Dottorato di ricerca in Scienze e
Biotecnologie della Riproduzione e dello Sviluppo
Informazioni generali
Denominazione del corso |
SCIENZE E BIOTECNOLOGIE DELLA
RIPRODUZIONE E DELLO SVILUPPO |
Durata prevista |
3 ANNI |
Dipartimento |
Dip. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
Settori scientifico disciplinari
interessati |
Aree interessate |
BIO/16 - ANATOMIA UMANA |
05 - Scienze biologiche |
BIO/17 - ISTOLOGIA |
05 - Scienze biologiche |
BIO/13 - BIOLOGIA APPLICATA |
05 - Scienze biologiche |
Ateneo |
Dipartimento/Facoltà |
Sede dell'attività didattica |
Università degli Studi di ROMA
"La Sapienza" |
Fac. MEDICINA e CHIRURGIA |
NO |
Denominazione |
Stato |
Tipologia di Dottorato |
Sede dell'attività didattica |
Convenzione con soggetti (enti/organizzazioni/istituzioni)
n. |
Tipologia del soggetto |
Denominazione del soggetto |
Denominazione nuovo soggetto |
Obiettivo del Dottorato è la
formazione di Dottori di Ricerca in grado di affrontare autonomamente
problematiche sperimentali nei settori della riproduzione e dello sviluppo, di
progettare autonomamente sulla base delle più efficaci tecniche sperimentali
disponibili, percorsi sperimentali atti a dare le risposte più complete. Dovrà
essere in grado di scegliere i modelli sperimentali più adatti agli scopi, di
mettere a punto nuove tecniche anche stabilendo contatti con i centri che le
abbiano precedentemente adottate. Dovrà essere competente nell’uso delle
biotecnologie atte ad approfondire il significato funzionale di componenti
molecolari (trasferimento genico, silenziamento genico), atte ad approfondire
la conoscenza dei modelli sperimentali di riproduzione e di sviluppo (genomica
dei microarray e proteomica della spettrometria di massa) e atte a modificare
le funzioni cellulari per indurre funzioni o restituire funzioni (trasferimento
genico). Dovrà avere acquisito una profonda cultura dell’informazione continua
e dell’aggiornamento allo scopo di avere una continua verifica della validità
dei propri percorsi sperimentali. Avrà acquisito al meglio capacità di
comunicare sinteticamente e di discutere le informazioni scientifiche. La sua
preparazione dovrà essere in grado di consentirgli un inserimento
post-dottorato in ambito universitario, in istituti pubblici e privati di
ricerca o in aziende a vocazione biotecnologia.
A tale scopo i dottorandi in Embriologia Medica riceveranno una approfondita
preparazione teorica con corsi di lezioni e seminari da parte dei docenti del
dottorato e docenti esterni, e mediante la frequenza di alcuni corsi universitari
come di seguito dettagliato. Acquisiranno approfondite conoscenze nello
specifico settore della Biologia della riproduzione sia maschile che femminile
nel mammifero in genere e nell’uomo in particolare; acquisiranno inoltre
approfondite conoscenze nel settore della biologia dello sviluppo nel mammifero
sia durante la embriogenesi che nei tessuti dell’individuo adulto nel
mantenimento e nella acquisizione dello stato differenziato. Riceveranno
inoltre una continua istruzione pratica sulle procedure sperimentali e sulla
analisi di dati mediante contatto diretto con i docenti del dottorato in veste
di tutori. Svolgeranno attività di ricerca a tempo pieno, inseriti in progetti
di ricerca finanziati nei laboratori dei docenti del dottorato, facendo così
una approfondita pratica di laboratorio ed una importante esperienza di ricerca
con produzione di dati scientifici che saranno oggetto di pubblicazioni.
Saranno partecipi diretti della messa a punto e della esecuzione di nuove
metodologie e tecniche sperimentali e verrà favorita la loro permanenza presso
altri laboratori allo scopo non solo di acquisire nuove competenze, ma anche di
stabilire autonomi contatti, patrimonio per il loro futuro.
