Il dottorato di ricerca in “Ingegneria
Edile: Architettura e Costruzione” si inserisce nel sistema dell’alta
formazione dell’Università di Tor Vergata. In coerenza
con l’aumento del numero di laureati della classe di laurea specialistica
4/S dell’università stessa, a seguito del successo della
riforma dei cicli universitari, è aumentata la domanda di formazione
superiore nel settore.
Il dottorato offre alta formazione nel campo dell’approfondimento
delle tecniche edilizie storiche e moderne, che vengono analizzate al
fine di garantirne la conservazione e il recupero delle relative architetture.
La conoscenza approfondita del modo di costruire l’architettura
nelle diverse fasi storiche è fondamentale strumento per la conservazione
dei beni culturali.
I contenuti formativi sono in linea con le specifiche competenze della
struttura dipartimentale che ospita il dottorato. I ricercatori del
dipartimento infatti, in collaborazione con altri centri di ricerca
pubblici nazionali e internazionali, svolgono da anni ricerche nell’ambito
dell’evoluzione delle tecnologie edilizie, ricerche di riconosciuto
valore scientifico spesso condotte nell’ambito di programmi di
ricerca di interesse nazionale finanziati con fondi PRIN.
I risultati di base di queste ricerche sono diffusi nell’ambito
del dottorato al fine della formazione di personale altamente specializzato
per le Soprintendenze, per le Istituzioni locali e nazionali, per le
imprese private che operano nel campo della conservazione.
Il dottorato è organizzato in
modo da offrire ai dottorandi una serie di corsi specialistici di livello
superiore e un ampio spettro di cicli seminariali specifici selezionando
i quali si configura il piano di studi individuale.
I corsi specialistici sono prevalentemente corsi appositi istituiti
al fine di completare la formazione di base: in alcuni casi al fine
di omogeneizzare le conoscenze è richiesto ai dottorandi di frequentare
insegnamenti presenti nei corsi di laurea specialistica della Facoltà
di Ingegneria, per i quali è richiesto il superamento dell’esame.
Il programma dei cicli seminariali è articolato nelle seguenti
tre sezioni tematiche: Analisi di edifici o complessi edilizi storici
e moderni, esemplari per il rapporto tra le soluzioni architettoniche
e le tecniche applicate; Storia di particolari tecnologie edilizie e
della loro rilevanza sul linguaggio architettonico; Progettazione esecutiva
mirata alla conservazione di architetture storiche e moderne che comportino
l'adozione di specifiche tecniche edilizie.
In ognuno degli anni di dottorato sono trattati argomenti propri di
tutte le tre sezioni suddette curandone particolarmente l'integrazione.
I dottorandi seguono inoltre seminari o corsi attivati nell’ambito
di altri dottorati e Master che, a giudizio del Collegio dei Docenti,
sono stati ritenuti con contenuti affini e si svolgono in tempi compatibili
con quelli del dottorato. I cicli seminariali proposti ai dottorandi
sono organizzati utilizzando principalmente risorse interne all’Ateneo,
ma grazie anche alla collaborazione di capitale umano e ricercatori
delle Soprintendenze, del DARC e di altre associazioni competenti.
Ogni dottorando è aiutato da un tutor nella compilazione del
suo piano di studi, soprattutto nella scelta delle attività formative
integrative (stage presso archivi e le soprintendenze, tirocini presso
istituzioni e associazioni nazionali e internazionali attive nel campo,
ecc). Sono in corso di verifica alcuni corsi sperimentali adottati al
fine di promuovere l’innovazione nella didattica dell’alta
formazione.
L’attività prioritaria
del dottorato è strutturata in modo da offrire percorsi formativi
orientati all’esercizio di attività di ricerca di alta
qualificazione presso università, enti pubblici o soggetti privati.
I dottorandi svolgono infatti nel corso della loro attività triennale
un progetto di ricerca originale, con contenuti innovativi, in modo
indipendente.
In accordo con il docente che funge da tutor, ogni studente sviluppa
un progetto di ricerca, pianificandone le diverse fasi di sviluppo e
specificando la sede o le sedi dove realizzare l’attività
di ricerca. La ricerca viene avviata entro i due mesi iniziali del primo
anno di corso, dopo la verifica delle attitudini del dottorando stesso.
Ad intervalli brevi, ciascun dottorando presenta al Collegio dei docenti
una relazione per la verifica del grado di preparazione raggiunto e
dello stato di avanzamento della ricerca.
Le tesi hanno oggetto riferibile ad uno dei tre temi affrontati dai
seminari e dai corsi. Sia l'analisi di architetture che la storia di
tecnologie edilizie sono svolte dopo opportuno esame dello stato dell’arte,
l’acquisizione della letteratura tecnico-scientifica disponibile
pubblicata in campo internazionale, reperimento di documenti di archivio,
rilievo diretto delle opere architettoniche e ridisegno analitico di
parti significative delle opere stesse.
I risultati dell’attività di ricerca svolta per la tesi
di dottorato vengono sistematicamente presentati dai dottorati nel corso
di convegni scientifici nazionali e internazionali e confluiscono in
pubblicazioni scientifiche.
Il dottorato inoltre ha accolto i suggerimenti
presenti nelle linee guida per la politica scientifica e tecnologica
del governo, adottando una politica di rapporti di collaborazione internazionale.
Primaria collaborazione è quella che coinvolge i paesi del bacino
del Mediterraneo, in particolare la Libia. Già da un biennio
infatti laureati libici seguono il dottorato in Architettura e Costruzione,
sfruttando i posti in esubero previsti dal bando e grazie a generose
borse di studio offerte dal Ministero degli esteri libico. I temi di
ricerca originale condotti dai dottorandi libici si incentrano sullo
studio e la valorizzazione delle numerosissime architetture progettate
da architetti italiani in Libia e sulla conoscenza approfondita delle
tecniche costruttive esportate nel Paese e sulla capacità di
adattamento di quelle tecniche alle realtà locali.
Ulteriore collaborazione è quella con la Cina, con la quale la
struttura dipartimentale ha già da anni avviato una fattiva collaborazione
e un intenso scambio di ricercatori e personale. L’eccezionale
sviluppo dell’industria edilizia riconoscibile nella nazione cinese
apre un’interessante occasione di ricerca e confronto con l’equivalente
realtà italiana ed europea: la collaborazione con un Istituto
di ricerca pubblico, il Centro studi sull’edilizia, ha consentito
ad alcuni dottorandi italiani di avviare temi di ricerca originale sullo
sviluppo delle tecnologie edilizie in Cina.
Il dottorato si inserisce perfettamente
nell’ambito di indagine prioritaria “Tecnologie innovative
per la tutela dell’ambiente”, considerando il patrimonio
architettonico italiano parte fondamentale della qualità dell’ambiente
e pertanto le tecniche e gli studi innovativi che ne garantiscano la
migliore tutela e ne valorizzino le potenzialità sono da considerarsi
a tutti gli effetti appartenenti all’ambito prioritario.
Il sostegno del dottorato in questione sembra dunque perfettamente coerente
con l’Asse 1, Avanzamento delle frontiere della conoscenza, primo
dei quattro assi strategici di intervento per il potenziamento della
R&S italiana previsti nelle Linee guida per la politica scientifica
e tecnologica del governo.