

SOGEI, Nota 28 luglio 1999
Risposte Sogei su dichiarazioni
IVA trasmesse per via telematica - Principali cause di mancata accettazione.
Principali motivi per lo scarto delle dichiarazioni
Le prime giornate di trasmissione per via telematica delle dichiarazioni IVA da
parte dei contribuenti hanno evidenziato alcune tipologie di errore o di
inesattezza alla base della mancata accettazione dell’invio da parte del
sistema telematico. Il contribuente ha, comunque, la possibilità di capire il
motivo dello scarto della dichiarazione inviata da parte del sistema poiché lo
stesso viene precisato analiticamente nella ricevuta restituita all’utente.
Una prima ricognizione delle dichiarazioni trasmesse in via telematica ha
evidenziato i seguenti motivi alla base della mancata accettazione delle
dichiarazioni. Tali motivi sono legati principalmente alla omissione o
all’inesattezza delle seguenti informazioni:
 | protocollo attribuito dall’intermediario (campo 4 delle specifiche
tecniche della dichiarazione IVA periodica);
 | codice fiscale dell’intermediario che predispone o trasmette la
dichiarazione (campi 52 o 54 delle specifiche tecniche della dichiarazione
IVA periodica);
 | data di ricezione errata (campo 58 delle specifiche tecniche della
dichiarazione IVA periodica). |
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Tali informazioni sono obbligatorie in quanto parte integrante della ricevuta
che l’intermediario è tenuto a restituire al contribuente. Tale obbligo
sussiste anche per le società che trasmettono, eventualmente, per conto di
altre società del gruppo.
Le stesse indicazioni possono essere omesse esclusivamente nel caso in cui
l’intermediario o la società stiano trasmettendo la propria dichiarazione
oppure se l’intermediario è il curatore fallimentare e sta trasmettendo la
dichiarazione del soggetto sottoposto a procedura concorsuale. Ulteriori motivi
di scarto delle dichiarazioni IVA trasmesse telematicamente che sono riscontrati
sono:
 | la non conformità dei dati alle specifiche tecniche; è il caso, ad
esempio, di valori non numerici presenti in campi previsti per contenere
importi numerici;
 | le incongruenze dei dati contabili.
Tutti gli errori che appartengono alle tipologie descritte sono segnalati
automaticamente dal software di controllo del- l’applicazione Entratel
come errori bloccanti e sono contraddistinti da tre asterischi che
compaiono, prima della segnalazione, nei prospetti che vengono prodotti.
In queste situazioni si consiglia di:
 | sottoporre la dichiarazione al controllo seguendo la procedura prevista
dal software (da Entratel, menu Documenti e ricevute, Documenti, Controlla);
 | rimuovere gli errori segnalati;
 | effettuare una nuova trasmissione delle sole dichiarazioni interessate. |
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Procedura da seguire per sostituire una dichiarazione già trasmessa e
accettata
Qualora il contribuente o l’intermediario si rendano conto che,
successivamente alla trasmissione e all’accettazione da parte del sistema, la
dichiarazione conteneva uno o più errori, può comunque trasmettere nuovamente,
sempre nel rispetto dei termini previsti dalla legge, una dichiarazione di tipo
sostitutivo.
In tal caso è necessario:
 | individuare sulla ricevuta restituita dal servizio telematico il
protocollo attribuito alla dichiarazione da sostituire: ad esempio
99072716332190123000001;
 | correggere gli errori, utilizzando i pacchetti di "compilazione"
della dichiarazione;
 | trasmettere una nuova dichiarazione, identica alla precedente a meno delle
modifiche introdotte, indicando il protocollo del servizio telematico
(nell’esempio 99072716332190123000001) nel campo 9, posizione 100. |
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In fase di elaborazione, il sistema esegue i controlli sulla dichiarazione e
verifica inoltre:
 | la presenza del protocollo della dichiarazione da sostituire
(nell’esempio
99072716332190123000001);
 | l’uguaglianza tra i codici fiscali del contribuente e
dell’intermediario (o società) presenti nella dichiarazione sostitutiva e
quelli presenti nella dichiarazione da sostituire;
 | l’uguaglianza del modello. |
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Se le condizioni descritte non sono verificate, la dichiarazione sostitutiva
viene scartata.
Se l’errore riguarda il codice fiscale del contribuente, occorre:
 | inviare una nuova dichiarazione non di tipo sostitutivo, senza indicare
cioè il protocollo;
 | verranno successivamente comunicate le modalità operative da utilizzare
per comunicare che la dichiarazione inviata in precedenza è da ritenersi
nulla. |
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Errori in caso di dichiarazioni multiple
In questa tipologia di dichiarazione i
motivi di mancata accettazione da parte del sistema della dichiarazione
contenente più posizioni sono soprattutto due:
 | file duplicato, inviato cioè per errore più volte;
 | errato o mancante codice del fornitore. |
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Nel primo caso l’utente deve solo verificare di aver correttamente
completato gli invii. Nel secondo caso, invece, il dato che provoca lo scarto da
parte del sistema e quindi l’errore da rimuovere riguarda il campo 5,
posizione 21 delle specifiche della dichiarazione periodica IVA che assume i
valori seguenti:
 | 03 - Caf dipendenti e pensionati;
 | 05 - Caf imprese;
 | 09 - Società ed enti di cui all’articolo 3, comma 2 del Dpr 322/98 (se
tale società appartiene a un gruppo può trasmettere la propria
dichiarazione e quelle delle altre aziende del gruppo);
 | 10 - Altri intermediari di cui all’articolo 3, comma 3, lettere a), b),
c) ed e) del Dpr 322/98.
