Dottorato di ricerca in Ingegneria Edile Architettura e Costruzione
Informazioni generali

Denominazione del corso

Ingegneria edile: Architettura e Costruzione 

Durata prevista

3 ANNI 

Dipartimento

Dip. INGEGNERIA CIVILE 



Ambito

Settori scientifico disciplinari interessati

Aree interessate

ICAR/10 - ARCHITETTURA TECNICA 

08 - Ingegneria civile ed Architettura 

ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA 

08 - Ingegneria civile ed Architettura 

ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA 

08 - Ingegneria civile ed Architettura 



 
Atenei italiani consorziati

Ateneo

Dipartimento/Facoltà

Sede dell'attività didattica



Atenei stranieri consorziati

Denominazione

Stato

Tipologia di Dottorato

Sede dell'attività didattica



Convenzione con soggetti (enti/organizzazioni/istituzioni)

n.

Tipologia del soggetto

Denominazione del soggetto

Denominazione nuovo soggetto

1.

Istituzione scientifica straniera 

 

Università di Ginevra 



Obiettivi formativi

Il dottorato di ricerca in “Ingegneria Edile: Architettura e Costruzione” si inserisce nel sistema dell’alta formazione dell’Università di Tor Vergata. In coerenza con l’aumento del numero di laureati della classe di laurea specialistica 4/S dell’università stessa, a seguito del successo della riforma dei cicli universitari, è aumentata la domanda di formazione superiore nel settore.
Il dottorato offre alta formazione nel campo dell’approfondimento delle tecniche edilizie storiche e moderne, che vengono analizzate al fine di garantirne la conservazione e il recupero delle relative architetture. La conoscenza approfondita del modo di costruire l’architettura nelle diverse fasi storiche è fondamentale strumento per la conservazione dei beni culturali.
I contenuti formativi sono in linea con le specifiche competenze della struttura dipartimentale che ospita il dottorato. I ricercatori del dipartimento infatti, in collaborazione con altri centri di ricerca pubblici nazionali e internazionali, svolgono da anni ricerche nell’ambito dell’evoluzione delle tecnologie edilizie, ricerche di riconosciuto valore scientifico spesso condotte nell’ambito di programmi di ricerca di interesse nazionale finanziati con fondi PRIN.
I risultati di base di queste ricerche sono diffusi nell’ambito del dottorato al fine della formazione di personale altamente specializzato per le Soprintendenze, per le Istituzioni locali e nazionali, per le imprese private che operano nel campo della conservazione.

Il dottorato è organizzato in modo da offrire ai dottorandi una serie di corsi specialistici di livello superiore e un ampio spettro di cicli seminariali specifici selezionando i quali si configura il piano di studi individuale.
I corsi specialistici sono prevalentemente corsi appositi istituiti al fine di completare la formazione di base: in alcuni casi al fine di omogeneizzare le conoscenze è richiesto ai dottorandi di frequentare insegnamenti presenti nei corsi di laurea specialistica della Facoltà di Ingegneria, per i quali è richiesto il superamento dell’esame.
Il programma dei cicli seminariali è articolato nelle seguenti tre sezioni tematiche: Analisi di edifici o complessi edilizi storici e moderni, esemplari per il rapporto tra le soluzioni architettoniche e le tecniche applicate; Storia di particolari tecnologie edilizie e della loro rilevanza sul linguaggio architettonico; Progettazione esecutiva mirata alla conservazione di architetture storiche e moderne che comportino l'adozione di specifiche tecniche edilizie.
In ognuno degli anni di dottorato sono trattati argomenti propri di tutte le tre sezioni suddette curandone particolarmente l'integrazione. I dottorandi seguono inoltre seminari o corsi attivati nell’ambito di altri dottorati e Master che, a giudizio del Collegio dei Docenti, sono stati ritenuti con contenuti affini e si svolgono in tempi compatibili con quelli del dottorato. I cicli seminariali proposti ai dottorandi sono organizzati utilizzando principalmente risorse interne all’Ateneo, ma grazie anche alla collaborazione di capitale umano e ricercatori delle Soprintendenze, del DARC e di altre associazioni competenti.
Ogni dottorando è aiutato da un tutor nella compilazione del suo piano di studi, soprattutto nella scelta delle attività formative integrative (stage presso archivi e le soprintendenze, tirocini presso istituzioni e associazioni nazionali e internazionali attive nel campo, ecc). Sono in corso di verifica alcuni corsi sperimentali adottati al fine di promuovere l’innovazione nella didattica dell’alta formazione.

