Come ribadito da una recente sentenza del Consiglio di Stato qualsiasi intervento chirurgico , procedura diagnostica invasiva o terapia deve essere autorizzata per iscritto dal paziente debitamente informato dei vantaggi e delle possibili complicanze.

Nota informativa

I difetti visivi che hanno sino ad oggi trovato soluzioni negli occhiali e nelle lenti a contatto, possono ora avere una alternativa terapeutica in particolari procedure chirurgiche basate sia sulle tradizionali tecniche incisionali che sull’applicazione di innovative tecniche basate sull’impiego dei LASER.

La chirurgia refrattiva (cheratotomia radiale, cheratomileusi, cheratectomia laser, etc.) trova le applicazioni più vantaggiose quando, escluso il semplice desiderio estetico di non portare una correzione ottica, vi siano caratteristiche dei parametri oculari e situazioni ambientali che limitano sia la funzione visiva che le capacità relazionali del paziente. Tale intendimento è più evidente in caso di elevate ametropie che legano indissolubilmente il paziente all'occhiale, nelle elevate differenze di refrazione tra i due occhi (anisometropia), in special modo qualora vi sia una documentata intolleranza alle lenti a contatto, ed in alcuni tipi di attività lavorativa in cui i sussidi ottici creano innegabili svantaggi o non sono consentiti.

La accurata selezione dei pazienti sia in relazione alle caratteristiche cliniche che alle motivazioni che conducono all'intervento, nonché del tipo di intervento, è resa necessaria dalla considerazione che gli effetti della chirurgia refrattiva non sono reversibili e dalla possibilità, sia pure remota, del verificarsi di complicazioni, modificazioni secondarie o residui indesiderati. Tali inconvenienti peraltro non sono peculiari della chirurgia refrattiva ma sono bagaglio comune di tutte le procedure chirurgiche.

Va inoltre rilevato che ogni atto di chirurgia refrattiva, quale che sia la tecnica adoperata, si rivolge alla risoluzione delle sole caratteristiche ottiche, e non modifica quelle patologie che possono essere associate al difetto di vista. In altre parole, ad esempio, un miope con alterazioni retiniche che compromettono parte della sua funzionalità visiva non può sperare di vedere risolto questo problema da un intervento chirurgico a scopo refrattivo, né questo può costituire una "assicurazione" verso l’evoluzione della patologia. L'intervento potrà pertanto ragionevolmente mirare ad una riduzione del potere dell’occhiale o, nei casi più favorevoli, alla sua completa eliminazione con conseguente diminuzione dei fastidi e delle limitazioni che ad essi si accompagnano.

Pertanto, per non andare incontro a false aspettative ed incomprensioni in merito agli obiettivi prefissati ed i risultati raggiunti, è indispensabile che il paziente venga informato in modo esauriente dal medico, cosicché il suo consenso all'intervento sia motivato e convinto.

L’uso del "LASER ad ECCIMERI" nella chirurgia refrattiva corneale è conseguenza delle particolarissime caratteristiche della radiazione luminosa emessa da tale dispositivo. Tale LASER infatti, essendo quasi privo di effetto termico, è in grado di vaporizzare i tessuti biologici con assoluta precisione senza danneggiare le aree circostanti al tessuto ablato. Altra caratteristica è rappresentata dalla estrema precisione dell’ablazione che può essere effettuata per strati di 0,25 micron (1 micron è la millesima parte di un millimetro !!) con una riproducibilità non raggiungibile da nessun altro mezzo.

La correzione della miopia e dell'astigmatismo miopico viene realizzata asportando strati superficiali nella parte centrale della cornea (cheratectomia superficiale) o più profondi (cheratomileusi) in modo da modificarne la curvatura e quindi il potere refrattivo.

L'ipermetropia necessita di estesi trattamenti che rimodellano la parte paracentrale della cornea ma, allo stato attuale, con minore probabilità' di successo data la frequente regressione dell’effetto refrattivo. La correzione della miopia con "LASER ad ECCIMERI" presenta, rispetto alla cheratotomia radiale, il vantaggio di essere meno traumatizzante e più precisa, produce cioè migliori e più stabili risultati funzionali, senza il grave indebolimento della cornea prodotto dalle tecniche incisionali.

