DIVISIONE I
4.4) SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DI SCUOLA SECONDARIA: REGOLAMENTO DIDATTICO.
Il Presidente ricorda che il Senato Accademico ed il
Consiglio di Amministrazione, rispettivamente nelle sedute del 6 e del 30 ottobre 1998,
hanno espresso parere favorevole allistituzione presso questo Ateneo della Scuola di
specializzazione per la formazione degli insegnanti di scuola secondaria, disciplinata
dalla legge 127/97 - art. 17 comma 117 - ed allinserimento della Scuola stessa nello
Statuto di Ateneo.
Il Presidente, pertanto, sottopone allattenzione del Consiglio il Regolamento
didattico per la Scuola di specializzazione allinsegnamento secondario istituita ed
attivata sulla base della relativa convenzione tra le sei università del Lazio.
Regolamento didattico per la Scuola di Specializzazione
allinsegnamento secondario istituita e attivata sulla base della
relativa
Convenzione tra le sei Università del Lazio
firmata dai Rettori competenti il 27 ottobre 1998
VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341,
articolo 4, comma 2;
VISTI i "Criteri generali per la disciplina da parte delle università degli
ordinamenti dei Corsi di laurea in scienze della formazione primaria e delle Scuole di
specializzazione allinsegnamento secondario," emanati con d.m. 26 maggio 1998;
VISTA la Convenzione tra le Università statali e non statali del Lazio firmata in
data 27 ottobre 1998 per lattivazione della Scuola di Specializzazione per la
formazione degli insegnanti di scuola secondaria;
VISTO il d.r. n. 2966 del 31 dicembre 1998, con il quale si inserisce nello Statuto
dellUniversità di Roma "Tor Vergata" la Scuola di specializzazione per la
formazione degli insegnanti di scuola secondaria;
Le Università del Lazio e precisamente Roma "La Sapienza", Roma
"Tor Vergata", Roma III, Viterbo "La Tuscia", Cassino e LUMSA
istituiscono e inseriscono nei loro rispettivi Regolamenti di Ateneo la Scuola di
specializzazione allinsegnamento secondario che ha la durata di 2 anni, suddivisi in
4 semestri.
Articolo 1
La scuola si articola in indirizzi di cui allallegato A. Ogni indirizzo corrisponde a una pluralità di classi di abilitazione allinsegnamento. In relazione alle abilitazioni di anno in anno conseguibili, il Consiglio della Scuola delibera gli indirizzi da attivare, il numero di studenti da ammettere per ciascun indirizzo e lopportunità che due o più indirizzi operino congiuntamente. Lobiettivo formativo generale è definito dal profilo professionale di cui allallegato B.
Articolo 2
Costituiscono titolo di ammissione, relativamente ad ogni specifica
abilitazione
a) le lauree che danno accesso allabilitazione in oggetto;
b) i diplomi conseguiti presso le Accademie di belle arti e gli Istituti superiori per le
industrie artistiche, i Conservatori e gli Istituti musicali pareggiati, gli ISEF;
c) i titoli universitari conseguiti in un paese dellUnione europea che diano accesso
nel paese stesso, alle attività di formazione degli insegnanti per larea
disciplinare corrispondente.
Articolo 3
La Scuola é una struttura interateneo; essa opera in collaborazione con le facoltà e i dipartimenti interessati dei sei Atenei del Lazio che hanno sottoscritto la convenzione di cui in epigrafe. Ai fini amministrativi e gestionali la Scuola ha sede presso lUniversità di Roma III con la collaborazione delle altre Università.
Articolo 4
Il corpo docente della Scuola é costituito
a) dallorganico assegnato dalle Università convenzionate;
b) dai docenti afferenti ad altre strutture delle singole Università, che esercitino
nella Scuola parte dei loro obblighi didattici;
c) dai titolari di contratti di insegnamento
d) dagli insegnanti secondari assegnati alla Scuola secondo la specifica normativa
prevista.
Articolo 5
Sono organi della Scuola: il Direttore, il Consiglio della Scuola, la Giunta, i Consigli di Indirizzo per ciascuno degli indirizzi attivati. La Scuola é dotata di un Segretario amministrativo che coadiuva il Direttore nella gestione della Scuola stessa. La Giunta é composta dal Direttore e dai Coordinatori dei Consigli di Indirizzo. Ne fa parte il Segretario Amministrativo.
