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Dalla lettura della nota del 31 maggio
scorso delle OO.SS. CGIL- CISL -UIL e RdB-CUB si rileva chiaramente l' intento
di attribuire alla responsabilità dell' Amministrazione la "mancata
applicazione dell'intesa " del 22 dicembre scorso, addebitando ad essa
"la denunciata mancanza della necessaria copertura finanziaria rappresentata
dalla stessa Amministrazione".
Alcun cenno viene fatto sulla proposta concreta della Parte pubblica di effettuare,
attraverso meccanismi non ìn contrasto con ì vincoli risultanti
dal CCNL, un numero di passaggi di categoria di gran lunga superiore a quello
ottenibile con l'applicazione della stessa preintesa se inevitabilmente applicata
nel rispetto delle previsioni dell'art. 4, comma 4.
Ne' alcunche' viene rìferito sul mutato orientamento delle istanze sindacali
rispetto alla stessa preintesa, chiaramente emerso in occasione dell'assemblea
del personale tenutasi il giorno 15 maggio, nel corso della quale è stata
richiesta l' attuazione dell' art. 74 c. 5, lett. "c', con meccanismi tali
da superare di gran lunga i limiti imposti dallo stesso articolo del CCNL.
Orbene, per eliminare definitivamente qualsiasi dubbio sulle ìntenzioni
della scrivente Amministrazione, si ribadisce nuovamente la volontà di
applicare quanto sottoscritto il 22 dicembre 2000, senza alcuna riserva, così
respingendo la gratuita provocazione di richiesta di ritiro della "propria
firma dall 'accordo con le dovute ampie ed esaustive motivazioni" .
Allo stesso tempo si ribadisce che non potrà essere accettata qualunque
interpretazione della stessa preintesa riguardo all'applicazione dell'art. 74,
c. 5 lett. 'c' che, superando ogni legittimo significato del testo, miri all'
attuazione di meccanismi in contrasto con le previsioni del CCNL (art. 4. comma
4).
Devonsi poi registrare continue espressioni ingiuriose nei confronti dell'Amministrazione
che non si limitano più a presunte incapacità di far di conto
ovvero al non saper quantifìcare il fondo per il salario accessorio o
alla fantasiosa "situazione odiosa di cocchi e cocchetti" ma, sono
insopportabilmente giunte alla rappresentazione, quale "forma di rappresaglia
contro i /avoratori" (?!!), delle proposte della Parte pubblica, in attuazione,
pur esplicitamente più volte sollecitata da alcune OO.SS., della stessa
preintesa sottoscritta il 22 dicembre.
Infine, trovandosi pertanto costretta a registrare una situazione di evidente
stallo della trattativa, questa Amministrazione crede necessaria una pausa di
riflessione, al termine della quale, in assenza di positivi segnali che giungessero
dai soggetti sindacali facenti parte della delegazione trattante a norma dell'art.
9. comma 2 CCNL, valuterà l'opportunità di ricorrere alle previsioni
del comma 3 dell'art. 9. ovvero ad ogni altra possibile e utile iniziativa finalizzata
alla positiva conclusione della trattativa.
Per tali motivi. la riunìone tra la Delegazione di parte pubblica e la
Delegazione di parte sindacale, già programmata per il giorno 7/6 p.
v ., è rinviata ad altra data.
Con i migliori saluti