Peraltro fattori estranei alla mano del chirurgo ed alla precisione del laser possono influenzare la guarigione e quindi il risultato. Per tale motivo non è possibile fare una "previsione assoluta" circa la correzione ottica raggiungibile e modesti scostamenti dal risultato ricercato (entro 1 Diottria) sono pertanto possibili e non debbono essere considerati come insuccessi. Scostamenti più elevati possono sempre essere ritrattati, ma le riserve che sono state espresse per il primo trattamento sono valide anche per trattamenti successivi.

Come effetto secondario al trattamento laser insorge una opacità transitoria della cornea nell'ambito del processo di cicatrizzazione definita "haze".

Tale opacità è in genere di modesta entità, non è visibile se non mediante dispositivi di osservazione ad alto ingrandimento e con illuminazione a fessura, non interferisce in modo significativo con la funzione visiva e talora regredisce fino a non lasciare traccia. Qualche volta l’opacità è di maggiore densità e determina una iniziale riduzione dell’acutezza visiva, che regredisce progressivamente nell’arco di 6-12 mesi. In rari casi l’opacità è molto densa e necessita di un ritrattamento che, per motivi precauzionali, non può comunque essere eseguito prima di un anno. Non ci sono elementi diagnostici predittivi che possano far prevedere il grado di reazione cicatriziale al trattamento che è influenzato da fattori soggettivi.

In seguito al trattamento di cheratectomia laser, ed in particolari condizioni di illuminazione, è possibile percepire disturbi soggettivi quali sensazioni di abbagliamento e fotofobia, più frequenti nelle prime fasi postoperatorie. Non bisogna peraltro trascurare che tale procedura è stata effettuata in tutto il mondo su circa 500.000 persone, la maggior parte delle quali fruiscono dei benefici della procedura chirurgica senza particolari inconvenienti.

Il decorso post-operatorio (cicatrizzazione corneale, risultato refrattivo) può essere entro certi limiti influenzato dal trattamento medico ed è pertanto indispensabile sottoporsi ai controlli pianificati ed attenersi scrupolosamente alle prescrizioni del chirurgo.

NB: Nel caso in cui la necessità di sottoporsi al trattamento è dettata da esigenze di carattere lavorativo o concorsule deve essere cura del paziente accertarsi che il trattamento fotorefrattivo non precluda al giudizio di idoneità.

 

CONSENSO INFORMATO PER INTERVENTO DI CHIRURGIA REFRATTIVA

MEDIANTE LASER AD ECCIMERI

 Con la presente dichiarazione, da valere come manifestazione piena, libera ed incondizionata della mia volontà, io sottoscritto _________________________ nato a ____________________ il __________, in pieno possesso delle mie facoltà mentali, chiedo di essere sottoposto ad intervento di chirurgia refrattiva con la metodica del "LASER ad ECCIMERI", dopo essere stato chiaramente informato delle caratteristiche dell'intervento ed avere attentamente valutato - sulla base di quanto ampiamente illustrato precedentemente all’intervento e riassunto in una specifica nota informativa allegata al presente consenso informato - i possibili vantaggi così come gli eventuali rischi, generici e specifici, legati all'intervento stesso.

 Dichiaro al riguardo di essere stato posto a conoscenza, tra l'altro: 

 Dichiaro inoltre ed in particolare - essendo stato informato che fattori estranei alla mano del chirurgo ed alla precisione del laser possono comunque influenzare la guarigione e quindi il risultato, con conseguente impossibilità di formulare una previsione assoluta circa la correzione ottica raggiungibile - di sollevare fin d'ora l'operatore, fermo il suo dovere professionale di diligenza, da responsabilità civili di qualsiasi ordine in relazione ad un mancato conseguimento del risultato prefisso.

 

Al momento dell'intervento il mio stato refrattivo è: __________________________________

 

La migliore acutezza visiva con correzione è: ______________________________________

  

Firma leggibile _____________________________

 

Testimone ________________________________

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