Ingegneria Edile Architettura e Costruzione
Coordinatore
Prof. Sergio Poretti
Tel. +39 06/72597031
Email: poretti@uniroma2.it


Collegio dei Docenti

Prof. Claudia Conforti
Prof. Flaminio Lucchini
Prof. Sergio Poretti
Prof. Luigi Ramazzotti
Prof. Silvano Stucchi
Prof. Maristella Casciato
Prof. Rinaldo Capomolla
Arch. Maria Grazia d'Amelio
Ing. Claudio Greco
Ing. Tullia Iori
Arch. Carla Saggioro
Arch. Francesco Maria Taormina
Arch. Rosalia Vittoriani
Prof. Stefania Mornati


International Partnerships
University of Geneva


 

Il dottorato di ricerca in “Ingegneria Edile: Architettura e Costruzione” si inserisce nel sistema dell’alta formazione dell’Università di Tor Vergata. In coerenza con l’aumento del numero di laureati della classe di laurea specialistica 4/S dell’università stessa, a seguito del successo della riforma dei cicli universitari, è aumentata la domanda di formazione superiore nel settore.
Il dottorato offre alta formazione nel campo dell’approfondimento delle tecniche edilizie storiche e moderne, che vengono analizzate al fine di garantirne la conservazione e il recupero delle relative architetture. La conoscenza approfondita del modo di costruire l’architettura nelle diverse fasi storiche è fondamentale strumento per la conservazione dei beni culturali.
I contenuti formativi sono in linea con le specifiche competenze della struttura dipartimentale che ospita il dottorato. I ricercatori del dipartimento infatti, in collaborazione con altri centri di ricerca pubblici nazionali e internazionali, svolgono da anni ricerche nell’ambito dell’evoluzione delle tecnologie edilizie, ricerche di riconosciuto valore scientifico spesso condotte nell’ambito di programmi di ricerca di interesse nazionale finanziati con fondi PRIN.
I risultati di base di queste ricerche sono diffusi nell’ambito del dottorato al fine della formazione di personale altamente specializzato per le Soprintendenze, per le Istituzioni locali e nazionali, per le imprese private che operano nel campo della conservazione.

Il dottorato è organizzato in modo da offrire ai dottorandi una serie di corsi specialistici di livello superiore e un ampio spettro di cicli seminariali specifici selezionando i quali si configura il piano di studi individuale.
I corsi specialistici sono prevalentemente corsi appositi istituiti al fine di completare la formazione di base: in alcuni casi al fine di omogeneizzare le conoscenze è richiesto ai dottorandi di frequentare insegnamenti presenti nei corsi di laurea specialistica della Facoltà di Ingegneria, per i quali è richiesto il superamento dell’esame.
Il programma dei cicli seminariali è articolato nelle seguenti tre sezioni tematiche: Analisi di edifici o complessi edilizi storici e moderni, esemplari per il rapporto tra le soluzioni architettoniche e le tecniche applicate; Storia di particolari tecnologie edilizie e della loro rilevanza sul linguaggio architettonico; Progettazione esecutiva mirata alla conservazione di architetture storiche e moderne che comportino l'adozione di specifiche tecniche edilizie.
In ognuno degli anni di dottorato sono trattati argomenti propri di tutte le tre sezioni suddette curandone particolarmente l'integrazione. I dottorandi seguono inoltre seminari o corsi attivati nell’ambito di altri dottorati e Master che, a giudizio del Collegio dei Docenti, sono stati ritenuti con contenuti affini e si svolgono in tempi compatibili con quelli del dottorato. I cicli seminariali proposti ai dottorandi sono organizzati utilizzando principalmente risorse interne all’Ateneo, ma grazie anche alla collaborazione di capitale umano e ricercatori delle Soprintendenze, del DARC e di altre associazioni competenti.
Ogni dottorando è aiutato da un tutor nella compilazione del suo piano di studi, soprattutto nella scelta delle attività formative integrative (stage presso archivi e le soprintendenze, tirocini presso istituzioni e associazioni nazionali e internazionali attive nel campo, ecc). Sono in corso di verifica alcuni corsi sperimentali adottati al fine di promuovere l’innovazione nella didattica dell’alta formazione.

