Una grande scommessa

di Gianfranco Biondi e Olga Rickards
da il manifesto del 24 settembre 1997

La posta in gioco

Una seconda analisi cruciale potrebbe riguardare il Dna mitocondriale di quei fossili che sono certamente i primi rappresentanti dell'uomo moderno (i più famosi dei quali sono quelli venuti alla luce a Cro-Magnon in Francia) e verificare se essi siano compresi nella variabilità delle popolazioni attuali. Se il risultato dell'esperimento dimostrasse che il Dna mitocondriale di un uomo moderno è più simile al nostro che non a quello dei neandertaliani, la controversia verrebbe definitivamente chiusa a vantaggio dell'ipotesi dell'origine africana e recente dell'uomo modemo. Bryan Sykes dell'università di Oxford e Christopher Stringer del Natural History Museum di Londra - il più strenuo sostenitore dell'ipotesi dell'origine africana della nostra specie- avrebbero già ottenuto una sequenza di Dna mitocondriale da un tardo esemplare di uomo moderno fossile, datato circa diecimila anni fa. E sembra anche che questa sequenza sia del tutto simile a quelle attuali (ma i dati non sono ancora stati pubblicati).