STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO
Prof. Alfredo Eduardo Bellingeri
Prima prova.
Per gli studenti che intendano sostenere la prima prova, la didattica è articolata in due momenti:
a) Modelli della comunicazione teatrale. Parte propedeutica dedicata ai principali modelli della comunicazione teatrale analizzati nelle loro convenzioni costitutive concernenti lo spazio scenico, l'attore, la drammaturgia, il pubblico. I modelli sono: il teatro greco e romano, il teatro medioevale e la Sacra rappresentazione, il teatro del Rinascimento e il teatro Barocco, il teatro naturalista.
b) Shakespeare e il teatro Elisabettiano. Il corso dedicato, in via preliminare, agli aspetti salienti del teatro elisabettiano: Attori e compagnie, Il testo drammatico, Il pubblico, I teatri, La messinscena, Il teatro e il potere - si sofferma sulle caratteristiche della composizione drammaturgica in Shakespeare in Riccardo III, Otello, Re Lear, La Tempesta e in due commedie come Sogno di una notte di mezza estate, Molto rumore per nulla. Opere che verranno analizzate in riferimento ad alcuni fondamentali contributi critici forniti da studiosi quali Jan Kott, Agostino Lombardo, Marcello Pagnini, Alessandro Serpieri. Contestualmente all'analisi drammaturgica il Corso verificherà anche il lavoro di regia e di interpretazione dell'attore realizzato - dal testo alla scena - in alcuni allestimenti shakespeariani di particolare interesse ad opera di Kenneth Branagh, Peter Greenaway, Anthony Hopkins, Akira Kurosawa, Laurence Olivier, Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Orson Welles. Allestimenti che sarà possibile visionare attraverso la proiezione di documenti videoregistrati.
Seconda prova.
Per gli studenti che intendono sostenere la seconda prova la didattica, di carattere prevalentemente seminariale, è articolata in tre parti:
I. Shakespeare e il teatro elisabettiano. Così come indicato al punto b della didattica della prima prova.
II. Teoria del dramma moderno. Dedicata alla crisi della forma drammatica tradizionalmente intesa in autori come Ibsen, Cechov, Strindberg, Maeterlinck, Pirandello e all'affermazione della nuova forma epica del teatro in Piscator e Brecht.
III. Regia e rivoluzioni sceniche nel Novecento. In cui verranno analizzati i più significativi metodi della regia in Europa - Appia, Craig, Stanislavskij, I futuristi, Mejerchol'd, Piscator, Brecht - insieme alle nuove acquisizioni intervenute nella concezione, nella progettazione, nell'uso dello spazio scenico.
Audiovisivi.
E' prevista la proiezione di documenti teatrali videoregistrati e di films tratti da opere teatrali, a necessaria integrazione della didattica della prima e della seconda prova.
Frequenza.
Agli studenti si raccomanda vivamente la frequenza. Per coloro che devono sostenere la seconda prova l'iscrizione e la frequenza sono d'obbligo.
Relazioni - Tesine.
Agli studenti della prima prova è data facoltà di concordare con il docente un argomento su cui svolgere una relazione o una tesina scritta. Per gli studenti della seconda prova la tesina è d'obbligo.
Programma d'esame.
All'inizio delle lezioni verrà comunicato agli studenti l'elenco dei libri costituenti i programmi d'esame della prima e della seconda prova.
Tesi di laurea.
Per l'assegnazione della tesi di laurea in Storia del Teatro e dello Spettacolo si richiede la triennalizzazione dell'esame. La terza prova d'esame è dedicata a temi e argomenti, concordati con il docente, che abbiano attinenza con la preparazione della tesi.