Dovranno dimostrare la capacità di utilizzo di tecniche complesse di biologia
cellulare quali la manipolazione di tessuti, l’effettuazione di colture
primarie, l’isolamento di cellule germinali e somatiche a specifici stadi del
differenziamento mediante varie tecniche di separazione (isolamento manuale
mediante micromanipolazione sotto stereomicroscopio, elutriazione, Fluorescence
Activated Cell Sorter), e in alcuni casi alla loro micromanipolazione
(microiniezione di ovociti di topo). Sapranno procedere alla caratterizzazione
di tipo cellulare mediante l’uso di anticorpi contro molecole marcatrici di
stati differenziati e acquisiranno la competenza allo studio morfologico mirato
alle tipizzazioni cellulari con microscopia a fluorescenza e microscopia
confocale. Inoltre acquisiranno la capacità di utilizzo di tecniche biochimiche
applicate alla biologia cellulare per la valutazione metabolica di stati o
variazioni funzionali, la capacità di utilizzare le tecniche del DNA
ricombinante per lo studio funzionale di molecole biologiche in cellule
trasfettate, e per la produzione di proteine regolative di cui studiare la
funzione in vitro. Utilizzeranno le biotecnologie atte a ottenere l’espressione
di uno specifico gene in un organismo o di bloccarne l’espressione mediante la
ricombinazione genica con geni mutati o mediante l’interferenza con
l’espressione dell’RNA.
Al fine di favorire la loro esposizione ad ambienti scientifici diversi il
dottorato organizza seminari invitando ricercatori e scienziati italiani e
stranieri con cadenza pressoché mensile, ed inoltre ha concordato 6 incontri
scientifici l’anno con il corpo docente e i dottorandi di 2 dottorati della
università di Roma La Sapienza di area affine a quella del nostro dottorato,
perché vengano esposte e discusse grandi linee di ricerca e messi a confronto
risultati ed approcci sperimentali.
La graduale maturazione dei dottorandi verrà valutata formalmente dal corpo
docente alla fine di ciascun anno nel corso di una riunione in cui ciascun
dottorando espone dal podio i risultati ottenuti nel progetto di ricerca in cui
è inserito e di cui deve divenire gradualmente responsabile. Tuttavia, come su
ricordato, vi è un continuo monitoraggio del lavoro scientifico del dottorando
con gli incontri continui con il tutore, con gli incontri informali del gruppo
di ricerca in cui opera e in una riunione collegiale di metà anno in cui i
dottorandi comunicano i dati parziali raggiunti sottolineando le difficoltà
incontrate e accogliendo i commenti del collegio dei docenti.
L’efficacia di questo modello si è dimostrata negli anni. Molti dottori di
ricerca hanno esteso la loro preparazione e maturazione con fellowship
all’estero, un numero di dottori di ricerca prossimo alla metà ha potuto
inserirsi in ambito universitario mediante assegni di ricerca e posizioni di
ruolo, mentre i restanti svolgono attualmente ricerca in istituzioni pubbliche
e private con contratti a termine o posizioni permanenti.
