and
Agreement

    Scientific relations  

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Relazione Scientifica
delle attivitą svolte nell'ambito della
Convenzione CNR-UNESCO
(aprile 1997 - marzo 1998)


   Relazione scientifica sulle attività svolte nell'ambito della

Convenzione CNR-UNESCO


L'attività' scientifica, svolta nell'ambito della Convenzione tra il CNR e l'UNESCO e relativa al periodo aprile 1997 - marzo 1998 è stata indirizzata da un apposito Comitato Tecnico-Scientifico nominato dal Presidente del CNR in data 14 Gennaio 1998 che è composto dai seguenti membri:

P. Bisogno, V. Colizzi, A. Forti, E. Garaci, V. Kouzminov, L. Montagnier, M. Moroni e P.Vagliani

Il Comitato si è riunito tre volte nelle seguenti date:

28 Gennaio 1998, 25 Marzo 1998 e 3 Giugno 1998.

In accordo alla definizione dell'utilizzazione dei fondi stabiliti dall'Allegato A del Piano Finanziario 1997 dell'Accordo di Convenzione ed alle decisioni operative del Comitato Tecnico Scientifico, le attività svolte sono raggruppabili come segue:

I. Progetti Scientifici
   
I.1 Titolo del progetto di ricerca:

Development of in vitro tests for the evaluation of HIV vaccines efficacy and preliminary studies on a candidate vaccine.
Istituto di ricerca:

CIRBS Hopital St. Josefh, Paris
Responsabile del progetto:

Dr. A.Beretta
Riassunto dell'attività svolta: Nell'ambito di questo progetto, sono stati sviluppati dei test di laboratorio per valutare l'attività soppressiva anti-HIV mediata dai linfociti T. E' stato convalidato un test di "resistenza relativa all'infezione" delle cellule monomucleate del sangue periferico (PBMC), utilizzando almeno due differenti ceppi virali noti per impiegare preferenzialmente i corecettori CCR5 o CXCR4. Questo profilo di resistenza relativo all'infezione in vitro è stato poi esaminato in una coorte d'individui esposti ma non infetti (ExU). Inoltre, è stato sviluppato un test per valutare la produzione di fattori solubili con attività antivirale in vitro (CAF-like activity). Sono stati quindi generati numerosi cloni CD8+ a partire da due donatori ExU ed ulteriori esperimenti sono in corso per identificare i meccanismi d'immunoregolazione del rilascio di fattori che mediano l'attività soppressiva anti HIV. Infine, è stata osservata una significativa risposta al peptide C5 della gp120 di HIV sempre nei donatori ExU sia in termini di proliferazione cellulare che di produzione di chemochine con attività antivirale.

Pubblicazioni: C.Quillent, E.Oberlin, G. Gonzalez-Canali, P. Métais, L.Montagnier, J.L.Virelizier, F.Arenzana-Seisdedos and A.Beretta. HIV-1 resistance phenotype conferred by combination of two separate inherited mutations of CCR5 gene. Lancet (1998); 14:18

Finanziamento: Lire 59.426.000

I.2 Titolo del progetto di ricerca: Study of the efficacy of natural products of african origin against human immunodeficiency virus and other parasites.


Istituto di ricerca: Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università di Roma
"Tor Vergata"

