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![]() Storia, Scienze e Tecniche della Musica |
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Coordinatore ![]()
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Obiettivo del dottorato
proposto è quello di formare giovani ricercatori in diversi ambiti
della musicologia alla luce delle più recenti tendenze metodologiche
in campo internazionale. Particolare attenzione sarà rivolta ad
aspetti e questioni che prevedono un approccio interdisciplinare, con
particolare riguardo alla storia del teatro e della letteratura, alla
linguistica, alla storia del pensiero filosofico e scientifico, alla etnoantropologia,
alla psicoacustica e fisica del suono. A tal fine le attività formative
nel corso del triennio saranno articolate in tre indirizzi: 1) Storico–filologico,
2) Teorico–sistematico, 3) Etnomusicologico. Fermo restando che
ogni indirizzo curriculare si basa per una parte su attività formative
comuni, e che in tutti i percorsi sarà dato ampio rilievo all’uso
delle più recenti tecnologie informatiche nel campo della documentazione,
archiviazione, conservazione e analisi delle fonti e dei testi musicali,
sono state individuate una serie di aree scientifico-disciplinari e temi
di ricerca caratterizzanti ciascun indirizzo. Per l’indirizzo storico-filologico:
musica medievale e rinascimentale; musica barocca; musica moderna; musica
contemporanea; organologia e iconografia musicale; filologia musicale;
paleografia musicale; storia e critica del testo musicale; fonti e bibliografia
della musica; storia delle istituzioni musicali. Per l’indirizzo
teorico-sistematico: teoria e analisi della musica; storia delle teorie
musicali; musica, metrica e poesia; estetica e filosofia della musica;
la musica nel pensiero filosofico e scientifico; semiologia e filosofia
del linguaggio; sociologia della musica e problemi della recezione; psicoacustica
e percezione della musica; acustica ed elaborazione digitale del suono;
produzione, trattamento e conservazione delle fonti sonore e audiovisive.
Per l’indirizzo etnomusicologico: metodologia della ricerca etnomusicologica;
antropologia culturale e musica; musica, trance e sciamanismo; musica
folklorica italiana ed europea; sistemi, repertori e strumenti musicali
extraeuropei; musica, danza e cinesica; tradizioni afroamericane, jazz
e rock.
Il corpo docente del dottorato è stato definito al fine di coprire la fascia di competenze sopraindicate. Ad un nucleo maggioritario di docenti dell’Università di Tor Vergata si affianca un professore dell’Università della North Carolina at Chapel Hill e docenti delle università della Tuscia, di Chieti, di Roma Tre e “Cattolica del Sacro Cuore” di Milano. E’ comunque prevista la possibilità di collaborazioni esterne su temi specifici di ricerca. E’ previsto che i dottorandi usufruiscano di un periodo di studio all’estero. A tale riguardo esistono una serie di contatti internazionali con istituzioni e studiosi stranieri (soprattutto in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Germania, Austria e Stati Uniti) atti a garantire tale possibilità nelle diverse aree di ricerca individuate. L’attività formativa potrà usufruire dei supporti didattici e di ricerca di cui è dotato, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, il Laboratorio musicale, nelle sue sezioni di Musica elettronica, Musica antica, Musica corale, Analisi musicale, Bibliografia e biblioteconomia musicale, già attive e dotate di attrezzature tecnico-scientifiche e di strumenti musicali antichi e moderni, e nella costituenda sezione di archivio-laboratorio di Etnomusicologia, dove confluiranno materiali sonori e audiovisivi e strumenti musicali messi a disposizione dai docenti di etnomusicologia e di antropologia culturale. Il dottorato prevede la valutazione in ingresso di competenze qualificate nel campo della musicologia attraverso un esame articolato in due prove scritte, consistenti in un elaborato metodologico e in una prova di riconoscimento e analisi di brani musicali, e una prova orale comprendente l’accertamento della conoscenza della lingua inglese. Al termine del primo e del secondo anno sono previste una prova scritta e una orale quali verifiche in itinere del lavoro svolto: al termine del secondo anno la prova orale comprenderà l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera diversa dall’inglese, concordata in riferimento all’argomento di ricerca. L’attività formativa prevede, soprattutto nel primo anno, un congruo numero di lezioni frontali, oltre a seminari e laboratori. La didattica sarà integrata attraverso la partecipazione a convegni e conferenze. La verifica continua in itinere sarà garantita, oltre che dai rapporti con il tutor, da incontri periodici dei dottorandi con il collegio dei docenti. Nel secondo anno, parallelamente alla diminuzione delle ore di lezione frontale è previsto un periodo di soggiorno di studio/ricerca all’estero. Il terzo anno sarà dedicato in prevalenza alla stesura delle dissertazione; nel corso del terzo anno potranno essere previsti periodi di stage presso enti e istituzioni in riferimento alla ricerca condotta.
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