1. |
Studio dello sviluppo delle
cellule germinali primordiali (PGCs) di mammifero: a. identificazione di geni
e fattori di crescita implicati nella determinazione delle cellule germinali
nei primi stadi dello sviluppo embrionale; b. studio delle vie biochimiche
che regolano la proliferazione, l apoptosi e la migrazione mediante la
produzione di linee di cellule germinali immortalizzate mediante infezione
con retro virus e la formazione di cellule germinali maschili e femminili a
partire da cellule staminali embrionali (cellule ES); c. identificazione di
geni per cicline, CDKs e geni apoptotici espressi in PGCs purificate e
cellule somatiche della gonade fetale; d. utilizzo di "mRNA
interfering" per inibire l espressione di specifici geni in PGCs in coltura. |
2. |
Studio della espressione
temporale e spaziale di molecole coinvolte nei meccanismi di induzione e/o
differenziamento tissutale nello sviluppo embrionale mediante una recente
tecnologia di analisi genetica, il gene trap, applicabile al mammifero, che
può portare all identificazione di nuovi e specifici fattori coinvolti nel
suo sviluppo. Essa si basa sull uso di vettori retrovirali che contengono un
gene reporter quale la fosfatasi alcalina e che si introducono in modo
casuale nel genoma di cellule staminali embrionali (ES) in seguito a
trasfezione. La comparsa di fosfatasi alcalina in modo temporalmente definito
durante questi processi di differenziamento in vitro, permette di
identificare un gene endogeno perché il suo promotore si trova a controllare l
espressione del gene reporter trasfettato. |
3. |
Studio dei meccanismi molecolari
che consentono le prime divisioni embrionali e rendono il genoma delle
cellule embrionali totipotente. Alla fecondazione queste modificazioni
fondamentali avvengono grazie all attivazione traduzionale di mRNA e proteine
accumulate dall ovocita nel corso della ovogenesi, per il cui studio vengono
utilizzate tecnologie post-genomiche, quali le analisi a largo spettro della
espressione di geni e proteine. Inoltre, mediante la microiniezione di
proteine o acidi nucleici all interno dell ovocita o dei blastomeri dell
embrione è possibile interferire con la funzione di ogni specifica proteina e
determinare il suo effetto utilizzando le tecnologie a largo spettro di
analisi sopra enunciate. |
4. |
Identificazione di molecole
coinvolte nel processo di fecondazione degli ovociti di mammifero. A tale
proposito è stata da noi recentemente identificata una proteina del
rivestimento più esterno dell ovocito. La generazione di topi deficienti in
tale proteina ha permesso di determinare che questa svolge un ruolo
essenziale nella fertilità. Nei topi femmina mutati gli ovociti sono
normalmente ovulati ma non sono fecondati |
5. |
Studio dei meccanismi di
regolazione genica post-trascrizionale che svolgono un ruolo importante nello
sviluppo embrionale e nella determinazione della linea germinale. Nei
mammiferi sono state identificate proteine, probabilmente RNA binding (nanos2
e 3) la cui eliminazione mediante ricombinazione omologa porta ad assenza di
cellule germinali nella gonade. Verrà esaminata l espressione e la
localizzazione di alcuni di questi geni nella gonade embrionale ed adulta
murina, e in popolazioni di cellule germinali maschili isolate utilizzando
tecniche di RT-PCR, Nothern Blotting, ibridazione in situ, western blotting e
immuno fluorescenza. |
6. |
Messa a punto della tecnologia
della trasposizione genica nel topo per mutare e identificare geni attivi. E
stato recentemente descritto che è possibile indurre eventi di trasposizione
genomica mediante enzimi che effettuano trasposizioni (trasposasi) di
elementi trasponibili, comunemente presenti in specie inferiori come i
salmonidi, nella linea germinale di topo. Poichè l integrazione degli