Responsabile del progetto: Prof. F.Perno


Riassunto dell'attività svolta: Durante il corrente anno il lavoro di ricerca è stato diviso in due differenti approcci sperimentali, in accordo con quanto presentato nel progetto approvato dall'UNESCO. Gli obiettivi del primo approccio sperimentale sono stati identificati: (i) valutare la potenziale attività antivirale d'estratti vegetali; (ii) definire il meccanismo/i d'azione; (iii) isolare ed identificare i principi attivi. In collaborazione con il Prof. Galeffi (ISS) ed avvalendosi dell'esperienza del Sig.Silvio Rossi, esperto di piante officinali africane, sono stati ricavati, dalle piante, dodici estratti idrosolubili o liposolubili. Successivamente è stata valutata l'efficacia anti HIV in modelli sperimentali in vitro. Per uno degli estratti è stata riscontrata attività antivirale a concentrazioni non tossiche per le cellule. Inoltre, è emerso che l'attività antivirale si esplica nelle fasi precoci della replicazione virale. La ricerca stà ora proseguendo al fine di identificare il principio attivo, definirne il meccanismo d'azione ed estendere la valutazione dell'efficacia antivirale in differenti modelli sperimentali (monociti e linfociti primari, modelli in vivo). Inoltre, sarà studiato il potenziale effetto modulante degli estratti vegetali ottenuti. Nel secondo approccio sperimentale l'obiettivo è la valutazione dell'efficacia clinica degli estratti vegetali. Questa sezione dello studio richiede per ovvie ragioni un tempo maggiore per l'acquisizione di dati. Anzitutto è stato messo a punto un sistema attendibile, di facile applicazione ed economico per la determinazione della carica virale di una corte di pazienti reclutati in Africa. Il sistema si basa essenzialmente su un nuovo kit commerciale per la valutazione quantitativa dell'antigene p24 gag di HIV e sulla possibilità di raccogliere i campioni ematici su supporti solidi che rendono il trasporto e la conservazione facili e sicuri. Le prime valutazioni del sistema confermano che il metodo è affidabile ed altamente sensibile.
Facendo seguito ad una riunione dell'Unione Europea svoltosi in Lusaka (Zambia) sulle priorità nel controllo della Tubercolosi in Africa, è stata attivata una sperimentazione sul possibile utilizzo dell'apoptosi macrofagica come marcatore della protezione antitubercolare.

Finanziamento: Lire 54.525.000
   
I.3 Titolo del progetto di ricerca: Anti tumor and anti microbial activities of human monocytes.



Istituto di ricerca: Facoltà di Scienze Biologiche, Università di Roma "Tor Vergata"


Responsabile del progetto: Attività svolta dal Prof. Marek Zembala nell'ambito della cattedra UNESCO in Biotecnologie


Riassunto dell'attività svolta: La creazione di questa cattedra è una nuova iniziativa dell'UNESCO in accordo con l'Università di Roma "Tor Vergata". La cattedra è stata svolta in stretta collaborazione con le unità di ricerca e formazione locali. Il rettore dell'Università ha deciso che per l'anno accademico 1997/1998 tale cattedra fosse associata con il Laboratorio di Patologia Molecolare diretto dal Prof. Colizzi presso il Dipartimento di Biologia. L'attività didattica è stata basata sullo svolgimento del seguente corso: "Immunotechnology in Biology and medicine". Il corso è stato svolto in Inglese con un'introduzione ed un sommario in italiano. Il corso è stato organizzato in modo da fornire le acquisizioni recenti nel settore della ricerca immuno- e bio- tecnologica. Il corso non è stato orientato alla medicina, ma alcuni esempi riguardanti melattie dell'uomo sono stati impiegati per illustrare i progressi nelle applicazioni immunotecnologiche. Il corso comprendeva quindi l'applicazione delle moderne immunotecnologie in tre vasti settori: tumori, infiammazioni ed infezioni come applicazioni nella diagnosi, profilassi e trattamento delle malattie umane nella ricerca biomedica e farmaceutica. Alla fine del corso sono state fornite delle dettagliate informazioni pratiche sull'uso di alcune tecniche: analisi fenotipiche cellulari, separazione cellulare, purificazione ed isolamento e determinazione tramite diverse metodiche immunologiche.

Finanziamento: Lire 28.430.000
   
Finanziamento totale
Progetti Innovativi di Ricerca:
Lire 141.381.093

I.4 Integrazione di alcune reti che collaborano con il patrocinio dell'UNESCO e della Fondazione Mondiale per la Ricerca e prevenzione dell'AIDS Nell'ottica dell'integrazione dei gruppi di ricerca che lavorano in collaborazione con l'UNESCO, sono state effettuate alcune missioni scientifiche. La documentazione dettagliata delle spese sostenute è descritta nel volume della Relazione Amministrativa CNR-UNESCO 1997-98
   
Finanziamento totale: Lire 20.211.960


II. Borse di Studio e contratti di ricerca

 


II.1 Dr. Bruno Padrazzi

Titolo del progetto di ricerca: Undertaking study on basic laboratory - clinical research related to the standardization of the test of immunological resistance in vitro to infection of HIV.
Istituto di ricerca: CIRBS Paris

Riassunto dell'attività svolta: Il Dr. Bruno Padrazzi ha partecipato a un progetto di ricerca sulla resistenza naturale all'infezione da HIV. Durante questi studi è stata valutata la resistenza fenotipica e genotipica all'infezione in una corte di 15 soggetti sieronegativi esposti. E' stata identificata una nuova mutazione del gene CCR5 che è associata alla protezione in vitro e in vivo. E'stato inoltre sviluppato un test di resistenza in vitro all'infezione che è basato sulla produzione di fattori soppressivi da parte delle cellule CD8.

