I rinvenimenti monetali si dividono in due tipi fondamentali a seconda delle condizioni in cui essi si presentano: 1- esemplari isolati o sporadici 2- esemplari rinvenuti in nuclei più numerosi o ripostigli; entrambe le tipologie consentono analisi diversificate della circolazione monetaria.
Il primo gruppo permette una migliore valutazione della circolazione monetaria di una determinata area e periodo, perchè caratterizzata da esemplari erratici e sporadici. Queste monete, perse casualmente, costituivano il numerario circolante di uso quotidiano e, generalmente, di basso valore; infatti le aree di rinvenimento più comuni sono quelle di grande frequentazione antropica, come fori, arene, terme, santuari.
Il secondo gruppo consente, invece, di risalire a significativi avvenimenti storici quali guerre, invasioni, pestilenze, rendendo possibile approfondire altri aspetti della monetazione come, ad esempio, l'influenza di provvedimenti monetari dell'autorità centrale, stime quantitative di emissioni, analisi tipologiche, ecc. Le informazioni ricavabili dai gruzzoli variano a seconda dei criteri di scelta del circolante che hanno privilegiato, generalmente, moneta di maggior valore intrinseco. Va detto che questi sistemi di selezione determinano una differente tipologia dei ripostigli stessi: da quello di tesaurizzazione, composto da monete in circolazione e non a quello di emergenza raccolto a causa di qualche avvenimento improvviso e che può contenere anche esemplari di minore valore. Generalmente questi nuclei di monete si trovano nascosti in luoghi imprevedibili e poco accessibili e vengono rinvenuti casualmente.
Di particolare interesse sono i rinvenimenti effettuati
in situazioni ben identificabili e databili, perchè consentono di definire
la circolazione monetaria e, quindi, di ricostruire la vita economica
del sito stesso. Un caso emblematico è costituito da Pompei:
la disastrosa eruzione del Vesuvio, che sigillò sotto uno strato di cenere
tutta la città, consente di "fotografare" la vita del 24 Agosto del 79
d. C.
Diversamente l'esempio dell'alveo del Tevere : qui tutte le monete (accidentalmente cadute durante lo svolgimento delle attività commerciali lungo i suoi argini, trascinate attraverso il sistema fognante), antiche e moderne, presenti insieme nelle sabbie dell'alveo, non permettono di ricostruire il variare della circolazione monetaria nelle diverse epoche.