L’attività prioritaria del dottorato è strutturata in modo da offrire percorsi formativi orientati all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati.
I dottorandi svolgono infatti nel corso della loro attività triennale un progetto di ricerca originale, con contenuti innovativi, in modo indipendente.
In accordo con il docente che funge da tutor, ogni studente sviluppa un progetto di ricerca, pianificandone le diverse fasi di sviluppo e specificando la sede o le sedi dove realizzare l’attività di ricerca. La ricerca viene avviata entro i due mesi iniziali del primo anno di corso, dopo la verifica delle attitudini del dottorando stesso.
Ad intervalli brevi, ciascun dottorando presenta al Collegio dei docenti una relazione per la verifica del grado di preparazione raggiunto e dello stato di avanzamento della ricerca.
Le tesi hanno oggetto riferibile ad uno dei tre temi affrontati dai seminari e dai corsi. Sia l'analisi di architetture che la storia di tecnologie edilizie sono svolte dopo opportuno esame dello stato dell’arte, l’acquisizione della letteratura tecnico-scientifica disponibile pubblicata in campo internazionale, reperimento di documenti di archivio, rilievo diretto delle opere architettoniche e ridisegno analitico di parti significative delle opere stesse.
I risultati dell’attività di ricerca svolta per la tesi di dottorato vengono sistematicamente presentati dai dottorati nel corso di convegni scientifici nazionali e internazionali e confluiscono in pubblicazioni scientifiche.

Il dottorato inoltre ha accolto i suggerimenti presenti nelle linee guida per la politica scientifica e tecnologica del governo, adottando una politica di rapporti di collaborazione internazionale.
Primaria collaborazione è quella che coinvolge i paesi del bacino del Mediterraneo, in particolare la Libia. Già da un biennio infatti laureati libici seguono il dottorato in Architettura e Costruzione, sfruttando i posti in esubero previsti dal bando e grazie a generose borse di studio offerte dal Ministero degli esteri libico. I temi di ricerca originale condotti dai dottorandi libici si incentrano sullo studio e la valorizzazione delle numerosissime architetture progettate da architetti italiani in Libia e sulla conoscenza approfondita delle tecniche costruttive esportate nel Paese e sulla capacità di adattamento di quelle tecniche alle realtà locali.
Ulteriore collaborazione è quella con la Cina, con la quale la struttura dipartimentale ha già da anni avviato una fattiva collaborazione e un intenso scambio di ricercatori e personale. L’eccezionale sviluppo dell’industria edilizia riconoscibile nella nazione cinese apre un’interessante occasione di ricerca e confronto con l’equivalente realtà italiana ed europea: la collaborazione con un Istituto di ricerca pubblico, il Centro studi sull’edilizia, ha consentito ad alcuni dottorandi italiani di avviare temi di ricerca originale sullo sviluppo delle tecnologie edilizie in Cina.

Il dottorato si inserisce perfettamente nell’ambito di indagine prioritaria “Tecnologie innovative per la tutela dell’ambiente”, considerando il patrimonio architettonico italiano parte fondamentale della qualità dell’ambiente e pertanto le tecniche e gli studi innovativi che ne garantiscano la migliore tutela e ne valorizzino le potenzialità sono da considerarsi a tutti gli effetti appartenenti all’ambito prioritario.
Il sostegno del dottorato in questione sembra dunque perfettamente coerente con l’Asse 1, Avanzamento delle frontiere della conoscenza, primo dei quattro assi strategici di intervento per il potenziamento della R&S italiana previsti nelle Linee guida per la politica scientifica e tecnologica del governo.