Finanziamento: lire 26.550.000
   

II.2 Dr. Tatiana Borissova Sumerska
Titolo del progetto di ricerca: The role of the matrix metaloproteinases in the FAS-fas induced apoptosis in HIV or MTB/HIV infection.

Istituto di ricerca: Dipartimento di Biologia, Università di Roma "Tor Vergata"

Riassunto dell'attività svolta: Obiettivo del Progetto è stato lo studio del ruolo delle metalloproteinasi e del loro coinvolgimento nei meccanismi d'induzione di apoptosi legati alle infezioni microbiche.

Pubblicazioni: M.Mattei, E.Carnieri, T.Sumerska, A.Robeva, V.Politi, S.D'Alessio, S.Marini and V.Colizzi. Batimastat and other exogenous inhibitors of matrix metalloproteinases can suppress the contact sensitivity reaction to sample haptens. (In preparazione).

Finanziamento: Lire 5.375.000
   

II.3 Dr. Marilina Benedetta Santucci
Titolo del progetto di ricerca: The analysis of the role of the interaction of FAS - fas ligand and of the expression of a molecular CD14 in mechanisms of activation - anergy - apoptosi during infection of MTB and HIV.

Istituto di ricerca: Dipartimento di Biologia, Università di Roma "Tor Vergata"


Riassunto dell'attività svolta: Lo scopo principale di questa ricerca è stato quello si studiare i meccanismi dell'apoptosi ed in particolare il ruolo svolto dall'interazione tra il recettore Fas ed il suo ligando e dalla modulazione del CD14 nell'induzione di apoptosi in monociti/macrofagi infettati con il M.Tuberculosis e/o con HIV.

Pubblicazioni: M.Fraziano, G.Cappelli, M.Santucci, F.Mariani, M.Amicosante, M.Cesarini, S.Giosuè, A. Bisetti and V.Colizzi. Increased CCR5 expression on Monocyte Derived and alveolar Macrophages during in vivo and in vitro Mycobacterium Tuberculosis Infection. (Sottomesso)

Finanziamento: Lire 14.140 0.000
   

II.4 Dr. Mitra Salehi Sirjani
Titolo del progetto di ricerca: Aplication of an insertion sequence Mycobacterium Tuberculosis- Complex specific, (ISMYC) for epidemiologic and experimental studies.

Istituto di ricerca: Istituto di Medicina Sperimentale, CNR Roma.

Riassunto dell'attività svolta: L'obiettivo principale di questo studio e stato quello di tipizzare i ceppi di M.Tuberculosis in pazienti tubercolotici e HIV positivi. La ricerca ha considerato quei particolari Restriction Fragnemt Length Polymorphism (RFLP) che possono essere messi in relazione con diverse caratteristiche dei ceppi di M.Tuberculosis in pazienti con AIDS: virulenza, resistenza agli antibiotici, appartenenza ad un'area epidemiologica etc.

Pubblicazioni: F.Mariani, G.Cappelli, M.Salehi, S.Vendetti, S. Bernardi, G. Mancino, M.L. Bocchino, A. Ponticello, A.Sanduzzi, R.Gross and V.Colizzi. Evaluation of the IS Element IS-MYC for use in the epidemiology of tuberculosis by means of PCR and Fingerprinting. (Sottomesso)

Finanziamento: Lire 14.140.000
   

II.4 Dr. Fabrizio Poccia
Titolo del progetto di ricerca: Mecchamisms of activation and anergy of T cells bearing the gd TCR: possible applications in immunotherapy.


Istituto di ricerca: IRCCS "L.Spallanzani"