Articolo 6
Il Consiglio della Scuola é composto dai docenti responsabili dei corsi (con un minimo di 45 ore annuali di docenza), da rappresentanti degli insegnanti secondari assegnati (uno per indirizzo), da rappresentanti degli studenti (uno per indirizzo), e da un rappresentante per ciascun ente pubblico o associazione che abbia sottoscritto una convenzione con la Scuola.
Articolo 7
I Consigli di Indirizzo sono costituiti da tutti i docenti responsabili di corsi, o moduli, dagli insegnanti secondari assegnati allindirizzo e da rappresentanti degli studenti iscritti allindirizzo (in misura proporzionale al numero totale di studenti di ciascun indirizzo). Il Consiglio di Indirizzo è coordinato da un docente eletto tra i professori afferenti.
Articolo 8
Il regolamento didattico di struttura definisce le modalità per assicurare la presenza di docenti dellarea 1 (di cui allallegato C) in ciascun Consiglio di Indirizzo e ripartisce le competenze tra Consiglio della Scuola e Consigli di indirizzo).
Articolo 9
Le attività didattiche relative ai corsi, al laboratorio e al tirocinio, e le procedure di verifica e di valutazione sono programmati collegialmente dai competenti Consigli di Indirizzo e condotti dai docenti in maniera coordinata. La partecipazione alle riunioni collegiali costituisce adempimento dei doveri accademici.
Articolo 10
A tutte le attività didattiche è attribuito un peso in crediti secondo le norme del sistema ECTS. Il totale dei crediti é 120. Con riferimento al DM MURST 26.5.98, almeno 24 crediti sono attribuiti a ciascuna delle Aree 1,2 e 3 (di cui allallegato C), almeno 30 crediti allArea 4 (Ibidem), 10 crediti alla preparazione della Relazione conclusiva che riguarda attività svolte nel laboratorio e nel tirocinio.
Articolo 11
Le prove di valutazione intermedie, che saranno disciplinate dal
regolamento didattico di struttura, riguardano, di regola, una pluralità di attività
didattiche e sono determinate in un numero non superiore a 3 per semestre. E
prevista in ogni caso una prova specifica di conoscenza di una lingua straniera.
Lesame finale per il conseguimento del diploma di specializzazione ha
valore di esame di Stato ed abilita allinsegnamento per le classi di abilitazione
corrispondenti ai titoli di ammissione e allitinerario formativo seguito. Della
relativa commissione esaminatrice fanno parte docenti che abbiano collaborato alle
attività didattiche della Scuola di specializzazione.
Articolo 12
Il successivo regolamento didattico di struttura preciserà le attività didattiche, prevedendo gli insegnamenti da impartire per i vari indirizzi, anche articolati in moduli, i modi di organizzazione delle attività di Laboratorio, del Tirocinio e di altre modalità didattiche. Determinerà eventuali abbreviazioni della durata della scuola in relazione a crediti riconosciuti, eventuali debiti didattici da assolvere e gli adempimenti degli studenti in relazione allimpegno didattico complessivo semestrale. Determinerà inoltre, attraverso un curricolo aggiuntivo come previsto dal DM MURST 26.5.98, le modalità per le quali il diploma può essere valido anche per le attività di sostegno.
ALLEGATO A
- Indirizzo linguistico-letterario
- Indirizzo fisico-informatico
- Indirizzo delle scienze naturali
- Indirizzo delle lingue straniere
- Indirizzo tecnologico
- Indirizzo economico-giuridico
- Indirizzo delle scienze umane
- Indirizzo delle scienze motorie
- Indirizzo musicale
- Indirizzo artistico
ALLEGATO B
Contenuti minimi qualificanti della scuola
Lordinamento didattico di ogni ateneo individua, quali contenuti
minimi qualificanti necessari al conseguimento dellobiettivo formativo relativamente
alla scuola, attività didattiche e relativi crediti afferenti alle aree seguenti e
relativi settori scientifico-disciplinari:
area 1: formazione per la funzione docente
Comprende attività didattiche finalizzate allacquisizione delle necessarie
attitudini e competenze di cui allallegato C nella scienze delleducazione e in
altri aspetti trasversali della funzione docente.