Tematiche di ricerca

1.

Analisi di edifici o complessi edilizi esemplari per il rapporto tra le soluzioni architettoniche e le tecniche applicate 

2.

Storia di particolari tecnologie edilizie e delle loro esplicitazioni architettoniche 

3.

Progettazione esecutiva di architetture che comportino l'adozione di specifiche tecniche edilizie 



Coordinatore responsabile

Cognome

PORETTI  

Nome

Sergio  

Ateneo

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

Dipartimento

Dip. INGEGNERIA CIVILE 

Ruolo

Prof. ordinario 

Settore

ICAR/10  



 

Partecipanti il collegio (personale di ruolo nelle università italiane)

n.

Cognome

Nome

Ateneo

Dipartimento

Ruolo

Settore

1.

CAPOMOLLA  

Rinaldo  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

PA  

ICAR/10  

2.

CASCIATO  

Maristella  

Università degli Studi di BOLOGNA 

DIP. ARCHITETTURA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE 

PA  

ICAR/18  

3.

CONFORTI  

Claudia  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

PO  

ICAR/18  

4.

D'AMELIO  

Maria Grazia  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

RU  

ICAR/18  

5.

GRECO  

Claudio  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

RU  

ICAR/14  

6.

IORI  

Tullia  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

RU  

ICAR/10  

7.

LUCCHINI  

Flaminio  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

PA  

ICAR/14  

8.

PORETTI  

Sergio  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

PO  

ICAR/10  

9.

RAMAZZOTTI  

Luigi  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

PO  

ICAR/14  

10.

SAGGIORO  

Carla  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

RU  

ICAR/14  

11.

STUCCHI  

Silvano  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

PO  

ICAR/10  

12.

VITTORINI  

Rosalia  

Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" 

DIP. INGEGNERIA CIVILE 

RU  

ICAR/10  



Personale appartenente ad Università Straniere

n.

Cognome

Nome

Struttura

Dipartimento

Ruolo

Settore



Partecipanti il collegio (personale non di ruolo nelle università o dipendente di altri enti)

n.

Cognome

Nome

Struttura

Dipartimento

Ruolo

Settore



Requisiti richiesti per l'ammissione

VECCHIO ORDINAMENTO:

Tutte le lauree

NO 

Se non tutte consentono l'accesso,
indicare quelle che lo consentono

Ingegneria Edile; Architettura 

NUOVO ORDINAMENTO:

Tutte le lauree

NO 

Se non tutte consentono l'accesso,
indicare quelle che lo consentono


4/S ( in architettura e ingegneria edile)
 

Altro per studenti stranieri

Dichiarazione di Valore;
Equipolenza della Laurea alle Lauree Vecchio Ordinamento o Specialistiche.
 

Altro

 



Modalità di ammissione

 


Analisi titoli,
Prova scritta,
Orale,
Lingua
 

 


Per i candidati stranieri (se diversa da quella per i candidati italiani)  

 


Analisi titoli,
Orale,
Lingua
 



 

Attività

Attività didattica prevista

SI 

Obbligatorio 

   -Insegnamenti previsti nell'iter formativo

tot CFU   

n.ro insegnamenti  2 

   -Insegnamenti mutuati da corsi di laurea

SI 

n.ro  4 

Cicli seminariali

SI 

n.ro  24 

Verifiche annuali previste

SI 

n.ro  1 

Numero totale delle verifiche

3 

 

Stage presso


Altro privato ,
Altro pubblico
 

 

Soggiorni all'estero

SI 

Non Obbligatorio 

   -Periodo consentito all'estero (in mesi)

min:   

max:   

   -Finalità del soggiorno all'estero


Frequenza corsi,
Attività di ricerca,
Attività relative alla tesi
 

 



 

Produzione scientifica del collegio dal 1999 al 2004 (personale di ruolo nelle università italiane)

1.