Riassunto dell'attività svolta: Nell'ambito del progetto di ricerca in oggetto è stata caratterizzata una sottopopolazione di linfociti T che esprime il recettore per l'antigene (TCR) Vg9Vd2. Queste cellule riconoscono antigeni non proteici fosforilati di natura microbica in assenza di processazione dell'antigene ristretta alle molecole del maggior complesso di istocompatibilità (MHC), favorendo una risposta rapida ed efficace agli agenti infettanti. Abbiamo quindi studiato e descritto quali meccanismi controllano la reattività di queste cellule che riconoscono composti presenti sia nei microrganismi patogeni che nelle stesse cellule eucariote. In particolare abbiamo descritto che la reattività dei linfociti T Vg9Vd2 è controllata da recettori per le molecole MHC di classe I, in maniera simile alle cellule con attività citotossica naturale. La maggioranza dei linfociti T Vg9Vd2 esprime il recettore inibitorio CD94/NKG2-A che riconosce l'espressione di molecole HLA-E normalmente presenti sulle cellule sane. Quindi il complesso recettoriale CD94/NKG2-A serve ad innalzare la soglia di attivazione dei linfociti T Vg9Vd2 e quindi contribuisce in maniera determinante alla regolazione della reattività verso autoantigeni. I risultati di questo studio sono oggetto di una recente pubblicazione sulla rivista Immunology Today, come riportato nei prodotti di ricerca 1997. Abbiamo inoltre dimostrato che la risposta dei linfociti T Vg9Vd2 agli antigeni non proteici è aumentata in corso di infezione primaria da M.tuberculosis e questa reattività può essere indotta nelle scimmie (Macaca mulatta) tramite inoculo intravenoso di questi composti non proteici. Queste osservazioni stabiliscono per la prima volta che è possibile modulare la reattività dei linfociti T gd in vivo e suggeriscono che la reattività dei linfociti T Vg9Vd2 misurata ex vivo può essere un indice dell'esposizione ad antigeni micobatterici in vivo. I risultati di questo studio sono oggetto di un manoscritto sottomesso a pubblicazione come riportato nei prodotti di ricerca 1997.
Mentre nel sangue periferico di donatori sani prevalgono i linfociti T gd che esprimono il riarrangiamento del TCR Vg9Vd2, una alterazione significativa della distribuzione delle sottopopolazioni gd è stata osservata in pazienti infettati dal virus dell'immunodeficienza umana HIV-1. Abbiamo precedentemente dimostrato che i linfociti T gd Vd1 sono selettivamente espansi in corso di progressione della malattia e parallelamente abbiamo osservato una significativa riduzione della sottopopolazione Vg9Vd2. Abbiamo inoltre dimostrato che i linfociti T Vg9Vd2, noti per rispondere vigorosamente agli antigeni non proteici del Mycobacterium tuberculosis, sono anergici nella maggioranza dei pazienti HIV+ asintomatici. Dato che questo fenomeno di anergia potrebbe contribuire alla perdita di resistenza verso le infezioni opportuniste in pazienti HIV+, abbiamo analizzato il livello globale di attivazione e la capacità funzionale delle cellule T gd a differenti stadi di progressione della malattia. Sono stati analizzati 47 soggetti afferenti al Day Hospital della 4a Divisione dell'Ospedale Spallanzani (classificazione CDC: 23 CDC-A, 18 CDC-B, 6 CDC-C); di questi, 19 erano affetti da Infezioni Opportuniste/Co-infezioni (Candidiasi 7; Tubercolosi 4; Herpes Zoster 3; Salmonellosi 2); i pazienti in terapia antiretrovirale ad alta attività erano 23. Su questi campioni sono stati effettuati sia la immunotipizzazione con anticorpi monoclonali specifici, sia la coltura in presenza ed in assenza di stimolo specifico per i linfociti T gd (isopentenil pirofosfato, IPP). Nei pazienti HIV sinora studiati, la alterazione della composizione del comparto dei linfociti T gd è associato alla presenza di Infezioni Opportuniste/Co-infezioni; tale alterazione (aumento dei Vd1 e diminuzione dei Vd2) è significativamente maggiore (p<0.01) nei pazienti con Infezioni Opportuniste/Co-infezioni (Vd2/Vd1= 0.18) rispetto sia ai controlli (Vd2/Vd1= 6.18) che ai pazienti asintomatici (Vd2/Vd1= 0.85). Dopo stimolazione specifica in vitro con IPP, i linfociti T gd dei pazienti HIV con Infezioni Opportuniste/Co-infezioni mostrano un profilo di citochine significativamente differente (p<0.001) sia rispetto ai controlli che ai pazienti asintomatici; in particolare, in tutti i pazienti HIV abbiamo osservato una progressiva diminuzione della quantità di IFNg e di TNFa secrete in vitro. Quando si mettono in relazione per ogni soggetto le quantità di IFNg e di TNFa prodotte in vitro, si dimostra una significativa correlazione tra le due variabili (p<0.0001). Inoltre, la retta di regressione stimata per i tre gruppi di soggetti risulta significativamente differente (p<0.001), suggerendo la presenza di un difetto nella capacità di sintesi di TNFa nei pazienti HIV asintomatici. Al difetto di sintesi di TNFa corrisponde nei pazienti HIV con Infezioni Opportuniste/Co-infezioni un difetto nella capacità di sintesi di IFNg. I risultati di questo studio sono stati presentati al convegno nazionale sull'AIDS presso l'Istituto superiore di sanità e sono oggetto di un manoscritto in preparazione come riportato nei prodotti di ricerca 1997. E' interessante osservare che questo fenomeno di anergia non è correlato né alla carica virale, né è modificato dalla terapia con inibitori delle proteasi. Infine, abbiamo osservato che quattro pazienti con infezione da HIV e tubercolosi erano tutti anergici alla proliferazione ed incapaci di sintetizzare citochine in risposta ad antigeni non proteici. Questo risultato preliminare suggerisce che l'anergia dei linfociti T Vg9Vd2 possa svolgere un ruolo importante nella coinfezione HIV/M.tuberculosis. Per questo motivo un gruppo più ampio di pazienti HIV+ con tubercolosi è attualmente oggetto di studio. In conclusione, tutte queste osservazioni suggeriscono che il livello di attivazione dei linfociti T gd possa essere clinicamente rilevante.

