IIIviri monetales AAAFF


        La data di introduzione di questa carica è incerta: alcuni studiosi, basandosi su un passo di Pomponio (Dig. I, 2,27 ss), la fanno risalire al 289 a.C., altri, invece, ricollegandola all'inizio dell'emissione del denario, ritengono che sia da collocare nel 269 a.C.. Tale magistratura, che era costituita da tre membri, come dice lo stesso nome "tresviri", faceva parte del vigintisexvirato ed era posta all'inizio del cursus honorum. Faceva, quindi, parte di quelle magistrature ricoperte dai giovani che aspiravano alla carriera politica. E' probabile che la sua durata fosse di un anno.

     Verosimilmente, rientravano nei compiti dei tresviri:

         Secondo l'opinione di alcuni studiosi, i tresviri esercitavano le proprie funzioni sotto la direzione e la supervisione del senato.  Altri ritengono che questi erano in realtà nominati dai consoli e, di conseguenza, coniavano sotto l'imperium del console stesso.

         L'esistenza di questa magistratura è testimoniata storicamente non solo da documenti epigrafici ma anche, e soprattutto, dalle stesse monete a partire dal 71 a.C., sul denario di Mn Aquillius.

         In circostanze straordinarie, anche i magistrati superiori come pretori, edili o questori potevano battere moneta. Si tratta, generalmente, di emissioni autorizzate dal senato, legate a situazioni particolari, spesso indicate dai tipi o dalle legende ( ad esempio per l'acquisto di grano, restauri, costruzioni, etc.).

       Dopo la riforma di Augusto, a partire dal 4 a.C., questa magistratura non viene più menzionata sulle monete. La fonti epigrafiche, però, continuano ad attestarne l'esistenza. Si può, quindi, pensare che in età imperiale la carica sia stata solo onorifica.
 



denario di Piso e Caepio, 100 a.                                                     denario di a.Plautius, 54 a. C.

 

 

         aureo di Augusto, monetiere: C. Marius, zecca di Roma, 13 a.C.