Una grande scommessa

di Gianfranco Biondi e Olga Rickards
da il manifesto del 24 settembre 1997

Le prime avvisaglie della caduta, dell'uomo di Neandertal si ebbero esattamente dieci anni fa. Quando Rebecca Cann, Mark Stoneking ed Allan Wilson dell'università di Berkeley, studiando il Dna mitocondriale di oltre cento individui provenienti da tutti i continenti, avallarono a livello molecolare la teoria dell'origine africana e recente (circa duecentomila anni fa) dell'uomo anatomicamente moderno, cioè di noi stessi. Quel risultato, infatti, metteva in discussione la credibilità scientifica della teoria multiregionale il cui percorso prevedeva tre tappe: l'origine dell'uomo eretto in Africa circa un milione ed ottocentomila anni fa, la sua conquista dell'Eurasia a partire da circa un milione e mezzo di anni fa e l'evoluzione separata ed ininterrotta delle popolazioni di eretto dei vari continenti fino all'uomo moderno.

Il ruolo delle migrazioni

La posta in gioco

Wolpoff non si arrende

Un cespuglio di rami