Ingegneria Ambientale
Coordinatore
Prof. Renato Gavasci
Tel: +39 06/72597085
Email:
gavasci@ing.uniroma2.it

Collegio dei Docenti

Renato Baciocchi
Prof. Giuseppina Enrica Cinque
Prof. Maurizio Divizia
Prof. Renato Gavasci
Francesco Lombardi
Claudio Lubello
Prof. Paolo Sammarco
Prof. Guglielmo Silvagni
Prof. Piero Sirini
Rodolfo Maria Strollo




 

Il Dottorato di Ricerca in Ingegneria Ambientale presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma "Tor Vergata" si propone di fornire agli studenti una formazione avanzata nel settore delle tecnologie innovative per la tutela dell'ambiente. Si tratta di un tema fortemente sentito a livello politico, tecnico-scientifico e di opinione pubblica nazionale ed internazionale, ma soprattutto di un tema fortemente stimolato dalla continua evoluzione legislativa in tema di tutela del territorio, delle acque e dell'atmosfera.
Con riferimento alle acque, la normativa sull'inquinamento idrico ha come legge quadro il Dlgs 11 maggio 1999, n. 152, recentemente modificata dal DLgs n°258 del 18/8/00. Con questo decreto vengono abrogati la legge "Merli" (L. 319/1976) ed altri provvedimenti, tra cui il D.Lgs. 130/1992 (qualità delle acque dolci), il D.Lgs. 132/1992 (acque sotterranee) e il D.Lgs. 133/1992 (scarichi di sostanze pericolose).
Il nuovo decreto legislativo oltre a recepire le direttive comunitarie 91/271/CEE (acque reflue urbane) e 91/626/CEE (inquinamento da nitrati in agricoltura) riordina tutta la materia dell'inquinamento idrico e si configura come un testo unico di riferimento. Rimanda comunque a sei ulteriori decreti attuativi.
Nel D.Lgs 11 maggio 1999, n. 152 viene inoltre data la definizione di scarico che mancava nella legge Merli (v. Art. 2 dellalegge). I limiti di emissione sono fissati sia a livello nazionale (allegato 5), che a livello regionale in base ai piani di tutela e agli obiettivi di qualità regionali. L'allegato 5 sostituisce le tabelle A e C della legge Merli, pertanto i nuovi scarichi dovranno essere conformi ai limiti ivi previsti e gli scarichi esistenti dovranno adeguarsi entro i termini stabiliti. Inoltre, il recente decreto 12 giugno 2003 n. 185, recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue, indirizza la ricerca tecnologica verso lo sviluppo di processi avanzati di trattamento che consentanto di ridurre la concentrazione di sostanze inquinanti al di sotto dei valori previsti dal Dlgs 11 maggio 1999 n. 152.
Con riferimento alla crescente problematica relativa ai siti contaminati, la normativa recente, definita sostanzialmente dal Dlgs 5 febbraio 1997 n.22 e dal DM 471/99, definisce l'obbligo di denuncia delle situazione di inquinamento e stabilisce una serie di procedure obbligatorie finalizzate in ultima analisi alla bonifica del sito contaminato. A tale scopo. Risulta di particolare interesse lo studio, sviluppo e validazione di tecnologie innovative per la bonfica di siti contaminati, basate su processi di natura biologica o basati su metodiche chimico-fisiche. In aprticolare, seguendo lo spirito della legislazione vigente, andranno sviluppate tecnologie in situ che prevedano cioè di non movimentare la matrice ambientale interessata dalla situazione di inquinamento.
In quest'ambito, risultano pertanto di particolare interesse e saranno pertanto obiettivo formativo del presente dottorato di ricerca i seguenti argomenti:
- studio dei processi di trattamento terziari delle acque reflue,quali ad esempio: coagulazione-flocculazione, ossidazione chimica, adsorbimento, scambio ionico. Saranno affrontati aspetti progettuali unitamente allo studio dei modelli per la simulazione di queste unità di processo.
- Studio dei processi di trattamento di suoli ed acque di falda contaminati da metalli pesanti, composti organici basati su principi chimico-fisici (ossidazione, riduzione, stabilizzazione), o biologici (attenuazione naturale, in situ bioremediation, compostaggio, etc.) .
- Sviluppo di procedure innovative per la valutazione del rischio sanitario ed ambientale proveneiente da sisti contaminati, anche mediante l'introduzione di vie di esposizione non previste nelle procedure attuali.
- Implementazioni tecnico-gestionali di sistemi di abbattimento e controllo degli inquinanti prodotti dagli impianti di termovalorizzazione rifiuti.
- Ciclo integrato dei rifiuti: tecniche di minimizzazione dei residui e della pericolosità degli stessi.

In conclusione, le attività formative previste a livello didattico, unite agli argomenti di ricerca che potranno essere sviluppati dagli studenti nell'ambito del dottorato in Ingegneria Ambientale presso l'Università di Roma Tor Vergata, riguardano tematiche certamente incluse nell'ambito di indagine prioritaria relativo alle tecnologie innovative per la tutela dell'ambiente, indicati dal DM 23/10/2003.

 

 
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