La spettrografia della voce consente di effettuare l'analisi acustica
del segnale vocale in maniera obiettiva. I dati forniti da tale procedura sono abitualmente utilizzati per lo studio
della patologia vocale. Il segnale vocale registrato, è sottoposto a scansione mediante filtri passa basso e passa alto
. I filtri più comunemente usati sono:
- filtro a 45 Hz (banda stretta)
- filtro a 300 Hz (banda larga)
I tracciati (spettrogrammi) così ottenuti, contengono una considerevole quantità di informazioni sul segnale vocale
registrato.
Lo spettrogramma a banda stretta (filtro a 45 Hz) mette in evidenza la struttora armonica del segnale vocale di
cui andremo a valutare:
- la presenza e la regolarità della struttora armonica del segnale (serie di linnee dritte, parallele tra di loro,
multipli della frequenza fondamentale);
- valutazione della frequenza fondamentale (Fo), come espressione del ciclo cordale cioè la frequenza di di
vibrazione delle corde vocali;
- presenza della componente aperiodica o di rumore del segnale, tipico delle sindromi disfoniche;
- diplofonia: reperto che si riscontra nelle asimmetrie vibratorie del piano glottico.
Lo spettrogramma a banda larga (filtro a 300 Hz), mette in evidenza le formanti, cioè raggruppamenti di più armoniche.
Questo tipo di tracciato è utilizzato principalmente per lo studio dei fenomeni di risonanza articolare.