elementi di trasposizione può aver luogo in loci geneticamente attivi,
tramite questa tecnologia è possibile indurre mutazioni geniche ad ampio
spettro. |
7. |
Identificazione di geni che
svolgono ruoli essenziali durante l embriogenesi. Il knock-out di questi geni
spesso risulta in fenotipi letali che impediscono di studiarne il ruolo in
ambienti tessutali specifici. In alternativa verrà utilizzato il cosiddetto
"knock-down", basato sull efficacia della cosiddetta "RNA
interference" in vivo. Per "knock-down" si intende l alterazione
dell espressione di un determinato gene tramite la distruzione mirata degli
RNA messaggeri da esso trascritti, senza che il gene in questione venga
alterato nella sua struttura. |
8. |
Identificazione e isolamento
delle cellule staminali somatiche nei tessuti di un organismo adulto mediante
pro... |
Cognome |
GEREMIA |
Nome |
Raffaele |
Ateneo |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
Dipartimento |
Dip. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
Ruolo |
Prof. ordinario |
Settore |
BIO/16 |
Partecipanti il collegio (personale di ruolo nelle università italiane)
n. |
Cognome |
Nome |
Ateneo |
Dipartimento |
Ruolo |
Settore |
1. |
CAMAIONI |
Antonella |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PA |
BIO/17 |
2. |
DE FELICI |
Massimo |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PO |
BIO/17 |
3. |
DOLCI IANNINI |
Susanna |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PA |
BIO/16 |
4. |
GEREMIA |
Raffaele |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PO |
BIO/16 |
5. |
GRIMALDI |
Paola |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
RU |
BIO/16 |
6. |
PARISI |
Paolo |
Istituto Universitario di Scienze
Motorie di ROMA |
DIP. SCIENZE MOTORIE |
PO |
BIO/13 |
7. |
ROSSI |
Pellegrino |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PO |
BIO/16 |
8. |
RUSSO |
Mario Antonio |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PA |
BIO/17 |
9. |
SALUSTRI |
Antonietta |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PO |
BIO/17 |
10. |
SETTE |
Claudio |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PA |
BIO/17 |
11. |
SIRACUSA |
Gregorio |
Università degli Studi di ROMA
"Tor Vergata" |
DIP. SANITA' PUBBLICA E BIOLOGIA
CELLULARE |
PO |
BIO/17 |
Personale appartenente ad Università Straniere
n. |
Cognome |
Nome |
Struttura |
Dipartimento |
Ruolo |
Settore |
Partecipanti il collegio (personale non di ruolo nelle università o
dipendente di altri enti)
n. |
Cognome |
Nome |
Struttura |
Dipartimento |
Ruolo |
Settore |
Requisiti richiesti per l'ammissione
VECCHIO ORDINAMENTO: |
NO |
Se non tutte consentono l'accesso, |
MEDICINA E CHIRURGIA, BIOLOGIA |
NUOVO ORDINAMENTO: |
NO |
Se non tutte consentono l'accesso, |
|
Altro per studenti stranieri |
Dichiarazione di Valore; |
Altro |
|
|
|
|
|
|
|
Attività didattica prevista |
SI |
Obbligatorio |
-Insegnamenti
previsti nell'iter formativo |
tot CFU |
n.ro insegnamenti 11 |
-Insegnamenti
mutuati da corsi di laurea |
SI |
n.ro 3 |
Cicli seminariali |
SI |
n.ro 10 |
Verifiche annuali previste |
SI |
n.ro 2 |
Numero totale delle verifiche |
6 |
|
Stage presso |
|
|
Soggiorni all'estero |
SI |
Non Obbligatorio |
-Periodo
consentito all'estero (in mesi) |
min: 1 |
max: 18 |
-Finalità del
soggiorno all'estero |
|
|
Produzione scientifica del collegio dal 1999 al 2004 (personale di ruolo
nelle università italiane)
1. |
34) CAPOROSSI D., ARGENTIN G.,
CICCHETTI R., VERNOLE P., PITTALUGA M., PARISI P., TEDESCHI B. (1999). Aging,
DNA repair, and physical activity: Induction of micronuclei and chromosome
aberrations in elderly twins. Fourth European Congress on Sport Science. (pp.
485). |
2. |
BEHRENS G, KLINGER FG, GROTMOL T,
HAUGEN TB, DE FELICI M. (2003). Akt/PTEN signaling mediates
estrogen-dependent proliferation of primordial germ cells in vitro. Mol.
Endocrinol. MOLECULAR ENDOCRINOLOGY. vol. 17(12), pp. 2630-2638. |
3. |
BUTTERONI C., DE FELICI M.,
SCHOLER H., PESCE M. (2000). Phage display screening reveals an association
between germline-specifc trancription factor Oct-4 and multiple cellular
proteins. JOURNAL OF MOLECULAR BIOLOGY. vol. 304, pp. 529-540. |
4. |
C. MANNA, L. RIENZI, E. GRECO, M.
SBRACIA, A. RAHMAN, R. POVERINI, SIRACUSA G., M. DE FELICI. (2001). Zona
pellucida solubility and cortical granule complements in human oocytes
following assisted reproductive techniques. ZYGOTE. vol. 9, pp. 201-210. |
5. |
CAIRNS LA, MORONI E, LEVANTINI E,
GIORGETTI A, KLINGER FG, RONZONI S, TATANGELO L, TIVERON C, DE FELICI M,
DOLCI IANNINI S., MAGLI MC, GIGLIONI B, OTTOLENGHI S. (2003). Kit regulatory
elements required for expression in developing hematopoietic and germ cell
lineages. BLOOD. vol. 102, pp. 3954-3962. |
6. |
CAMPAGNOLO L, RUSSO MA,
PUGLIANIELLO L, FAVALE A, SIRACUSA G. (2001). Mesenchymal cell precursors of
peritubular smooth muscle cells of the mouse testis can be identified by the
presence of the p75 neurotrophin receptor. BIOLOGY OF REPRODUCTION. vol. 64,
pp. 464-472. |
7. |
CAPOROSSI D., ARGENTIN G., PARISI
P., PITTALUGA M., TEDESCHI B., VERNOLE P., CICCHETTI R. (2004). Individual
susceptibility to DNA telomerase inhibitors: a study on the chromosome
instability induced by 3'-azido- 3'-deoxythimidine in lymphocytes from mono-
and dizygote elderly twins. MUTAGENESIS. vol. 19(2), pp. 99-104. |
8. |
CASINI B, PITTALUGA M, PARISI P.
(2002). Two Italian twin registers for research in human biology and sport
science. ACTA GENETICAE MEDICAE ET GEMELLOLOGIAE. vol. 5(5), pp. 376-381. |
9. |
CHIEFFI P, BARCHI M, DI AGOSTINO
S, ROSSI P, TRAMONTANO D, GEREMIA R. (2003). Prolin-rich tyrosine kinase 2
(PYK2)expression and localization in mouse testis. MOLECULAR REPRODUCTION AND
DEVELOPMENT. vol. 65, pp. 330-5. |
10. |
D'ALESSANDRIS C, CANIPARI R, DI
GIACOMO M, EPIFANO O, CAMAIONI A, SIRACUSA G., SALUSTRI A. (2001). Control of
mouse cumulus cell-oocyte complex integrity before and after ovulation:
Plasminogen activator synthesis and matrix degradation. ENDOCRINOLOGY. vol.
142, pp. 3033-3040. |
11. |
D. FARINI, A. PUGLIANIELLO, C.
MAMMI, SIRACUSA G., C. MORETTI. (2003). Dual effect of pituitary adenylate
cyclase activating polypeptide on prostate tumor LNCaP cells: short- and
long-term exposure affect proliferation and neuroendocrine differentiation.
ENDOCRINOLOGY. vol. 144, pp. 1631-1643. |
12. |
DE FELICI M. (2000). De Felici,
M. Regulation of primordial germ cell development in the mouse (2000).
INTERNATIONAL JOURNAL OF DEVELOPMENTAL BIOLOGY. vol. 44, pp. 575-580. |
13. |
DE FELICI M. (2001). Twenty years
of researches on primordial germ cells. INTERNATIONAL JOURNAL OF
DEVELOPMENTAL BIOLOGY. vol. 45, pp. 519-522. |
14. |
DE FELICI M., DI CARLO A., PESCE
M., IONA S., ET AL. (1999). Bcl-2 and Bax regulation of apoptosis in germ
cells during prenatal oogenesis in the mouse embryo. CELL DEATH AND
DIFFERENTIATION. vol. 6, pp. 908-915. |
15. |
DE FELICI M., SCALDAFERRI ML,
LOBASCIO M, IONA S, KLINGER FG AND FARINI D. (2004). In vitro approaches to
the study of primordial germ cell lineage and proliferation. HUMAN
REPRODUCTION UPDATE. vol. 10, pp. 197-206. |
16. |
DE FELICI M., SCALDAFERRI ML. AND
FARINI D. (2004). Adhesion molecules for mouse primordial germ cells.
FRONTIERS IN BIOSCIENCE. vol. 10, pp. 542-551. |
17. |
DI AGOSTINO S, BOTTI F, DI CARLO
A, SETTE C., GEREMIA R. (2004). Meiotic progression of isolated mouse
spermatocytes under simulated microgravity. REPRODUCTION. vol. 128, pp.
