Familia monetalis


        Come già visto, la menzione del titolo AAAFF, presente nelle emissioni monetarie dal 70 a.C. sino a 4 d.C., scompare definitivamente dalle monete d'oro, d'argento e di bronzo. L'esistenza di questa carica, sino alla metà del III secolo d.C., ci è testimoniata, però, dalla documentazione epigrafica. Forse la sparizione dalle monete potrebbe essere legata alle riforme di Augusto, per cui questa carica sarebbe diventata solo onorifica.

         La documentazione epigrafica (CIL VI, 42, 43, 44, 791, 239,298) ci testimonia anche l'esistenza di una familia monetalis strutturata gerarchicamente. Al vertice, nel III d.C., vi era il procurator a rationibus o rationalis il quale era incaricato dell'amministrazione dei beni dell'imperatore, del controllo delle ricchezze prodotte da tutte le provincie e delle spese di tutto l'impero. Un suo compito particolare e di notevole importanza era quello di notificare alle zecche i quantitativi di monete da coniare. Accedevano, generalmente, a questa carica liberti o membri dell'ordine equestre.

        A capo della zecca vera e propria vi era il procurator monetae (di rango equestre) dal quale dipendevano tutta una serie di persone, che il Lafourie ha diviso in tre dipartimenti, legati alle diverse operazioni che vi si svolgevano: