (meccanici ed elettrici). Effetti fisici disponibili e loro utilizzazione per sensori e rilevatori. Sensori per grandezze di tipo fisico (temperatura pressione, velocitą, vibrazioni, accelerazione,prossimitą, forze etc.).Sensori di radiazione. Tecniche di utilizzazione di sensori multipli. Matrici di sensori e deconvoluzione. Tecniche di riconoscimento di "pattern" chimici ambientali. Tecnologie per sensori e microsistemi Elettronica per sensori. Sono previste esercitazioni sulla utilizzazione di alcuni sensori e sui procedimenti di deconvoluzione.

Pre-requisiti

Modalitą di esame E' prevista l'elaborazione di una tesina e una prova orale.

Testi consigliati

SISTEMI ADATTATIVI

Dipartimento di Ingegneria Elettronica

Svolgimento intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso Prof. Patrizio TOMEI

Collaboratori

Programma

Introduzione alle tecniche di tipo adattativo. Filtraggio. Predizione. Controllo.

PARTE I Sistemi a tempo-discreto.

Richiami sulla modellazione di sistemi a tempo-discreto. Rappresentazione con equazioni di stato. Rappresentazione con equazioni alle differenze. Stima dei parametri. Schemi di stima in linea. Metodo dell'equazione d'errore. Convergenza dei parametri algoritmo di proiezione ortogonalizzato, algoritmo dei minimi quadrati, algoritmo di proiezione. Persistenza di eccitazione. Metodo dell'errore di uscita. Stima dei parametri in presenza di rumore limitato. Stima dei parametri con vincoli. Predizione adattativa. Struttura dei predittori predizione con modelli noti, predizione con complessitą ristretta. Predizione adattativa predizione diretta, predizione indiretta. Richiami sul controllo di sistemi a tempo-discreto. Controllori con errore di predizione minimo controllori ad un passo, controllori con modello di riferimento. Assegnazione degli autovalori algoritmo di assegnazione degli autovalori (formulazione con equazione alle differenze), confronto con controllo con errore di predizione minimo. Il principio del modello interno. Considerazioni di progetto. Controllo adattativo. Controllori adattativi con errore di predizione minimo (approccio diretto) controllori adattativi ad un passo, controllori adattativi con modello di riferimento. Controllori adattativi con errore di predizione minimo (approccio indiretto). Algoritmi adattativi per l'assegnazione degli autovalori. Considerazioni di progetto.

PARTE II Sistemi a tempo-continuo.

Richiami sugli osservatori di sistemi lineari tempo-continuo. Osservatori adattativi. Persistenza di eccitazione. Algoritmi di identificazione. Controllo adattativo. Controllo adattativo di sistemi con grado relativo unitario zeri noti, zeri non noti. Controllo adattativo di sistemi con grado relativo maggiore di uno. Applicazioni di tecniche di controllo adattativi.

Pre-requisiti

Teoria dei sistemi, Controlli automatici.

Modalitą di esame

Testi consigliati

"Adaptive Filtering, Prediction and Control", G.C. Goodwin, K.S. Sin,Prentice-Hall, Englewood Cliffs, 1984. "Stable Adaptive Systems", K.S. Narendra, A.M. Annaswamy, Prentice-Hall, Englewwod Cliffs, 1989.

SISTEMI DI RADIOCOMUNICAZIONE

Dipartimento di Ingegneria Elettronica

Svolgimento intensivo, 1° semestre

Titolare del corso Prof. Francesco VATALARO

Obiettivi del Corso

Richiamati i fondamenti della radiotrasmissione, il corso si propone di fornire gli elementi di base per la conoscenza, l'analisi e la progettazione dei principali radiosistemi.

Programma

Introduzione ai radiosistemi. Spettro radio. Radiotrsmissione nello spazio libero. Proprietą radiative fondamentali di un'antenna. Aleatorietą del mezzo trasmissivo. I disturbi nei radiosistemi. Bilancio di radiocollegamento. Ripetitori trasparenti e rigenerativi.