L’attività prioritaria del dottorato è strutturata in modo da offrire percorsi formativi orientati all’esercizio di attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati.
I dottorandi svolgono infatti nel corso della loro attività triennale un progetto di ricerca originale, con contenuti innovativi, in modo indipendente.
In accordo con il docente che funge da tutor, ogni studente sviluppa un progetto di ricerca, pianificandone le diverse fasi di sviluppo e specificando la sede o le sedi dove realizzare l’attività di ricerca. La ricerca viene avviata entro i due mesi iniziali del primo anno di corso, dopo la verifica delle attitudini del dottorando stesso.
Ad intervalli brevi, ciascun dottorando presenta al Collegio dei docenti una relazione per la verifica del grado di preparazione raggiunto e dello stato di avanzamento della ricerca.
Le tesi hanno oggetto riferibile ad uno dei tre temi affrontati dai seminari e dai corsi. Sia l'analisi di architetture che la storia di tecnologie edilizie sono svolte dopo opportuno esame dello stato dell’arte, l’acquisizione della letteratura tecnico-scientifica disponibile pubblicata in campo internazionale, reperimento di documenti di archivio, rilievo diretto delle opere architettoniche e ridisegno analitico di parti significative delle opere stesse.
I risultati dell’attività di ricerca svolta per la tesi di dottorato vengono sistematicamente presentati dai dottorati nel corso di convegni scientifici nazionali e internazionali e confluiscono in pubblicazioni scientifiche.

Il dottorato inoltre ha accolto i suggerimenti presenti nelle linee guida per la politica scientifica e tecnologica del governo, adottando una politica di rapporti di collaborazione internazionale.
Primaria collaborazione è quella che coinvolge i paesi del bacino del Mediterraneo, in particolare la Libia. Già da un biennio infatti laureati libici seguono il dottorato in Architettura e Costruzione, sfruttando i posti in esubero previsti dal bando e grazie a generose borse di studio offerte dal Ministero degli esteri libico. I temi di ricerca originale condotti dai dottorandi libici si incentrano sullo studio e la valorizzazione delle numerosissime architetture progettate da architetti italiani in Libia e sulla conoscenza approfondita delle tecniche costruttive esportate nel Paese e sulla capacità di adattamento di quelle tecniche alle realtà locali.
Ulteriore collaborazione è quella con la Cina, con la quale la struttura dipartimentale ha già da anni avviato una fattiva collaborazione e un intenso scambio di ricercatori e personale. L’eccezionale sviluppo dell’industria edilizia riconoscibile nella nazione cinese apre un’interessante occasione di ricerca e confronto con l’equivalente realtà italiana ed europea: la collaborazione con un Istituto di ricerca pubblico, il Centro studi sull’edilizia, ha consentito ad alcuni dottorandi italiani di avviare temi di ricerca originale sullo sviluppo delle tecnologie edilizie in Cina.

Il dottorato si inserisce perfettamente nell’ambito di indagine prioritaria “Tecnologie innovative per la tutela dell’ambiente”, considerando il patrimonio architettonico italiano parte fondamentale della qualità dell’ambiente e pertanto le tecniche e gli studi innovativi che ne garantiscano la migliore tutela e ne valorizzino le potenzialità sono da considerarsi a tutti gli effetti appartenenti all’ambito prioritario.
Il sostegno del dottorato in questione sembra dunque perfettamente coerente con l’Asse 1, Avanzamento delle frontiere della conoscenza, primo dei quattro assi strategici di intervento per il potenziamento della R&S italiana previsti nelle Linee guida per la politica scientifica e tecnologica del governo.

 
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