CAPOMOLLA R. (1999). Alcuni particolari architettonici e costruttivi del palazzo delle Poste di via Marmorata a Roma.
In CASCIATO M., MORNATI S., PORETTI S. Architettura moderna in Italia. Documentazione e conservazione. (pp. 515-523). ROMA: Edilstampa (ITALY).
 

2.

CAPOMOLLA R. (2001). La Casa del Balilla di Luigi Moretti a Roma (1933-37).
In AA.VV. La costruzione moderna in Italia. Indagine sui caratteri originari e sul degrado di alcuni edifici. (pp. 246-261). ROMA: Edilstampa.
 

3.

CAPOMOLLA R. (2001). La tecnica dei rivestimenti lapidei negli anni Trenta: il caso del Palazzo della Civiltà Italiana all'E42. Costruire l'architettura: i materiali, i componenti, le tecniche. Napoli, 12-13 ottobre 2001. (vol. II°, pp. 1147-1158). 

4.

CAPOMOLLA R. (2002). Il cemento armato in Italia dalle origini alla seconda guerra mondiale (recensione al libro di Tullia Iori). DO.CO.MO.MO. ITALIA GIORNALE 10-11. vol. 10-11, pp. 18. 

5.

CAPOMOLLA R. (2002). Il palazzo delle Poste di Adalberto Libera a Roma. L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI RIVISTA TECNICA DELL'ANCE. vol. 366, pp. 98-103. 

6.

CAPOMOLLA R. (2002). Il restauro del Palazzo delle Poste all'Aventino a Roma. DO.CO.MO.MO. ITALIA GIORNALE 10-11. vol. 10-11, pp. 9-11. 

7.

CAPOMOLLA R. (2003). Palazzo della Civiltà Italiana, Rome. Stone in Modern Buildings. Principles of Cladding. Roma, 30 novembre 2001. (pp. 45-50). 

8.

CAPOMOLLA R. (2004). Roma,il Foro Mussolini. Strutture nascoste. CASABELLA. vol. 728-729. 

9.

CAPOMOLLA R., MORNATI S. (2002). Solidità di una maschera lapidea.
In CASCIATO M., PORETTI S., A CURA DI. Il Palazzo della Civiltà Italiana. Architettura e costruzione del Colosseo Quadrato. (pp. 170-191). ISBN: 88-7179-358-7 MILANO: Federico Motta editore (ITALY).
 

10.

CAPOMOLLA R., R. VITTORINI. (2003). Il quartiere Tiburtino a Roma (1950-1954).
In R. CAPOMOLLA, R. VITTORINI A CURA DI. L'architettura INA Casa (1949-1963). Aspetti e problemi di conservazione e recupero. (pp. 68-81). ROMA: Gangemi (ITALY).
 

11.

CAPOMOLLA R., R. VITTORINI. (2003). L'architettura INA Casa (1949-1963). Aspetti e problemi di conservazione e recupero. ROMA: Gangemi (ITALY). 

12.

CAPOMOLLA R., R. VITTORINI. (2004). Tra retorica e funzionalismo. Le facciate della Stazione Termini di Roma 1939-1950. L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI RIVISTA TECNICA DELL'ANCE. vol. 377, pp. 90-96. 

13.

CAPOMOLLA R., VITTORINI R, A CURA DI. (1999). Studi sull'edilizia in Italia tra Ottocento e Novecento. ROMA: Edilstampa (ITALY). 

14.

CAPOMOLLA R., VITTORINI R. (1999). Architetture romane degli anni Trenta: conservazione e recupero. ROMA RICERCA E FORMAZIONE. vol. 3-6, pp. 19. 

15.

CAPOMOLLA R., VITTORINI R. (1999). La costruzione edilizia negli anni trenta: note sulle case del balilla.
In CAPOMOLLA R., VITTORINI R., A CURA DI. Studi sull'edilizia in Italia tra Ottocento e Novecento. (pp. 176-208). ROMA: Edilstampa (ITALY).
 