Trasmissioni numeriche nei radiosistemi. Trasmissioni numeriche su portante radio. Criteri di decisione. Decisione ottima in presenza di rumore gaussiano. Trasmissioni numeriche mono-e multi- dimensionali. Effetti delle imperfezioni in canali gaussiani. Effetti della quantizzazione e canali discreti senza memoria. Effetti della imperfetta coerenza di fase in ricezione. Modulazione a minimo spostamento di fase. Modulazioni numeriche a fase in ricezione. Modulazione a minimo spostamento di fase. Modulazioni numeriche a fase continua. Problemi di sincronismo nelle trasmissioni numeriche. Caratteristiche spettrali dei segnali numerici. Recupero della portante e dell'orologio. Fenomeno di jitter.

Radiosistemi troposferici. Caratterisctiche generali della propagazione reale. propagazione troposferica. Modelli equivalenti di propagazione. Diffrazione ed ellissoide di fresnel. Fading da cammini multipli. Fading piatto profondo e sciintillazioni. Evanescenze selettive. Modelli di canali a N raggi. Collegamenti in diversitą di spazio e di frequenza. Assorbimento atmosferico. Effetti delle precipitazioni. Riflessione. Disturbi captati dall'antenna. Temperatura d'antenna.

Radiosistemi via satellite artificiale. Orbita geostazionaria. Il problema dell'eco nelle comunicazioni via satellite. Tecniche di accesso multiplo a divisione di frequenza tempo e codice (FDMA, TDMA, CDMA). Accesso multiplo a singolo canale per portante (SCPC). Effetti delle non linearitą di bordo. Riuso di frequenza. Caratterstiche delle antenne e dei traspositori di bordi. Satelliti delle serie INTELSAT e EUTELSAT. Standard INTELSAT e EUTELSAT per le stazioni di terra. Antenne e apparati per le stazioni di terra.

Sistemi radiomobili. Trasmissione su canali lineari tempo varianti. Allargamento temporale e spettrale. Funzioni caratteristiche di canali tempo varianti determinati e aleatori. Attenuazione di percorso nel canale radiomobile. Modelli di canale (Rayleigh, Rice, Lognormale, etc.). Trasmissione numerica su canale radiomobile e calcolo della probabilitą d'errore. Trasmissione binaria in un canale non selettivo con fading lento. Tecniche di diversitą per canali affetti da fading. Concetto cellulare. Interferenza cocanale. Il problema del handover. Il sistema GSM. Cenno sui sistemi radiomobili via satellite.

Pre-requisiti

E' consigliata la conoscenza delle Comunicazioni Elettriche e dei Campi Elettromagnetici.

Modalitą di esame prova orale

Testi consigliati Dispense a cura del docente.

SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONE

Dipartimento di Ingegneria Elettronica

Svolgimento: in forma di due moduli integrati; intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso: Prof. Nicola BLEFARI MELAZZI 1° Modulo,

Prof. Giovanni.E. CORAZZA 2° Modulo

Collaboratori:

Obiettivi del Corso:

acquisire le competenze fondamentiali nel campo delle strutture per il trasporto dell'informazione, con particolare risalto sulle tecnologie ottiche.

Programma del primo modulo del corso integrato:

Multiplazione e impianti di trasmissione: cenni sulla multiplazione analogica FDM; segnali PCM; multiplazione numerica plesiocrona TDM e gerarchia PDH; impianti di trasmissione in un nodo; ripartitori elettronici; multiplazione numerica sincrona e gerarchia SDH; generalitą sugli apparati SDH. Piano regolatore Nazionale delle Telecomunicazioni: servizi, reti e prestazioni di rete. Rete di distribuzione in rame: sviluppo storico; rete numerica integrata nei servizi (ISDN). Evoluzione della rete: strategie di sviluppo dei sistemi SDH; tecnica ATM e cenni sulla rete a largta banda BISDN. Rete Internet e protocolli TCP/IP.