Pubblicazioni: • F.Poccia, M. Malkovsky, M.L. Gougeon, M. Bonneville, M. Lopez-Botet, J.J Fournié and V.Colizzi. gd T cell activation or anergy during infections: the role of nonpeptidic TCR ligands and HLA class I molecules. J.Leuk Biol (1997); 62: 287

• F. Poccia, M.L. Gougeon, M. Bonneville, M. Lopez-Botet, A. Moretta, L. Battistini, M. Wallace, V. Colizzi, and M. Malkovsky. Innate T-cell immunity to nonpeptidic antigens. Immunol. Today (1998); 19: 253.
F. Poccia, M. Malkovsky, A. Pollak, V. Colizzi, G. Sireci, A. Salerno and F. Dieli In vivo gd T cell priming to mycobacterial antigens by primary M.tuberculosis infection and exposure to nonpeptidic ligands. (Sottomesso).

Finanziamento: Lire 20.459.000
   
Finanziamento totale Borse di Studio lire 80.664.000

 

III. Incontri Scientifici
   
III.1 Titolo del Convegno: AIDS and Tuberculosis: From Immunity to Therapy

Luogo e data: St.Vincent, (Aosta) 30 novembre - 2 dicembre 1997

Riassunto dell'attività svolta: L'incontro scientifico è stato organizzato dall'UNESCO, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Regione Valle d'Aosta, in collaborazione con la Fondazione Mondiale per la Ricerca e Prevenzione dell'AIDS e l'Istituto Superiore di Sanità (Progetto Tubercolosi). Il Convegno che si è tenuto a St. Vincent dal 30 novembre al 3 dicembre 1997, ha visto la partecipazione di circa 50 scienziati provenienti oltre che dall'Italia e dalla Francia, anche dall'Olanda, Svizzera, Spagna, Israele, Russia e Stati Uniti d'America.
Il tema del Convegno di quest'anno "AIDS e Tubercolosi: dall'Immunologia alla Terapia" voleva sottolineare come sia importante nelle infezioni (sia da virus HIV che da micobatterio della tubercolosi) passare dall'analisi della risposta immunitaria allo sviluppo di terapie e vaccini. Nel corso del Convegno sono stati analizzati alcuni aspetti chiave, quali la produzione di citochine, l'utilizzo di marcatori della progressione della malattia, i meccanismi di morte cellulare e di protezione operanti nell'AIDS e nella Tubercolosi.

Alla presenza del Ministro della Sanità On. R. Bindi, il Presidente della Regione Valle d'Aosta, On. Prof. D. Vierin, e l'Assessore alla Sanità, Dr. R. Vicquery, hanno aperto i lavori del Convegno dando il benvenuto ai partecipanti ed illustrando gli aspetti sanitari che sono al centro dell'interesse della giunta regionale.

Il prof. L. Montagnier, anche a nome del Direttore generale dell'UNESCO, ha parlato del ruolo della scienza ed in particolare dei progressi effettuati a livello internazionale nella lotta contro l'AIDS, sia nei nuovi trattamenti farmacologici che nello sviluppo di vaccini.