16.

CAPOMOLLA R., VITTORINI R. (2003). Building practices of the post-war reconstruction period in Italy: Housing by Mario Ridolfi at the INA Casa Tiburtino neighbourhood in Rome (1950-54). First International Congess on Construction History. Madrid, 20-24 gennaio 2003. (vol. I°, pp. 525-534). 

17.

CAPOMOLLA R., VITTORINI R. (2003). Tra autarchia e ricostruzione: il caso della stazione Termini di Roma (1939-1950). Involucri quali messaggi di architettura. Napoli, 9-11 ottobre 2003. (pp. 216-217). 

18.

CASCIATO M. (1999). I confini del moderno, un confronto aperto fra limiti e limite. Architettura Moderna in Italia. Documentazione e Conservazione. 

19.

CASCIATO M. (1999). Wright and Italy: The Promise of Organic Architecture.
In ALOFSIN A. Frank Lloyd Wright. Europe and Beyond. BERKELEY: University of California Press (UNITED STATES).
 

20.

CASCIATO M. (2000). Documenting Modern Architecture.
In SHARP D., COOKE C. The Modern Movement in Architecture. Selections from the DOCOMOMO Registers. ROTTERDAM: 010 Publishers (NETHERLANDS).
 

21.

CASCIATO M. (2000). Il patrimonio moderno e la cultura della conservazione.
In BARELLI M.L., LIVI T. La salvaguardia del patrimonio architettonico del XX secolo. Problemi, prospettive, strategie. MILANO: Edizioni Lybra Immagine (ITALY).
 

22.

CASCIATO M. (2000). L’impronta del passato e il progetto del futuro: questioni aperte nel restauro del moderno.
In PERRICCIOLI M. Incontri dell’Annunziata. ASCOLI PICENO: PROCAM (ITALY).
 

23.

CASCIATO M. (2000). Neorealism in Italian Architecture.
In WILLIAMS GOLDHAGEN S., LEGAULT R. Anxious Modernisms. Experimentation in Postwar Architectural Culture. CAMBRIDGE: The MIT Press (UNITED STATES).
 

24.

CASCIATO M. (2000). The ‘Casa all’Italiana’ and the idea of modern dwelling in Fascist Italy. JOURNAL OF SYSTEMS ARCHITECTURE. vol. 4. 

25.

CASCIATO M. (2001). Review of "Housing Design and Society in Amsterdam. Reconfiguring Urban Order and Identity, 1990-1920". JOURNAL OF THE SOCIETY OF ARCHITECURAL HISTORIANS. vol. 3, pp. 366-368. 

26.

CASCIATO M. (2001). Willem Marinus Dudok, trabajador silencioso. Saggio inserito nella ristampa della rivista «Wendingen» n.1, 1928. 

27.

CASCIATO M. (2001). «L’invenzione della realtà»: realismo e neo-realismo nell’Italia degli anni cinquanta.
In DI BIAGI P. La Grande Ricostruzione. Il piano Ina-Casa e l’Italia degli anni cinquanta. ROMA: Donzelli Editore (ITALY).
 

28.

CASCIATO M. (2002). Abitare sotto il segno della Woningwet. Riflessioni su un secolo di edilizia sociale in Olanda.
In PAOLA DI BIAGI A CURA DI. Trieste ‘900. Edilizia sociale, urbanistica, architettura. Un secolo dalla fondazione dell’Ater. (pp. 48-52). MILANO: Silvana Editoriale (ITALY).
 

29.

CASCIATO M. (2002). At a Distance: Thinking About History/Writing About Architecture,.
In HUBERTJAN HENKET, HILDE HEYNEN A CURA DI. Back from Utopia. The Challenge of the Modern Movemen. (pp. 298-305). ROTTERDAM: 010 Publishers (NETHERLANDS).
 

30.

CASCIATO M. (2002). Documentare e conservare il patrimonio architettonico del Novecento. Documentare il contemporaneo. Gli archivi degli architetti. aprile 2002. (pp. 61-67). DARC, Centro Nazionale per le arti contemporanee. 