area 2: contenuti formativi degli indirizzi
Comprende attività didattiche finalizzate allacquisizione di
attitudini e competenze di cui allallegato C, relative alle metodologie didattiche
delle corrispondenti discipline, con specifica attenzione alla logica alla genesi, allo
sviluppo storico, alle implicazioni epistemologiche, al significato pratico e alla
funzione sociale di ciascun sapere.
area 3: laboratorio
Comprende lanalisi, la progettazione e la simulazione di
attività didattiche di cui alle aree 1 e 2, con intervento coordinato di docenti di
entrambe le aree e con specifico riferimento ai contenuti formativi degli indirizzi.
area 4: tirocinio
Comprende le esperienze svolte presso istituzioni scolastiche al fine
dellintegrazione tra competenze teoriche e competenze operative, con il contributo
degli insegnanti supervisori e con la guida di un team specifico.
ALLEGATO C
Obiettivo Formativo
Costituisce obiettivo formativo del corso di laurea e della scuola il
seguente insieme di attitudini e di competenze caratterizzanti il profilo professionale
dellinsegnante, che possono essere integrati e specificati negli ordinamenti
didattici.
1) possedere adeguate conoscenze nellambito dei settori disciplinari
di propria competenza, anche con riferimento agli aspetti storici ed epistemologici;
2) ascoltare, osservare, comprendere gli allievi durante lo svolgimento delle attività
formative, assumendo consapevolmente e collegialmente i loro bisogni formativi e
psicosociali al fine di promuovere la costruzione dellidentità personale, femminile
e maschile, insieme allauto-orientamento;
3) esercitare le proprie funzioni in stretta collaborazione con i colleghi, le famiglie,
le autorità scolastiche, le agenzie formative, produttive e rappresentative del
territorio;
4) inquadrare, con mentalità aperta alla critica e allinterazione
culturale le proprie competenze disciplinari nei diversi contesti educativi;
5) continuare a sviluppare e approfondire le proprie conoscenze e le proprie
competenze professionali, con permanente attenzione alle nuove acquisizioni scientifiche;
6) rendere significative, sistematiche, complesse e motivanti le attività didattiche
attraverso una progettazione curricolare flessibile che includa decisioni rispetto a
obiettivi, aree di conoscenza, metodi didattici;
7) rendere gli allievi partecipi del dominio di conoscenza e di esperienza di cui operano
in modo adeguato alla progressione scolastica, alla specificità di contenuti, alla
interrelazione contenuti-metodi, come pure allintegrazione con altre aree formative;
8) organizzare il tempo, lo spazio, i materiali, anche multimediali, le tecnologie
didattiche per fare della scuola un ambiente per lapprendimento di ciascuno e di
tutti;
9) gestire la comunicazione con gli allievi e linterazione tra loro come strumenti
essenziale per la costruzione di atteggiamenti, abilità, esperienze, conoscenze e per
larricchimento del piacere di esprimersi e di apprendere e della fiducia nel poter
acquisire nuove conoscenze;
10) promuovere linnovazione nella scuola anche in collaborazione con altre scuole e
con il mondo del lavoro;
11) verificare e valutare, anche attraverso gli strumenti docimologici più aggiornati, le
attività di insegnamento-apprendimento e lattività complessiva della scuola;
12) assumere il proprio ruolo sociale nel quadro dellautonomia della scuola, nella
consapevolezza dei doveri e dei diritti dellinsegnante e delle relative
problematiche organizzative e con attenzione alla realtà civile e culturale (italiana ed
europea) in cui essa opera e alle necessarie aperture interetniche nonché alle specifiche
problematiche di insegnamento ad allievi di cultura, lingua e nazionalità non italiana.
Terminata la relazione il Presidente dichiara aperta la discussione.
.OMISSIS .
IL CONSIGLIO
- udita la relazione del Presidente;
- preso atto del decreto, in data 31 dicembre 1998, di istituzione della Scuola di
specializzazione per la formazione degli insegnanti di scuola secondaria;
- acquisito il parere favorevole del Senato Accademico, nella seduta del 2 febbraio u.s.;
- con voto unanime espresso nelle forme di legge
DELIBERA
lapprovazione del Regolamento didattico della Scuola di specializzazione per la formazione degli insegnanti di scuola secondaria.
LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO SEDUTA STANTE
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO |
IL RETTORE |
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