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Ma quale è l'energia dell'europa preindustriale? È energia quella fornita dai "muscoli d'uomini e garretti di cavalli" è energia quella che muove le pale dei mulini medievali, è energia la forza dei venti che spinge verso il Nuovo Mondo i vascelli spagnoli. Gli autori vogliono cogliere nel loro libro i mutamenti quantitativi e qualitativi che percorrono la storia dell'occidente nell'utilizzo e nella gestione dell'energia che si fa sempre più scarsa nelle fasi di più intensa crescita demografica. La scena di storia economica che così si dischiude ha come protagonisti gli epigoni dell'homo sapiens, nella lotta per appropriarsi, in misura via via crescente, di risorse caloriche. Uomini che affidano il successo delle proprie strategie vitali alla simbiosi con il mondo animale e vegetale e, in pari tempo, all'edificazione di un sistema produttivo massimamente efficente legato alle scelte e all'adattamento di tecniche spesso mutuate dall'oriente.
(Roberta Morelli)