31.

CASCIATO M. (2002). Frank Lloyd Wright, una Musa probabilmente.
In FERRUCCIO LUPPI, PAOLO NICOLOSI A CURA DI. Marcello D'olivo Architetto. (pp. 29-37). MILANO: Mazzotta (ITALY).
 

32.

CASCIATO M. (2002). Lo sviluppo urbano e il disegno della città.
In VITTORIO VIDOTTO A CURA DI. Storia di Roma dall’antichità a oggi. Roma Capitale. (pp. 125-172). ROMA: Laterza (ITALY).
 

33.

CASCIATO M. (2002). Palazzo della Civiltà Italiana: cronaca del concorso,.
In MARISTELLA CASCIATO, SERGIO PORETTI A CURA DI. Il Palazzo della Civiltà Italiana. Architettura e costruzione del Colosseo Quadrato. (pp. 39-65). MILANO: Motta (ITALY).
 

34.

CASCIATO M. (2002). Sport and Leisure in Rome from the Fascist Years to the Olympic Games. Sports – Sites – Culture Historic Sports Grounds and Conservation. Novembre 2001. (pp. 29-36). ICOMOS, German National Committee. 

35.

CASCIATO M. (2003). "Welcome to City Beautiful”: Chandigarh fra storia e cronaca.
In CASCIATO MARISTELLA A CURA DI. Le Corbusier & Chandigarh. Ritratto di una città moderna. (pp. 13-40). ROMA: Edizioni Kappa.
 

36.

CASCIATO M. (2003). 25 L’arte fra le due guerre dagli anni venti agli anni quaranta.
In GIULIO BORA, ET AL. A CURA DI. I luoghi dell’arte storia opere percorsi. (vol. 6, pp. 140-244). MILANO: Electa e Bruno Mondadori.
 

37.

CASCIATO M. (2003). 26 Tendenze artistiche della seconda metà del Novecento.
In GIULIO BORA, ET AL. A CURA DI. I luoghi dell’arte storia opere percorsi. (vol. 6, pp. 245-342). MILANO: Electa e Bruno Mondadori (ITALY).
 

38.

CASCIATO M. (2003). Documentare gli Archivi per conservare l’Architettura.
In MARIA BEATRICE BETTAZZI A CURA DI. Archivi aggregati. La sezione di architettura e i fondi degli architetti moderni. (pp. 9-10). BOLOGNA: Archivio Storico, Alma Mater Studiorum (ITALY).
 

39.

CASCIATO M. (2003). Rethinking the Inventory: Aims and Themes of Docomomo Registers. Documenting Built Heritage:Revitalization of Modern Architecture in Asia. August-September. (pp. xvii-xxviii). 

40.

CASCIATO M. (2003). Sulla World Heritage List, a margine dell’opera di Carlo Scarpa. Carlo Scarpa. L’opera e la sua conservazione. maggio 2002. (pp. 19-20). Fondazione Scientifica Querini Stampalia, Venezia. 

41.

CASCIATO M. (2003). The Italian Mosaic: The Architect as Historian. JOURNAL OF THE SOCIETY OF ARCHITECURAL HISTORIANS. vol. 1, pp. 92-101. 

42.

CASCIATO M. (2003). “Abitare – Lavorare – Coltivare il corpo e lo spirito – Circolare”: le funzioni e la “Carta di Atene.
In MATTEO PORREO A CURA DI. La Ville en Tatirama. La Città di Monsieur Hulot. (pp. 17-20). MILANO: Mazzotta (ITALY).
 

43.

CASCIATO M. (2004). Alger. Paysage urbain et architecture. JOURNAL OF THE SOCIETY OF ARCHITECURAL HISTORIANS. vol. 63, pp. 380-384. 

44.