25-32. |
18. |
DI AGOSTINO S, FEDELE M, CHIEFFI
P, FUSCO A, ROSSI P, GEREMIA R, SETTE C. (2004). Phosphorylation of
High-Mobility Group Protein A2 by Nek2 Kinase during the First Meiotic
Division in Mouse Spermatocytes. MOLECULAR BIOLOGY OF THE CELL. vol. 15, pp.
1224-1232. |
19. |
DI AGOSTINO S, ROSSI P, GEREMIA
R., SETTE C. (2002). The MAPK pathway triggers activation of Nek2 during
chromosome condensation in mouse spermatocytes. DEVELOPMENT. vol. 129, pp.
1715-1727. |
20. |
DI CARLO A., DE FELICI M. (2000).
A role for E-Cadherin in mouse primordial germ cell development.
DEVELOPMENTAL BIOLOGY. vol. 226, pp. 209-219. |
21. |
DI CARLO A., TRAVIA G., DE FELICI
M. (2000). The meiotic specific synaptonemal complex protein SCP3 is
expressed by female and male primordial germ cells of the mouse embryo.
INTERNATIONAL JOURNAL OF DEVELOPMENTAL BIOLOGY. vol. 44, pp. 241-244. |
22. |
DI GIACOMO M., CAMAIONI A.,
SALUSTRI A. (2002). APOPTOSIS AND HYALURONAN-ENRICHED EXTRACELLULAR MATRIX
DEGRADATION IN CUMULUS CELL-OOCYTE COMPLEX: IMPLICATION IN FERTILITY. |
23. |
DIAZ O, BERQUAND A, DUBOIS M, DI
AGOSTINO S, SETTE C., BOURGOIN S, LAGARDE M, NEMOZ G, PRIGENT AF. (2002). The
mechanism of docosahexaenoic acid-induced phospholipase D activation in human
lymphocytes involves exclusion of the enzyme from lipid rafts. JOURNAL OF
BIOLOGICAL CHEMISTRY. vol. 277, pp. 39368-39378. |
24. |
DOLCI S, LEVATI L, PELLEGRINI M,
FARAONI I, GRAZIANI G, DI CARLO A, GEREMIA R. (2002). stem cell factor
activates telomerase in mouse mitotic spermatogonia and in primordial germ
cells. JOURNAL OF CELL SCIENCE. vol. 115, pp. 1643-1649. |
25. |
DOLCI S, PELLEGRINI M, DI
AGOSTINO S, GEREMIA R., ROSSI P. (2001). Signaling through extracellular
signal-regulated kinase is required for spermatogonial proliferative response
to stem cell factor. JOURNAL OF BIOLOGICAL CHEMISTRY. vol. 276, pp.
40225-40233. |
26. |
DONEDA L., KLINGER F., LARIZZA
L., DE FELICI M. (2002). KL/KIT co-expression in mouse fetal oocytes.
INTERNATIONAL JOURNAL OF DEVELOPMENTAL BIOLOGY. vol. 46, pp. 1015-1021. |
27. |
D’ALESSANDRIS C, CANIPARI R, DI
GIACOMO M, EPIFANO O, CAMAIONIA, SIRACUSA G, SALUSTRI A. (2001). Control of
mouse cumulus cell-oocyte complex integrity before and after ovulation:
plasminogen activator synthesis and matrix degradation. ENDOCRINOLOGY. vol.
142, pp. 3033-3039. |
28. |
FULOP C, SZANTO S, MUKHOPADHYAY
D, BARDOS T, KAMATH RV, RUGG MS, DAY AJ, SALUSTRI A., HASCALL VC, GLANT TT,
MIKECZ K. (2003). Impaired cumulus mucification and female sterility in tumor
necrosis factor-induced protein-6 deficient mice. DEVELOPMENT. vol. 130, pp.
