Per la produzione delle monete, dall'antichità e fino al XVII secolo, è stato sempre utilizzato il metallo.
Il valore della moneta era determinato dal peso del tondello e dalla composizione del metallo, stabiliti al momento della preparazione del globetto, ed era garantito dall'autorità che provvedeva alla sua emissione, individuabile attraverso il tipo o la legenda.
Per la produzione di monete gli antichi usarono per
lo più la tecnica della coniazione;
le monete
fuse sono più rare. Nonostante ciò, la tecnica
della fusione fu largamente usata nel mondo antico: nella maggior parte dei
casi, infatti, i tondelli monetali, destinati ad essere coniati, erano preparati
colando metallo fuso in forme di argilla.
E' evidente, quindi, che il momento della preparazione dei globetti o tondelli è determinante per la definizione della qualità stessa della moneta sia per quanto riguarda il peso che la purezza del metallo.
esempi di conii di Nerone e Faustina Minore e tenaglia in ferro con conii incassati per coniazione (da L.BREGLIA, Numismatica antica)