CASCIATO M. (2004). Da manufatti industriali a patrimonio: una riflessione prima della conservazione.
In ALESSANDRO MASSARENTE E CHIARA RONCHETTA A CURA DI. Ecomusei e paesaggi. Esperienze, progetti e ricerche per la cultura materiale. (pp. 262-265). MILANO: Edizioni Lybra Immagine (ITALY).
 

45.

CASCIATO M. (2004). Mo(nu)ments of Modern Heritage: Theory & Design.
In WOLFGANG JUNG, A CURA DI. Inside the “Fabbrica del Vapore”. Proposals for the reevaluation of an industrial site. (pp. 84-103). COLOGNE: Frederich Cremer Offsetdruck (GERMANY).
 

46.

CASCIATO M. (2004). Ripensare i mo(nu)menti del patrimonio architettonico del Novecento.
In SILVIA BARISIONE A CURA DI. Architetture in Liguria dagli anni Venti agli anni Cinquanta. (pp. 19-22). MILANO: Abitare Segesta (ITALY).
 

47.

CONFORTI C. (1999). Gli Uffizi: a piccoli passi verso un futuro incerto?. CASABELLA. vol. 664, pp. 2-3. 

48.

CONFORTI C. (1999). Introduction; La "nation florentine" à Rome pendant la Renaissance.
In J. BOTTIN, D. CALABI. Les étrangers dans la ville. (pp. 89-91 e 93-105). PARIGI: Maison de Sciences de l'Homme.
 

49.

CONFORTI C. (1999). Le pietre del palazzo ducale.
In A CURA DI E. CORRADINI E ALTRI. Il Palazzo Ducale di Modena. (pp. 60-70). collana Monumenti Modenesi, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. MILANO: Pizzi (ITALY).
 

50.

CONFORTI C. (1999). Roma in Modena.
In A CURA DI M. BULGARELLI, C. CONFORTI, G.CURCIO. Modena 1598. L'invenzione di una capitale. (pp. 54-79). MILANO: Electa (ITALY).
 

51.

CONFORTI C. (1999). Un libro definitivo sul capovolavoro di Giulio Romano. CASABELLA. vol. 669, pp. 85-86. 

52.

CONFORTI C. (2000). Anselmi Alessandro.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

53.

CONFORTI C. (2000). Aymonino Carlo.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

54.

CONFORTI C. (2000). Borromini e l'universo barocco. Palazzo delle Esposizioni, Rome, 16 December 1999-28 february 2000. THE JOURNAL OF THE SOCIETY OF ARCHITECTURAL HISTORIANS. vol. 59, 3, pp. 374-376. 

55.

CONFORTI C. (2000). Brasini Armando.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

56.

CONFORTI C. (2000). Cellini Francesco.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

57.

CONFORTI C. (2000). Chiarini Carlo.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

58.

CONFORTI C. (2000). Cordeschi Stefano.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

59.

CONFORTI C. (2000). Dardi Costantino.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

60.

CONFORTI C. (2000). De Feo Vittorio.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi (ITALY).
 

61.

CONFORTI C. (2000). Di Fausto Florestano.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

62.

CONFORTI C. (2000). Dibattito architettonico e presenza italiana nell'architettura dell'ultimo decennio.
In A CURA DI S. CIRANNA. Città, Restauro e Architettura da Oriente a Occidente. Scritti in onore di Paolo Cuneo. (pp. 129-138). ROMA-L'AQUILA.
 

63.

CONFORTI C. (2000). GRAU.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi (ITALY).
 

64.

CONFORTI C. (2000). Il rilievo della galleria Spada di Borromini di Jean-Jacques Lequeu. IL DISEGNO DI ARCHITETTURA. vol. 21-22, pp. 36-37. 

65.

CONFORTI C. (2000). La cappella Del Monte a Roma in un disegno di Giovan Antonio Dosio. IL DISEGNO DI ARCHITETTURA. vol. 21-22, pp. 34-35. 

66.

CONFORTI C. (2000). Purini Franco.
In A CURA DI C. OLMO. Dizionario dell' Architettura del XX Secolo. TORINO: Allemandi.
 

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