Programma del secondo modulo del corso integrato:

Mezzi trasmissivi ottici: fibre ottiche; cavi; giunti e posa in opera. Componenti ottici passivi: accoppiatori; isolatori; filtri. Componenti ottici attivi: sorgenti laser, fotorivelatori; amplificatori ottici; modulatori; commutatori spaziali; componenti elettronici. Rete di trasporto in fibra ottica: configurazioni delle tratte ottiche; qualitą del collegamento; collegamenti a grandissima distanza. Rete di distribuione in fibra ottica: architetture di rete FTTC e FTTB; reti ottiche passive; reti con multiplazione di lunghezza d'onda (WDM).

Pre-requisiti

E' opportuna la conoscenza degli elementi fondamentali di Comunicazioni Elettriche e di Optoelettronica e Reti di telecomunicazioni.

Modalitą di esame:

Testi consigliati:

A. Luvison,F.Tosco: La rete di distribuzione per telecomunicazioni CSELT, Torino 1993.

SISTEMI OPERATIVI

Dipartimento di Informatica, Sistemi e Produzione

Svolgimento intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso Prof. Daniel Pierre BOVET

Collaboratori

Obiettivi del corso

Fornire una conoscenza sufficientemente approfondita dell'architettura hardware e software di un sistema di calcolo di base (monoprocessore multiprogrammato). A tale scopo, si descrivera' dapprima l'organizzazione logica di un calcolatore monoprocessore e le sue modalita' di interazione con i dispositivi di ingresso/uscita, per poi passare ad illustrare i requisiti del software di base (sistema operativo), sia dal punto di vista della gestione delle risorse che da quello dell'interazione con l'utente.

Programma

Supporto hardware di un elaboratore al sistema operativo: interruzioni, segmentazione degli indirizzi, schemi di protezione.Evoluzione e tassonomia dei sistemi operativi.Principi di progettazione, approccio a strati.processi, scheduling della CPU, sincronizzazione dei processi e stallo.

Gestione della memoria e memoria virtuale.Memorie di massa, struttura ed organizzazione di un file system.Realizzazione di interfacce grafiche: il sistema X WindowProtezione e sicurezza.Studio del sistema operativo LINUX.

Pre-requisiti

Fondamenti di Informatica II e Reti Logiche

Modalitą d'esame

Discussione degli argomenti trattati nel corso, realizzazione di un progetto riguardante modifiche di parti del sistema operativo LINUX.

Testi consigliati

A.S. Tanenbaum - Progettazione e Sviluppo di Sistemi Operativi - Jackson 1989.

A.S. Silbershatz, P. Galvin - Sistemi Operativi - Addison Wesley, 1994.

L. Dowdy, C. Lowery - P.S. to Operating Systems - Prentice Hall, 1993.

SOVRASTRUTTURE DI STRADE, FERROVIE ED AEREOPORTI

Dipartimento di Ingegneria Civile

Svolgimento intensivo, 2° semestre

Titolare del Corso Prof.Pietro GIANNATTASIO

Collaboratori

Obiettivi del Corso

Programma Meccanica dei materiali stradali Comportamento elastico, viscoso reversibile e irreversibile, plastico modelli meccanici e leggi costitutive. Le miscele impiegate nelle pavimentazioni stradali, gli inerti, i leganti. Individuazione dei parametri rappresentativi del comportamento dei materiali e loro valutazione sperimentale.

Sottofondi . Definizione. Fasi costitutive dei terreni. Influenza dell'acqua sul comportamento meccanico. Portanza e scelta dei parametri rappresentativi. Protezione e risanamento.