2253,-2261. |
29. |
GAMBACORTIPASSERINI C., TORNAGHI
L., CAVAGNINI F., ROSSI P., PECORIGIRALDI F., MARIANI L., CAMBIAGHI N.,
POGLIANI E., CORNEO G., GNESSI L. (2003). Gynaecomastia in men with chronic
myeloid leukaemia after imatinib. LANCET. vol. 361, pp. 1954-1956 Impact
Factor 2003 (ISI, JCR): 18.316. |
30. |
GARLANDA C, HIRSCH E, BOZZA S,
SALUSTRI A, DE ACETIS M, NOTA R, MACCAGNO A, SIRACUSA G., ALTRUDA F, VECCHI
A, ROMANI L, MANTOVANI A. (2002). Non-redundant role of the long pentraxin
PTX3 in anti-fungal innate immune response. NATURE. vol. 420, pp. 182-186.
[Altri autori oltre quelli elencabili nel modello: Riva F, Bottazzi B, Peri
G, Doni A, Vago L, Botto M, De Santis R, Carminati P.]. |
31. |
GIORDANO D, GIORGI M, SETTE C.,
BIAGIONI S, AUGUSTITOCCO G. (1999). cAMP-dependent induction of PDE5
expression in murine neuroblastoma cell differentiation. FEBS LETTERS. vol.
446, pp. 218-222. |
32. |
GRANGE M, SETTE C., CUOMO M,
CONTI M, LAGARDE M, PRIGENT AF, NEMOZ G. (2000). The cAMP-specific
phosphodiesterase PDE4D3 is regulated by phosphatidic acid binding.
Consequences for cAMP signaling pathway and characterization of a
phosphatidic acid binding site. JOURNAL OF BIOLOGICAL CHEMISTRY. vol. 275,
pp. 33379-33387. |
33. |
GRANGE M, SETTE C., PRIGENT AF,
LAGARDE M, NEMOZ G. (1999). Regulation of cAMP-phosphodiesterases by
phosphatidic acid binding. LIPIDS. vol. 34, pp. S83-S84. |
34. |
GRIMALDI P, CAPOLUNGHI F, GEREMIA
R., ROSSI P. (2003). Cyclic adenosine monophosphate (cAMP) stimulation of the
kit ligand promoter in sertoli cells requires an Sp1-binding region, a
canonical TATA box, and a cAMP-induced factor binding to an immediately
downstream GC-rich element. BIOLOGY OF REPRODUCTION. vol. 69, pp. 1979-88. |
35. |
GRIMALDI P, ROSSI P, DOLCI S,
RIPAMONTI CB, GEREMIA R. (2002). Molecular genetics of male infertility: stem
cell factor/c-kit system. AMERICAN JOURNAL OF REPRODUCTIVE IMMUNOLOGY AND
MICROBIOLOGY. vol. 48, pp. 27-33. |
36. |
KLINGER F., DE FELICI M. (2002).
In vitro development of growing oocytes from fetal mouse oocytes:
stage-specific regulation by stem cell factor and granulosa cells.
DEVELOPMENTAL BIOLOGY. vol. 244, pp. 85-95. |
37. |
KLINGER F.G., SCALDAFERRI ML, DI
CARLO A., BAIOCCO M., COLETTA M., COSSU G, DE FELICI M. (2003). Myogenic
potential of mouse primordial germ cells. Int. J. Dev. Biol. 47: 303-305.
INTERNATIONAL JOURNAL OF DEVELOPMENTAL BIOLOGY. vol. 47, pp. 303-305. |
38. |
KLISSOURAS V., CASINI B., DI
SALVO V., FAINA M., MARINI C., PIGOZZI F., PITTALUGA M., SPATARO A., TADDEI
F., PARISI P. (2000). Genes and Olympic performance: A co- twin study.
INTERNATIONAL JOURNAL OF SPORTS MEDICINE. vol. 22, pp. 1-6. |
39. |
KUNZLER M, TRUEHEART J, SETTE C.,
HURT E, THORNER J. (2001). Mutations in the YRB1 gene encoding yeast
ran-binding-protein-1 that impair nucleocytoplasmic transport and suppress
yeast mating defects. GENETICS. vol. 157, pp. 1089-1105. |
40. |
LEES-MURDOCK D J., DE FELICI M.,
WALSH C. P . (2003). Methylation dynamics of repetitive DNA elements in the
mouse germ lineage. Genomics 82: 230-237. (IF 3.42). GENOMICS. vol. 82, pp.
230-237. |
41. |
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