Anche in questo caso l’errore va rimosso utilizzando le procedure standard
contenute nel proprio pacchetto di "compilazione" della
dichiarazione. |
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Quesiti più frequenti da parte di intermediari e relative risposte
1. Cosa si deve inserire nel campo codice fornitore?
Per la dichiarazione IVA periodica il
campo codice fornitore (campo 5. posizione 21) può assumere, i seguenti valori:
a seconda del tipo di soggetto che invia le dichiarazioni:
 | 03 - Caf dipendenti e pensionati;
 | 05 - Caf imprese;
 | 09 - Società ed enti di cui all’articolo 3, comma 2 del Dpr 322/98 (se
tale società appartiene a un gruppo può trasmettere la propria
dichiarazione e quelle delle altre aziende del gruppo);
 | 10 - Altri intermediari di cui all’articolo 3, comma 3, lettere a), b),
c) ed e) del Dpr 322/98. |
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2. Perché la macchina dice "errore 230: incongruenza tra chiave
pubblica e chiave privata" e cosa devo fare?
Tale errore viene evidenziato, nella
fase di autenticazione dei file da inviare, quando si utilizza una chiave
privata (contenuta nel floppy) con una chiave pubblica (contenuta nel file
"iscrizio.att") non corrispondente.
Presumibilmente l’utente ha generato una prima volta la coppia di chiavi e ha
inviato all’Amministrazione il file contenente la chiave pubblica;
successivamente ha generato una nuova coppia di chiavi e sta utilizzando la
chiave privata generata la seconda volta con la chiave pubblica generata la
prima volta e nota all’Amministrazione.
Si tenga presente che la coppia di chiavi asimmetriche (pubblica e privata)
identifica univocamente l’utente, che ha l’obbligo della corretta custodia
del floppy contenente la chiave privata (esattamente come conserva il proprio
bancomat o la propria carta di credito). Nel caso in esame occorre
necessariamente sottoscrivere un nuovo "contratto" (analogamente a
quanto avviene in caso di smarrimento del bancomat o della carta di credito);
pertanto l’utente deve recarsi all’ufficio presso il quale ha ottenuto
l’abilitazione, richiedere una nuova busta di tipo "A", generare
nuovamente le chiavi con il nuovo Pincode e inviare all’Amministrazione la
nuova chiave pubblica.
3. Come si fa a scompattare, visualizzare e stampare la ricevuta di
presentazione della dichiarazione?
Per prima cosa occorre scaricare il file contenente le ricevute dal sito del
telematico (sezione "servizi" - Ricevi file).
Dopo aver salvato il file contenente le ricevute nella cartella
"ricezione" della directory di installazione, occorre aprire
l’applicazione Entratel, selezionare nel menu "Documenti e ricevute"
l’opzione "Ricevute". Di qui è possibile visualizzare e/o stampare
la ricevuta relativa all’intero invio ("ricevuta file") e quelle
relative alle singole dichiarazioni in esso contenute.
4. È stato creato il file delle dichiarazioni ed è stato memorizzato su
dischetto: cosa si deve fare per inviarlo al Ministero?
5. È stato creato il file delle dichiarazioni: come si fa il controllo e
l’autentica prima di inviarlo?
Le operazioni da eseguire, seguendo le istruzioni rilasciate dagli uffici al
momento dell’abilitazione, sono nell’ordine:
 | effettuare il controllo del file creato;
 | se il file risulta conforme alle specifiche (la fase di controllo non
evidenzia errori di tipo bloccante) procedere alla sua autenticazione;
 | connettersi con il sito del servizio telematico ed effettuare l’invio
del file.
In particolare occorre:
a) inserire il floppy;
b) aprire Entratel (doppio click sull’icona);
c) selezionare "Documenti e ricevute" (click sul bottone omonimo);
d) selezionare nel menu che compare in alto nella finestra
dell’applicazione (Operazioni Documenti Ricevute Aiuto) l’opzione
"Documenti" e quindi "Controlla";
e) selezionare l’opzione "Controllo e creazione del file contenente i
soli documenti conformi";
f) selezionare il file da sottoporre a controllo che si trova nel floppy;
g) specificare, eventualmente, un nome diverso da quello proposto;
h) premere ok;
i) controllare l’esito del controllo per vedere se il file contiene errori
bloccanti (contraddistinti da tre asterischi);
j) selezionare quindi l’opzione "Documenti" e quindi
"Autentica";
k) selezionare il nome del file da autenticare (nome indicato al precedente
punto "g" nella cartella Entratel-Controllati);
l) inserire il floppy che contiene la chiave privata e indicare la password;
m) attendere il completamento dell’operazione;
n) a operazione conclusa, compare una finestra che specifica il nome del
file pronto per la trasmissione (../Entratel/Invio/nome indicato al
precedente punto "g" .ccf) ed è possibile effettuare direttamente
la connessione al sito;
o) a connessione avvenuta, selezionare "Servizi";
p) indicare nome e password (sezione 2 della busta);
q) selezionare "Invia file";
r) selezionare il nome del file (punto "n");
s) premere ok;
t) il sistema restituisce il protocollo attribuito; se compare un messaggio
di colore rosso, significa che per errore è stato inviato un file non tipo
".ccf".
Se il controllo è già stato eseguito in precedenza, in alternativa a
quanto indicato dal punto "b" al punto "i", copiare il
file da floppy al disco del computer (utilizzando le utility del sistema
operativo che si sta utilizzando) e partire dalla fase di autentica. |
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6. Come si fa a inserire il numero di protocollo nella dichiarazione da
inviare?
È una funzionalità prevista dai
pacchetti di mercato che l’utente utilizza per compilare la dichiarazione.
Per questo specifico problema è necessario rivolgersi al proprio fornitore del
software.
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