Analisi dei carichi. Entitą dei carichi, aree di impronta. Distribuzione probabilistica dei carichi di traffico spettri, velocitą, posizione.Tipi di pavimentazione e loro caratteristiche. Pavimentazioni flessibili, semirigide, rigide ed elementi lapidei e a masselli autobloccanti. Funzionalitą, elementi costitutivi, criteri di scelta. Le caratteristiche strutturali e superficiali resistenza a fatica, deformazioni fiscose, regolaritą, rugositą, rumorositą drenabilitą; cenni sulle attrezzature per la valutazione di queste caratteristiche. Pavimentazioni speciali drenanti-fonoassorbenti, composite polifunzionali, in calcestruzzo compattato, in conglomerato bituminoso ad alto modulo. Dimensionamento delle pavimentazioni . Metodi di calcolo empirici (AAASHTO, FAA, etc.) e teorici (multistrato elastico, ad elementi finiti) per pavimentazioni flessibili, rigide, e a masselli. Analisi dei dissesti e tecniche di manutenzione. Tipi di dissesti, test non distruttivi, diagnosi. Riciclaggio superficiale e profondo, tappeti sottili, trattamenti superficiali. Sovrastrutture ferroviarie. Materiali costituenti. Analisi dei carichi. Calcolo delle rotarie, delle traverse e del ballast . Cenni sulle problematiche delle sovrastrutture per linee ad alta velocitą. Sovrastrutture aeroportuali Configurazioni dei carrelli degli aerei a carichi trasmessi alla sovrastruttura. Criteri di scelta dei tipi di pavimentazione nelle varie aree aeroportuali. L' " aereo di progetto" per il calcolo strutturale. Metodi di classifica.

Pre-requisiti

Modalitą di esame

Testi consigliati

P. FERRARI, e F. GIANNINI " Ingegneria stradale", Vol. II, Isedi. 1979 P. GIANNATTASIO "Il progetto delle pavimentazioni aeroportuali", Sc. Spec. Infr. Aeron., Napoli, 1981

P. GIANNATTASIO " Sovrastrutture ferroviarie", Massimo Napoli 1984

P. GIANNATTASIO, P. PIGNATARO "Conglomerati bituminosi" , Sc. Spec. Infr. Aer Napoli, 1984

P. GIANNATTASIO, C. CALIENDO et. al . " Portanza dei sottofondi" , Ilardo, Napoli, 1989.

C. CALIENDO "Il dimensionamento delle pavimentazioni flessibili secondo l 'AASHTO Guide" Quaderno del Dip. Ing. Trasp. Napoli, 1991

STABILITA' DEI PENDII

Dipartimento di Ingegneria Civile

Svolgimento intensivo, 28 semestre

Titolare del Corso Prof. Ruggiero JAPPELLI

Collaboratori Giulia VIGGIANI

Obiettivi del Corso

Introduzione alla meccanica delle frane ed ai metodi di analisi e progetto degli interventi di stabilizzazione di pendii naturali e scarpate artificiali

Programma

La terra: struttura, evoluzione e composizione. Depositi naturali. Richiami sul comportamento meccanico dei terreni naturali. Il territorio e le sue trasformazioni. Cartografia.

Frane: definizioni, nomenclatura, meccanismi di rottura e classifica. Movimenti prima, durante e dopo la rottura.

Indagini e prove. Schematizzazione del pendio ai fini delle analisi. Definizione del coefficiente di sicurezza. Influenza delle pressioni interstiziali. Azioni rilevanti: pioggia, serbatoi artificiali, azioni sismiche.

Analisi e calcoli di stabilit‡ dei pendii: metodi dell'analisi limite e dell'equilibrio limite.

Progetto delle opere di presidio e di difesa del territorio. Scavi, rinfianchi, drenaggi, muri, ancoraggi, barriere. Metodi per il miglioramento delle propriet‡ dei terreni e per il controllo dell'erosione.

Rischio di frana. Strategie speciali per il controllo e regressioni per la previsione del comportamento dei pendii.

Strumentazione per misure in sito e modellazione fisica.

Studio di casi reali, con particolare riguardo all'interazione delle frane con importanti manufatti o con insiemi di manufatti, quali dighe, centri abitati, monumenti.

Pre-requisiti:

Scienza delle Costruzioni, Idraulica, Geotecnica

Modalit‡ di esame

Orale con discussione di elaborati grafici e numerici

Testi consigliati

R. Jappelli, A. Musso. Stabilit‡ dei Pendii, in Manuale di Ingegneria Civile ESAC, Zanichelli, 1994

A. Pellegrino (a cura di ). Interventi di Stabilizzazione dei Pendii. CISM, Udine, 1997.

Agli studenti saranno distribuite dispense sintetiche sui principali argomenti del corso.