Pubblicazioni: F. Poccia, M.L. Gougeon, M. Bonneville, M. Lopez-Botet, A. Moretta, L. Battistini, M. Wallace, V. Colizzi, and M. Malkovsky. Innate T-cell immunity to nonpeptidic antigens. Immunol. Today (1998); 19: 253.

Finanziamento: Lire 25.355.912
   
III.2 Titolo del Convegno: Meeting of Representatives of research laboratories and institutions working with UNESCO in the fields of AIDS research and prevention UNESCO and AIDS Research and Prevention"

Luogo e data: Venezia 5-7 settembre 1998

Riassunto dell'attività svolta: Hanno partecipato a questo Convegno organizzato dall'Ufficio UNESCO di Venezia i Laboratori di Ricerca che lavorano con l'UNESCO nel campo della ricerca e prevenzione dell'AIDS. Durante i lavori è stata presentata la struttura organizzativa e i progetti di ricerca portati avanti da ciascun laboratorio. Il gruppo di lavoro si è riunito inoltre per decidere un progetto di ricerca comune che riguarderà in modo particolare degli studi sulla proteina HIV Nef .

Il Prof. Montagnier durante la riunione ha inoltre illustrato alcune osservazioni su un possibile ruolo della proteina Nef nell'attivazione policlonale dei linfociti T.

Finanziamento: Lire 52.885.534

Finanziamento totale Incontri Scientifici: lire 78.241.466


IV. Banca dati e Documentazione
   
IV.1 Implemento, mantenimento e trasferimento del Centro di Documentazione sull'AIDS ed altre Patologie sociali
IV.2 Mostra interattiva "Parliamo di AIDS"
IV.3 Realizzazione pagina Web
Finanziamento totale Banca Dati e Documentazione: Lire 26.089.699
   
   
V. Banche dati,
Comunicazione Scientifica e Rapporti
   

V.1 Dr.Cristina Costa
Istituto di ricerca: Cento Internazionale per l'AIDS e le Infezioni Emergenti e Riemergenti presso L'IRCCS "L. Spallanzani"

Riassunto dell'attività svolta: Le attività portate, avanti riguardano il programma AIDS che è svolto seguendo le indicazioni presenti nella Convenzione CNR-UNESCO in collaborazione con l'Università di Roma "Tor Vergata" (UNESCO Focal Point) e il nuovo Centro Internazionale per l'AIDS e le Infezioni Emergenti e Riemergenti presso l'IRCCS "L.Spallanzani" ed il CIRBS di Parigi

• Presso l'UNESCO Focal point, sono state gestite in collaborazione con l'UVO di Venezia le Borse di Studio UNESCO, la Cattedra in Biotecnologie e il contratto con l'Euro Bioparck.
Implemento e mantenimento del Centro di Documentazione sull'AIDS ed altre Patologie sociali che in questi ultimi tempi si è arricchito con più di cento nuove pubblicazioni sia di carattere divulgativo che scientifico. L'informazione e il servizio di consultazione da parte del pubblico sono alcune delle attività che continuano ad essere portate avanti. Allo scopo di poter aprire le attività di divulgazione ad un più vasto gruppo di utenti si è provveduto al trasferimento materiale di tale struttura presso il nuovo Centro Internazionale per l'AIDS e le Infezioni Emergenti e Riemergenti (IRCCS "L.Spallanzani"). (Allegato 16)

• Inaugurazione del nuovo Centro Internazionale per l'AIDS e le Infezioni Emergenti e Riemergenti presso l'IRCCS "L.Spallanzani" il 25 Marzo scorso.

• Segreteria scientifica dei convegni svolti nell'ambito dell'accordo CNR - UNESCO

• Realizzazione di una mostra sull'AIDS che è stata inaugurata il 26 Giugno 1998 presso l'Università di Roma "Tor Vergata" nell'ambito delle manifestazioni dell'Estate Romana.

Sono curati inoltre i contatti con organizzazioni nazionali e internazionali per ottenere le ultime informazioni sui progetti e le iniziative che si svolgono nel mondo in materia di AIDS.
Finanziamento totale Banca dati,
Comunicazione Scientifica e rapporti:
lire 18.620.000


VI Amministrazione
   
L'attività amministrativa è descritta nel volume dellla Relazione Amministrativa CNR-UNESCO 1997-1998.
Finanziamento totale Amministrazione: lire 34.163.804


TOTALE Fondi spesi:

Lire 398.438.995


Questo Resoconto dell'attività scientifica non comprende la Relazione amministrativa relativa alla gestione del contributo CNR-UNESCO